Il bambino col rossetto e un fiocco rosa in testa: il cartellone "Stop gender" scatena le polemiche

Il comune di Pontedera contro Pro Vita & Famiglia, che ha promosso l'affissione.

di L. BENI, M. CHIOSTRI
3 ottobre 2022
manifesto pro vita-2

manifesto pro vita-2

Un'immagine che raffigura un bambino triste e confuso sulla propria identità. È ciò che appare sul manifesto realizzato e affisso in bella vista dall'associazione Pro vita & Famiglia in zona stazione a Pondera, per sostenere le proprie posizioni. Che sappiamo bene quali siano - conservatrici, contro qualsiasi apertura in termini di libertà d'espressione di genere e sessuale - visto che nelle ultime settimane sono stati particolarmente attivi nel ribadirle, in una sorta di campagna elettorale parallela.  A rimarcarne i concetti una scritta : "Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. Stop gender" che esprime l'idea di pensiero ben chiara dell'associazione, nota per essere contro all'aborto e divorzi e pro famiglie tradizionali, fondate sul matrimonio uomo e donna.

Il comune: "Messaggi lesivi, rimuovere il cartellone"

Cartellone no gender pontedera

Pontedera, il cartellone no gender dell'associazione Pro Vita & Famiglia (Fotocronache Germogli)

L'assessora alle politiche di genere Carla Cocilova comunica via social che, date le innumerevoli segnalazioni pervenute in merito al manifesto, insieme al sindaco, ha chiesto agli uffici competenti un'ordinanza per disporne la rimozione, come è già accaduto in altre città italiane. Cocilova continua : "C’è una legge che vieta espressamente questo tipo di messaggi che specifica come sia vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali". È intervenuta anche l'assessora regionale dell'istruzione Alessandra Nardini: "Questi manifesti non sono sinonimi di libertà di espressione, ma sono messaggi vergognosi, finalmente, da qualche tempo, vietati per legge. Sono contenta e orgogliosa della scelta dell’amministrazione comunale di Pontedera. Se ne faccia una ragione chi pensa di imporre un pensiero così retrogrado e dannoso per la società".

La replica dei Pro Vita: "Difendiamo i bambini, argomenti inadatti"

A risposta di ciò Pro Vita & Famiglia Onlus, attraverso un comunicato stampa, continuano a portare avanti il loro pensiero affermando che, attraverso la loro campagna di affissioni, non vuole passare nessun messaggio di tipo violento, discriminatorio, offensivo e sessista: "La nostra campagna vuole solo difendere i bambini da argomenti inadatti ai più piccoli e tutelare il diritto dei genitori ad avere piena libertà educativa per i propri figli, respingendo così ogni ideologia gender dalle scuole". Inoltre, secondo la referente locale e regionale per la Toscana di Pro Vita & Famiglia Onlus: "L’unica cosa di illegale e vergognosa è la censura nei nostri confronti. Non ci faremo fermare ma proseguiremo, come sta avvenendo in tutta Italia con webinar informativi per genitori e una petizione popolare che ha raccolto oltre 28.000 firme per chiedere che il Ministro dell’Istruzione del nuovo governo difenda proprio la libertà educativa".