Chi resta a casa per le festività religiose sarà giustificato. Basta che non si ripetano altri ‘casi Pioltello’. Ad annunciarlo è stato oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, rispondendo a un question time alla Camera.
È infatti al vaglio del governo una misura che riguarderà le chiusure scolastiche per festività religiose: “La norma che stiamo studiando è molto semplice – ha detto – non consentire la chiusura delle scuole in occasione di festività religiose o nazionali non riconosciute dallo Stato italiano. Ovviamente senza nessuna discriminazione nei confronti dei ragazzi che vogliano invece festeggiare quelle determinate ricorrenze, che saranno giustificati se rimarranno a casa”.
Il riferimento è ovviamente a quanto accaduto all’Istituto Iqbal Masiq di Pioltello (Milano), chiuso il 10 aprile in occasione della fine del Ramadan. Un caso che ha acceso un dibattito a livello nazionale, che l’esponente di governo non vuole assolutamente ripetere.
Voto in condotta sempre più importante
Dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle scuole medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Ancora, oggi è arrivato il via libera del Senato al disegno di legge messo a punto dal ministro Valditara, che prevede una serie di novità per il mondo dell’istruzione italiana. Il provvedimento ora deve passare alla Camera, ma vediamo intanto cosa dice.
Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Il giudizio sintetico sul comportamento rimarrà, dunque, solamente per i bambini della scuola primaria. Per tutti gli altri ci sarà il voto espresso in decimi e farà media con le altre materie. Sia alle medie che alle superiori, per chi non raggiunge almeno il 6 scatta automaticamente la bocciatura: l'insufficienza si può ottenere per mancanze disciplinari gravi e reiterate avvenute nel corso di tutto l'anno scolastico. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica.
Il vero spartiacque per gli studenti delle superiori, specie in ottica diploma, è però l'8 in condotta. Se non si supera questa soglia si possono perdere fino a 3 punti di credito scolastico, punteggio che va a confluire direttamente nel voto di Maturità.
Sospensioni da ‘scontare’ a scuola
Anche le sospensioni cambieranno. Non ci sarà più l'allontanamento da scuola e lo studente dovrà partecipare ad attività scolastiche di riflessione e a una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Il tenore della punizione dipenderà dalla durata della sospensione. Chi avrà più di due giorni dovrà partecipare ad “attività di cittadinanza solidale” in strutture convenzionate.
Multe per chi aggredisce il personale scolastico
Per il ministro Valditara si tratta di “un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti”. Il provvedimento introduce anche multe per i reati commessi ai danni di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell'esercizio delle sue funzioni. La somma varia dai 500 ai 10.000 mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell'istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”.
“È anche importante – ha concluso Valditara – che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare”.