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Home » Attualità » Luca Trapanese: “Cara Giorgia Meloni, siamo entrambi genitori capaci di amare le nostre figlie”

Luca Trapanese: “Cara Giorgia Meloni, siamo entrambi genitori capaci di amare le nostre figlie”

Papà single di Alba, una bimba con sindrome di Down, l'assessore al comune di Napoli scrive una lettera sui social alla leader di Fratelli d'Italia

Marianna Grazi
6 Settembre 2022
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“Cara Giorgia Meloni”. Inizia così la lettera a cuore aperto che Luca Trapanese, assessore al comune di Napoli, papà gay e single che 5 anni fa ha adottato Alba, una splendida bimba con sindrome di Down. Ed è proprio il tema dell’adozione che vuole affrontare con la politica con cui, scrive su Facebook, “mi piacerebbe trovarmi a un tavolo con te e chiacchierare un po’ di adozione, un tema che entrambi riteniamo cruciale da punti di vista diversi e, se ti farà piacere, potrebbe essere il tavolo di casa nostra, mia e di Alba”.

Luca Trapanese
Luca Trapanese con Alba e il cagnolino Bebè (Facebook)

È un invito sincero ma sentito, quello di Trapanese, che si rivolge alla leader di Fratelli d’Italia, candidata alle prossime elezioni e – secondo i sondaggi – super favorita per il posto da Presidente del Consiglio, prima donna ad aspirare concretamente al ruolo. Le posizioni della Meloni sui diritti civili, soprattutto in tema Lgbt+, sono ben note ed è la stessa politica a ribadirle dalle pagine del Corriere della Sera: “Non siamo reazionari ma conservatori – dice –. Manteniamo appartenenza al genere e possibilità di avere una mamma e un papà“. Nessuna apertura, dunque, a nuclei familiari diversi, omogenitoriali o single, com’è ad esempio quello di Trapanese e della sua bambina.

“Sei la benvenuta, porta anche tua figlia Ginevra – continua il papà, membro anche del Comitato scientifico di Luce! –. Alba vi accoglierebbe con uno dei suoi tipici sorrisi. Mentre le nostre figlie giocherebbero insieme, ti racconterei di noi. Siamo diventati un noi ormai 5 anni fa, quando Alba aveva 27 giorni di vita e nessuna famiglia disposta a occuparsi di lei. Ora una famiglia ce l’ha – sottolinea orgoglioso e innamoratissimo di di sua figlia –. Tu sei una mamma, io sono un papà, siamo entrambi genitori, e siamo entrambi capaci di amare ed educare le nostre figlie, di superare qualunque difficoltà per loro, di vivere per loro, di agire per il loro unico bene. Lo faccio io tutti i giorni per Alba, lo fai tu tutti i giorni per Ginevra, in un momento della tua vita che immagino ti risucchi ogni energia”. Quello che vuole ribadire Luca Trapanese è che l’amore per un figlio, la volontà di crescerlo con principi sani, insegnandogli i valori più importanti, non dipendono dal genere del/dei genitore/i o dal suo/loro orientamento sessuale o dal fatto che un figlio sia sangue del suo sangue o sia stato adottato. Dipendono dalla persona, dai suoi principi, da chi sceglie, indipendentemente dai legami biologici, di essere padre o madre.

Trapanese con la piccola Alba, adottata quando aveva 27 giorni di vita. Oggi la bambina ha 5 anni (Facebbok)

“Alba è una bambina serena, amata e felice. La gente ci dice spesso che siamo speciali, io invece, come forse saprai, lotto quotidianamente per affermare il contrario, e cioè che siamo una famiglia esattamente come lo sono tutte le altre“. Imparare a considerare normalità una famiglia che non sia quella convenzionale, quella composta da un padre, una madre, bimbi frutto di questa unione, è un obiettivo che lo accomuna a tante altre persone, che vorrebbero semplicemente essere tutelate allo stesso modo di tutte le altre, smettendo invece di essere considerate anomalie, nel bene e nel male. “Una famiglia, la nostra, con un papà single che in Italia con l’attuale legge, non avrebbe potuto adottare un bambino. Io e Alba siamo una luminosa eccezione alla regola delle adozioni, che come sai è ammessa dalla legge italiana solo perché Alba ha una grave disabilità.
Sono certo che al nostro tavolo mi diresti che si tratta di un’enorme assurdità, che questo va cambiato, perché è un’idiozia che per un bimbo disabile sia sufficiente un solo genitore e per gli altri ce ne vogliano due sposati. Vi aspettiamo allora. E poi qua da noi facciamo una pizza leggendaria, non potete proprio rifiutare”. Firmato: Luca e Alba

@trapalucatictoc #neiperte #magia #padresingle #lucatrapanese #famigliatrapanese #albatrapanese #trisomia21 #t21 #famiglia #paternità #giorgiameloni ♬ Valentine, love, piano solo(823923) – zomap

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
"Cara Giorgia Meloni". Inizia così la lettera a cuore aperto che Luca Trapanese, assessore al comune di Napoli, papà gay e single che 5 anni fa ha adottato Alba, una splendida bimba con sindrome di Down. Ed è proprio il tema dell'adozione che vuole affrontare con la politica con cui, scrive su Facebook, "mi piacerebbe trovarmi a un tavolo con te e chiacchierare un po' di adozione, un tema che entrambi riteniamo cruciale da punti di vista diversi e, se ti farà piacere, potrebbe essere il tavolo di casa nostra, mia e di Alba".
Luca Trapanese
Luca Trapanese con Alba e il cagnolino Bebè (Facebook)
È un invito sincero ma sentito, quello di Trapanese, che si rivolge alla leader di Fratelli d'Italia, candidata alle prossime elezioni e – secondo i sondaggi – super favorita per il posto da Presidente del Consiglio, prima donna ad aspirare concretamente al ruolo. Le posizioni della Meloni sui diritti civili, soprattutto in tema Lgbt+, sono ben note ed è la stessa politica a ribadirle dalle pagine del Corriere della Sera: "Non siamo reazionari ma conservatori – dice –. Manteniamo appartenenza al genere e possibilità di avere una mamma e un papà". Nessuna apertura, dunque, a nuclei familiari diversi, omogenitoriali o single, com'è ad esempio quello di Trapanese e della sua bambina. "Sei la benvenuta, porta anche tua figlia Ginevra – continua il papà, membro anche del Comitato scientifico di Luce! –. Alba vi accoglierebbe con uno dei suoi tipici sorrisi. Mentre le nostre figlie giocherebbero insieme, ti racconterei di noi. Siamo diventati un noi ormai 5 anni fa, quando Alba aveva 27 giorni di vita e nessuna famiglia disposta a occuparsi di lei. Ora una famiglia ce l'ha – sottolinea orgoglioso e innamoratissimo di di sua figlia –. Tu sei una mamma, io sono un papà, siamo entrambi genitori, e siamo entrambi capaci di amare ed educare le nostre figlie, di superare qualunque difficoltà per loro, di vivere per loro, di agire per il loro unico bene. Lo faccio io tutti i giorni per Alba, lo fai tu tutti i giorni per Ginevra, in un momento della tua vita che immagino ti risucchi ogni energia". Quello che vuole ribadire Luca Trapanese è che l'amore per un figlio, la volontà di crescerlo con principi sani, insegnandogli i valori più importanti, non dipendono dal genere del/dei genitore/i o dal suo/loro orientamento sessuale o dal fatto che un figlio sia sangue del suo sangue o sia stato adottato. Dipendono dalla persona, dai suoi principi, da chi sceglie, indipendentemente dai legami biologici, di essere padre o madre.
Trapanese con la piccola Alba, adottata quando aveva 27 giorni di vita. Oggi la bambina ha 5 anni (Facebbok)
"Alba è una bambina serena, amata e felice. La gente ci dice spesso che siamo speciali, io invece, come forse saprai, lotto quotidianamente per affermare il contrario, e cioè che siamo una famiglia esattamente come lo sono tutte le altre". Imparare a considerare normalità una famiglia che non sia quella convenzionale, quella composta da un padre, una madre, bimbi frutto di questa unione, è un obiettivo che lo accomuna a tante altre persone, che vorrebbero semplicemente essere tutelate allo stesso modo di tutte le altre, smettendo invece di essere considerate anomalie, nel bene e nel male. "Una famiglia, la nostra, con un papà single che in Italia con l'attuale legge, non avrebbe potuto adottare un bambino. Io e Alba siamo una luminosa eccezione alla regola delle adozioni, che come sai è ammessa dalla legge italiana solo perché Alba ha una grave disabilità. Sono certo che al nostro tavolo mi diresti che si tratta di un'enorme assurdità, che questo va cambiato, perché è un'idiozia che per un bimbo disabile sia sufficiente un solo genitore e per gli altri ce ne vogliano due sposati. Vi aspettiamo allora. E poi qua da noi facciamo una pizza leggendaria, non potete proprio rifiutare". Firmato: Luca e Alba
@trapalucatictoc #neiperte #magia #padresingle #lucatrapanese #famigliatrapanese #albatrapanese #trisomia21 #t21 #famiglia #paternità #giorgiameloni ♬ Valentine, love, piano solo(823923) - zomap
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