“Ogni tanto mi dimentico di essere alto 1.95” e per dimostrarlo alza il braccio fino a toccare senza sforzo il soffitto di casa. Non un gesto così scontato, non solo per l’altezza, ma perché il protagonista del video è Manuel Bortuzzo, nuotatore paralimpico che è paralizzato dal bacino in giù dal 2019. Impossibile per lui stare in piedi quindi... o forse no. “Per essere chiari, sotto i pantaloni, ho i tutori che mi aiutano a stare in piedi! magari senza...”.
Un video che ha emozionato i suoi followers, che nei commenti hanno riversato tutto il loro affetto per il 25enne triestino, vittima per errore di una sparatoria alla periferia di Roma nel febbraio di 6 anni fa, che gli provocò una lesione al midollo spinale. Promessa del nuoto azzurro, a quei tempi si allenava con campioni del calibro di Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri al centro di Ostia, ma l’incidente non gl’ha fatto perdere la voglia di impegnarsi per raggiungere i suoi sogni. Reinventatosi in chiave paralimpica, con allenamento e la perseveranza è arrivato prima a ottenere il quinto posto ai Mondiali di Manchester 2023, poi a classificarsi ai piedi del podio agli Europei di Funchal 2024 e a qualificarsi per Parigi 2024, dove è salito sul terzo gradino del podio nei 100m rana ai Giochi.
“Quel che conta comunque è la determinazione e l’importanza di non arrendersi mai, di prendersi cura di noi, sempre" conclude il messaggio che accompagna il filmato, dimostrandosi così ancora una volta un campione di perseveranza e forza di volontà. Mostrando i progressi della fisioterapia, col sostegno dei tutori, Bortuzzo si è immortalato mentre allunga il braccio destro per toccare il soffitto e ci tiene a ringraziare chi gli ha scritto: “Ho letto vari commenti su questo video e volevo ringraziarvi per i bellissimi messaggi che mi avete mandato", spiega il campione.
Sotto il post erano apparse frasi come “Un campione di sport e di vita”, “sei un gigante buono”, “Tutori o meno, non ti sei mai piegato. Sei un grande molto più di 1,95m” e ancora “Anche la mia bimba ha i tutori, senza non può camminare, ma che grande cosa e che grande uomo tu a darci tanto coraggio” e “Con i tutori torni a essere così alto da toccare quasi il soffitto, con le tue parole sai andare così in profondità da toccare il cuore”. Una marea di commenti di incoraggiamento e affetto verso il loro campione, che ogni giorno dimostra una forza d’animo unica che vince ogni ostacolo, anche la disabilità.