Marcia PerugiaAssisi: i costruttori di pace nell'anniversario della guerra in Ucraina

Alle 24 del 23 febbraio scatterà dal capoluogo umbro la 26esima edizione del cammino, che si concluderà alle 6 nella città di San Francesco

di MARIANNA GRAZI -
23 febbraio 2023
La Marcia della pace è arrivata ad Assisi

La Marcia della pace è arrivata ad Assisi

La marcia della Pace nell'anniversario della guerra. Parte di notte, per portare la luce della speranza, che illumini il giorno e spenga invece le tenebre di morte e di violenza che ancora avvolgono molte zone del mondo. Una camminata notturna, da Perugia ad Assisi, contro tutte le guerre, in Ucraina e ovunque imperversi, "svegli, in piedi e in cammino" portando, ciascuno dei presenti, il volto di una delle persone rimaste uccise nei conflitti, una fiaccola "e la domanda incessante di pace in solidarietà con tutte le vittime innocenti". In programma nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, ad un anno esatto dall'invasione russa dell'Ucraina, torna l'appuntamento con la storica marcia (la 26esima) che per la seconda volta a 62 anni dalla prima edizione (del 1961) non si svolgerà di giorno. Solo nel 2016, infatti, si tenne una precedente edizione notturna, ma come gesto simbolico e riservata a pochi organizzatori. Quella di questa notte, invece, si apre a tutti per la prima volta. Un'edizione simbolica, tra l'altro, perché ricorre proprio a distanza di un anno da quando le truppe del Cremlino, ammassate in una lunga marcia di morte da settimane, hanno iniziato ad entrare nel Paese vicino, per "liberare la popolazione ucraina dalla dittatura di Kiev", come ha ribadito il presidente Putin nel discorso al popolo russo di pochi giorni fa.

La marcia per la Pace Perugia Assisi si svolge nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2023, per la prima volta in notturna aperta a tutti

"In piedi costruttori di pace!" è il titolo scelto per questa edizione speciale della Marcia. La partenza è prevista alle ore 24 del 23 febbraio da Perugia, come solito dai Giardini del Frontone, e l'arrivo nella città di San Francesco alle 6 di venerdì. Al momento, stando al comitato organizzatore, sono attese circa 600 persone, senza però contare le adesioni che potranno arrivare all'ultimo momento. Da programma alle 21.00 i partecipanti si troveranno nella Sala dei Notari del Palazzo dei Priori del capoluogo umbro, per un incontro di riflessione e proposta contro tutte le guerre. A intervenire, oltre ai sindaci delle due città, Andrea Romizi e Stefania Proietti, Flavio Lotti, il coordinatore della Marcia PerugiAssisi, don Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e varie personalità di associazioni e stampa (questo il link per seguire l'incontro). A mezzanotte, una volta accese le fiaccole ed esposte le immagini che ritraggono i volti delle vittime, simboliche partecipanti a quella che vuole essere una camminata di speranza per un nuovo mondo senza violenza né armi, partirà la marcia vera e propria, in direzione Assisi. Il cammino si concluderà infatti di fronte alla Basilica di San Francesco, e i partecipanti potranno scendere alla tomba del Santio per un momento di raccoglimento, preghiera (per i credenti) e riflessione (Qui tutte le info utili).

Nell'anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina annunciati già 600 costruttori di pace che parteciperanno alla marcia

"Eravamo partiti con l'obiettivo di arrivare almeno a 100 persone - dice Flavio Lotti, organizzatore della PerugiAssisi - quindi siamo molto fiduciosi di arrivare ad un migliaio di persone". Perché quello che è appena trascorso, secondo lui, è stato "un anno terribile, che ha visto il suicidio della politica e dell'Europa. Una politica e un'Europa che hanno delegato la difesa dell'Ucraina esclusivamente alle armi e all'escalation della guerra. Anche se molti non lo vogliono riconoscere, oggi siamo molto vicini a un punto di non ritorno, un punto in cui rischiamo di essere fisicamente e materialmente risucchiati nel vortice della guerra". "Per un anno l'abbiamo vista in televisione, la guerra - prosegue Lotti -, quest'anno potrebbe essere l'anno in cui la viviamo anche nelle nostre città, perché se la guerra ha un'escalation noi saremo costretti ad intervenire militarmente e allora sarà la guerra mondiale. È terribile solo pensare oltre che pronunciare queste parole - conclude - però dobbiamo essere lucidi e guardare la realtà: sogniamo un mondo diverso, la realtà ci sta purtroppo trascinando dentro la voragine della guerra".