L'urgenza di competenze Stem è indiscutibile. I dati Eurostat indicano che in tutta Europa, ogni anno, solo 2 milioni di
laureati in materie Stem completano l'istruzione terziaria, il che significa 17,4 laureati Stem ogni 1.000 giovani. Nonostante queste ridotte percentuali e l'evidente necessità di attrarre nuovi talenti,
le donne sono ancora in minoranza per quanto riguarda le materie di area scientifico-matematica. Gran parte del problema è causato dalla percezione che il pubblico ha della scienza, da una diffusa incomprensione del settore e da convinzioni stereotipate sulle persone che vi lavorano.
L'Europa fatica ad attrarre le ragazze nell'istruzione Stem e, di conseguenza, nei lavori. Nonostante le donne superino gli uomini come studenti e laureati a livello di laurea e master, solo il
33% dei laureati in materie stem in Europa è di sesso femminile e, peggio ancora, si stima che entro il 2027 le donne rappresenteranno solo
il 21% dei posti di lavoro nel settore tecnologico (fonte: McKinsey & Company. Women in tech: The best bet to solve Europe’s talent shortage, gennaio 2023).
Costanza Turrini
L’iniziativa per avvicinare le studentesse alle Stem
Per ovviare a questo problema riaprono per il
decimo anno consecutivo, le iscrizioni per
"Girls Code it Better", iniziativa di
Officina Futuro Fondazione W-Group nata per avvicinare le ragazze alla tecnologia e alle carriere Stem. Fino
al 28 maggio le scuole potranno candidarsi accedendo al sito
Girlscodeitbetter.it e raggiungendo la sezione dedicata alle candidature. Ma l’appello è aperto anche alle
imprese, che possono sostenere il progetto “adottando” una o più scuole. “Le statistiche ci dicono che il 59,4% dei laureati in Italia è donna – spiega
Costanza Turrini, ideatrice e responsabile di "Girls Code it Better" - ma solo il 19% si occupa di ICT. Il risultato è che
l’Italia è il fanalino di coda in Europa riguardo alla presenza femminile nella società digitale. Ma il nostro Paese ha bisogno delle ragazze e le ragazze hanno bisogno di un aiuto per abbattere gli stereotipi! Lancio un appello a imprenditori e scuole: sostenere ed entrare a fare parte di questo progetto può aiutare a cambiare il futuro delle ragazze".
Cos’è Girls Code it Better
Attraverso progetti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, "
Girls Code it Better" permette alle studentesse di toccare con mano
percorsi digitali e di imprenditorialità. Le studentesse sono infatti immerse in una metodologia didattica stimolante e creativa a favore di una progettazione efficace e in grado di orientarle in maniera consapevole. Nei club extra-curriculari pomeridiani e gratuiti nelle scuole secondarie di primo grado (45 ore) e secondo grado (35 ore),
20 ragazze guidate da un coach-docente, un insegnante della scuola, e un coach-maker, una figura con competenze tecniche affrontano un tema ed elaborano un progetto che prevede lo sviluppo di un’area tecnica strumentale. In
nove anni sono state coinvolte circa
10.000 ragazze in 156 scuole e 90 città in sedici regioni. Nell’anno scolastico in corso sono stati attivati circa 130 Club. “Sin da piccoli, maschi e femmine, vengono orientati in modo diverso in coerenza col ruolo sociale che ci aspettiamo loro debbano ricoprire. Possiamo aiutare le ragazze a
orientarsi in coerenza con le proprie passioni e attitudini e Girls Code It Better offre alle ragazze questa opportunità”, conclude
Costanza Turrini.