Medio Oriente, Gigi e Bella Hadid donano un milione di dollari per gli aiuti alla Palestina

Le sorelle top model hanno scelto di donare questa importante somma a quattro organizzazioni umanitarie che si stanno occupando di famiglie e bambini intrappolati a Gaza

3 giugno 2024

Supermodelle dal cuore d’oro: dietro al mondo dell’alta moda, dalle vertiginose vette del lusso più sfavillante, c’è anche chi sceglie di schierarsi – non solo a parole – con chi invece sta vivendo ormai da mesi nell’inferno a cielo aperto di Gaza.

Le sorelle Bella e Gigi Hadid, top model statunitensi tra le più acclamate e pagate al mondo, regolarmente presenti alle settimane della moda di tutto il mondo e apparse sulle copertine delle riviste più patinate fin da adolescenti, hanno donato 1 milione di dollari per sostenere gli aiuti e la macchina del soccorso in Palestina.

Un milione per gli aiuti al popolo palestinese

Un rappresentante delle sorelle Hadid ha fatto sapere ai media che il denaro sarò equamente distribuito tra quattro organizzazioni umanitarie che si occupano di bambini e famiglie palestinesi colpite dal conflitto con Israele a Gaza. Figlie maggiori (hanno un fratello più piccolo, Anwar) dell'ex modella olandese Yolanda van den Herik e del magnate immobiliare palestinese Mohamed Anwar Hadid, in questi mesi di guerra in Medio Oriente hanno espresso sin da subito il loro sostegno alle popolazioni colpite.

Le organizzazioni umanitarie

Le quattro agenzie di soccorso che riceveranno le donazioni delle modelle sono Heal Palestine, Palestine Children's Relief Fund, World Central Kitchen e United Nations Relief and Works Agency (UNRWA).

Queste ed altre organizzazioni sostengono gli aiuti umanitari, compresi i programmi alimentari e medici, assistono le famiglie sfollate e forniscono servizi psicologici nel contesto della guerra in corso tra Israele e Hamas.

Le sorelle al fianco della Palestina e per la pace

Bella Hadid a Cannes con un abito da tessuto e i colori che richiamano la tradizione palestinese
Bella Hadid a Cannes con un abito da tessuto e i colori che richiamano la tradizione palestinese

In un post su Instagram di maggio, la 27enne Isabella Khair (così è registrata all’anagrafe Bella), ha dichiarato di essere "devastata dalle perdite del popolo palestinese e dalla mancanza di empatia da parte dei sistemi governativi di tutto il mondo” per la causa. Più volte sui social ha ribadito la vicinanza ai civili, alle famiglie che si trovano intrappolate a Gaza, e il proprio dolore per le morti civili (soprattutto dei bambini) arrivate ormai a oltre 36mila. 

La donazione di un milione di dollari per gli aiuti ai civili arriva dopo che, il mese scorso, al Festival di Cannes era apparsa davanti ai fotografi con un abito rosso e bianco, fatto di tessuto arabo tradizionale associato alla cultura d’origine. Bella Hadid per l’occasione ha spiegato che si trattava di “un modo bellissimo per rappresentare la storia, l’amore per il lavoro, la resilienza e, soprattutto, l'arte del ricamo storico palestinese”.

Dopo l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, invece, la maggiore delle sorelle, sempre su Instagram, ha scritto: “I miei pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia ingiustificabile, e ogni giorno che questo conflitto miete vite innocenti - troppe delle quali sono bambini”.

E ancora, Gigi Hadid precisava però la matrice pacifista del suo pensiero: "Provo profonda empatia e strazio per la lotta dei palestinesi e per la loro vita durante l'occupazione, è una responsabilità che mi assumo quotidianamente. Anche se ho speranze e sogni per i palestinesi, nessuno di questi include il fare del male a una persona ebrea”.