Lutto nel mondo della cultura per la morte di Michela Murgia. La scrittrice sarda si è spenta la notte di San Lorenzo a 51 anni. Aveva un carcinoma renale al quarto stadio, come aveva rivelato pubblicamente al "Corriere della sera" nei mesi scorsi. E sempre pubblicamente aveva affrontato la malattia.
[caption id="attachment_95090" align="alignnone" width="1440"] La foto pubblicata da Lorenzo Terenzi (Instagram)[/caption]Le esequie si terranno oggi 12 agosto alle 15,30 alla Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti) a Roma, come fa sapere - via social - Lorenzo Terenzi, l'attore, regista, autore e anche musicista che la scrittrice sarda aveva sposato a luglio in "articulo mortis".
L'uomo, conosciuto nel 2017 grazie a uno spettacolo teatrale in cui lei era la protagonista (e lui lavorava alla regia) la ricorda avvolta in un vaporoso abito rosso corallo, il turbante in tinta sulla testa, colta in un gesto come di danza. Terenzi su Instagram posta solo la foto, senza aggiungere nulla di scritto.
Michela Murgia, l'affetto di amici e colleghi
In questa giornata di lutto, dal giornalismo alla politica, passando per il mondo dello spettacolo (senza dimenticare le persone comuni) ricordano Michela Murgia con parole piene di affetto.
“Ciao Michela e grazie per la tua fiducia, il tuo coraggio, la tua gioia” scrive sui social il giornalista Aldo Cazzullo, che sul “Corriere della Sera”, il 6 maggio scorso, pubblicò l'intervista-manifesto in cui rivelò la malattia.
“Ma l’amor mio non muore” (dal film di Caserini, capolavoro del cinema muto) scrive Roberto Saviano su Instagram postando una foto della scrittrice. E tra i vari commenti c’è pure quello di Francesca Vecchioni. “Che vuoto, come lo riempiremo? Questo mondo non si meritava una donna bella come lei” scrive la presidente della Fondazione Diversity.
Cathy La Torre, l’amica avvocata, componente della famiglia queer, la ricorda con una citazione. “Riemergere da se stessi è tanto difficile quanto più si è profondi” scrive la legale che è la curatrice del testamento di Murgia. La scrittrice aveva assistito di persona alla stesura del documento, dopo aver affidato all’amica la lettera con le sue ultime volontà.
“Molto veloce, in un paese lentissimo. Ciao Michela” sono le parole dello scrittore Nicola Lagioia su Instagram a corredo di una foto di una sorridente Murgia. Sua moglie, invece, la scrittrice Chiara Tagliaferri – carissima amica della sarda, sempre al suo fianco, come del giorno della celebrazione del matrimonio queer – sceglie una citazione: “Si alza il vento, bisogna tentare di vivere”.
Una foto da ragazza e il suo nome di battesimo è il messaggio di Teresa Ciabatti, parte del suo cerchio più vicino. E poi postando un’altra foto, mette una citazione dal libro “Chirù”: “Chirù venne a me come vengono i legni alla spiaggia”.
“Era una formidabile, talentuosa, spericolata rivoluzionaria contemporanea. Mi proibisco l'esibizione dei ricordi personali e piango insieme a voi questa donna sarda che ci ha lasciati col sorriso sulle labbra” è il ricordo di Gad Lerner.
Un'inno al coraggio
Tanti omaggi anche dal mondo musicale. Vinicio Capossela, pubblicando una foto dello Sponz Fest 2019, la ricorda così: “Nella notte delle stelle cadenti e dei desideri espressi in segreto, apprendere della morte di Michela Murgia che i desideri ha sempre avuto il coraggio di guardarli in faccia senza annacquarli con la paura”.
E poi: “Michela Murgia ricorda a tutti noi quel che abbiamo mancato in viltà, ipocrisia e menzogna”.
Il rocker Piero Pelù la ringrazia: “Grazie Michela per la lucidità, la precisione della tua analisi, per la tua poesia, per i racconti e i viaggi che ci hai regalato, per l’opera d’arte che hai fatto della tua vita, per il tuo coraggio, la tua libertà di pensiero, il tuo essere donna profondamente rivoluzionaria”.
La comica e conduttrice televisiva Geppi Cucciari si sofferma sul lato ‘guerriero’ di Michela Murgia. “Una vita di battaglie, una malattia affrontata senza usare mai questa parola, e senza perdere mai il sorriso. Senza perdere mai. Le tue parole, la tua spietata meravigliosa ironia, il tuo coraggio resteranno qui” scrive su Instagram.
Il cordoglio della premier: "Idee diverse ma grande rispetto"
Anche il mondo della politica si unisce al cordoglio per la scomparsa della scrittrice. “Voglio esprimere sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della scrittrice Michela Murgia. Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppur notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto”: così la premier Giorgia Meloni in un tweet.
Voglio esprimere sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della scrittrice Michela Murgia. Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppur notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) August 11, 2023
Ma quello con l’autrice di “Tre Ciotole” era un rapporto conflittuale, dal punto di vista politico. Più volte le due donne si sono scontrate. Nell’intervista in cui la scrittrice raccontò per la prima volta del suo carcinoma renale espresse un desiderio: “Spero solo di morire quando Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio. Perché il suo è un governo fascista”.
Parole a cui la premier rispose dicendo: “Spero davvero che lei riesca a vedere il giorno in cui non sarò più Presidente del Consiglio, come auspica, perché io punto a rimanere a fare il mio lavoro ancora per molto tempo”.
La malattia e i libri
Non mancano le parole di Marina Berlusconi, presidente del gruppo Mondadori con cui l’autrice ha pubblicato diverse opere, tra cui "Tre ciotole", il libro-testamento.
"Non è necessario condividere le idee di Michela Murgia per considerarla una donna coraggiosa, appassionata, coerente oltre che un’autrice originale e di grande talento. La sua scomparsa, anche se purtroppo annunciata, mi colpisce profondamente" le parole di Berlusconi.