Millennial e sessualità: sdoganati i tabù le relazioni sono (finalmente) libere

Il sondaggio dell’azienda leader nei sex toys Lelo rivela il grado di soddisfazione dei giovani nell’intimità, i desideri e i problemi

di MAURIZIO COSTANZO
24 dicembre 2024
I Millennials sono soddisfatti della loro sessualità che vivono senza tabù o condizionamenti

I Millennials sono soddisfatti della loro sessualità che vivono senza tabù o condizionamenti

I giovani sono soddisfatti ‘sotto le lenzuola’? E come hanno influito app di incontri e un mondo digitalizzato sulla sessualità dei nati tra il 1981 e il 1996? Lelo, brand leader nel mercato dei sex toys, ha condotto un sondaggio che ha coinvolto circa 8mila Millennial in 7 Paesi tra cui l’Italia, per comprendere meglio una generazione che per prima, almeno sulla carta, sembra aver superato lo stigma del sesso, vivendolo in modo più libero.

La sessualità libera dagli stereotipie e dai tabù

Il dato più importante ci dice che i Millennial italiani sono in gran parte soddisfatti e a proprio agio con la loro sessualità (59%). È vero anche per i toscani dai 28 ai 43 anni, in linea con la media nazionale (59%). Ma non solo: il 13% ritiene di dover esplorare di più le proprie preferenze sessuali per comprendersi meglio. “Il dato del resto sembra essere in linea con una visione della vita sessuo-affettiva in grado di emanciparsi da vecchi modelli, stereotipi e tabù. In linea con quanto rappresentato dalle ricerche internazionali, sempre di più la popolazione di giovani adulti sembra interessata ad un aspetto qualitativo anziché performativo della vita intima e, di conseguenza, ad avere un’attenzione alla soddisfazione sessuale e affettiva”, commenta la dottoressa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa SISP e consulente LELO.

I trentenni o giù di lì di oggi sono la prima generazione che ha veramente abbracciato una cultura libera dallo stigma e positiva nei confronti del sesso, ma pur sempre nell’ambito di una relazione monogama: il 57% degli intervistati opterebbe per una relazione tradizionale con un singolo partner tra tutte le sfaccettature possibili.

“La possibilità di avere una relazione monogama rappresenta ancora oggi, per molti, il modello ideale a cui far riferimento; la possibilità di sperimentare ‘in sicurezza’ è di certo un aspetto importante che può riflettere anche una certa cultura dell’educazione sessuale, orientata alla cura e alla tutela di sé. È anche verosimile pensare, però, che per le nuovissime generazioni questo dato cambierà ulteriormente e assisteremo sempre di più a ulteriori variazioni nei modelli di vita relazionale”, continua Cosmi.

Desideri e problematiche

Passando a ulteriori dati, il 60% dei Millennial dichiara di voler fare più sesso. Quasi un quinto delle persone intervistate (19,25%) dichiara di avere rapporti sessuali almeno dieci volte al mese, mentre per il 12% la frequenza sale a una volta ogni due giorni. I fattori che impediscono a questa generazione – e forse anche alle altre – di avere rapporti più frequenti sembrano essere lo stress e l’ansia derivanti dalla vita quotidiana: è così per il 30% degli intervistati.

Cosmi a questo proposito afferma: “Lo stress e l’ansia rappresentano due aspetti che si pongono, quando raggiungono livelli alti, come fattori ostacolanti una buona vita sessuo-affettiva; in questo senso, è importante che venga promossa non soltanto un’educazione sessuale che permetta di affrontare e gestire eventuali sentimenti di disagio, ma anche che possa sostenere le persone nella comprensione delle proprie modalità di vivere la vita sessuale, in un’ottica meno performante e maggiormente qualitativa”.

Una persona su quattro (27%) considera poi i sex toys e la masturbazione una parte normale della propria vita quotidiana, in coppia o in versione solitaria. In effetti, conclude la dottoressa, “la possibilità di utilizzare un sex toy per il proprio piacere, con l’autoerotismo o in coppia, rappresenta una bella conquista culturale; del resto, la masturbazione, per quando possa essere stata (e in parte lo è ancora oggi) un comportamento demonizzato, riveste una funzione importantissima nello sviluppo psicologico e sessuale di una persona: consente infatti di conoscere se stessi e il proprio corpo, di esplorare modalità di funzionamento della propria risposta sessuale ed è, di conseguenza, un valido alleato del benessere di coppia, dal momento che aumenta la consapevolezza di sé!

Se poi avviene attraverso l’utilizzo di un sex toy, può offrire nuovi spunti di conoscenza e approfondimento”.

I Millennial non sono tutti uguali

Al di là della media dei risultati generali, in Italia sono emerse delle “tipicità” regionali piuttosto interessanti. Tra le grandi città, Bologna si è rivelata quella in cui la frequenza dei rapporti è sopra la media nazionale, con il 17,46% di persone che fa sesso circa una volta ogni due giorni, mentre allargando lo sguardo alla regione, l’Emilia-Romagna conta un numero superiore alla media di Millennial per i quali i sex toys fanno parte del loro quotidiano (35%). Tra le grandi città, Roma eguaglia la medesima percentuale, mentre Genova arriva al 38%. A Napoli invece si conta la percentuale più alta di stress tra le cause di calo del desiderio, per il 35% degli intervistati. Spostandoci a Nord Ovest, scopriamo che il Piemonte è il regno di Kink e BDSM, praticati dal 18,57% della sua popolazione, rispetto a una media nazionale che si ferma al 9,17%. La Puglia vanta il primato della monogamia, con il 64% dei giovani che dichiara che la loro relazione ideale è con un solo partner. Il 78% dei Millennials toscani interpellati dichiara di aver fatto sesso nell’ultimo anno. Il 36% del campione dichiara di fare sesso dalle 3 alle 5 volte al mese e il 57% vorrebbe farne di più.