Era la regina della street art al femminile. Le sue opere e la sua stencil art hanno colorato i muri di tutta la Francia, e l'hanno resa una delle più importanti e influenti artiste di strada francesi e mondiali. Miss.Tic - il vero nome è Radhia Novat - è morta domenica 22 maggio a Parigi all'età di 66 anni. La notizia del suo decesso, causato da una malattia su cui non sono stati forniti ulteriori dettagli, è stata comunicata sui social dalla famiglia.
Miss.Tic, chi era la regina della street art al femminile
Miss.Tic, nata nel 1956 a Parigi da madre immigrato tunisino e madre normanna, è considerata una delle fondatrici della stencil art. I suoi graffiti di enigmatiche figure femminili accompagnati da brevi poesie hanno riempito le strade di Parigi e l'hanno resa, un po' come Banksy, una delle più importanti e iconiche artiste di strada di tutta la Francia e del mondo. Miss.Tic è cresciuta e ha vissuto a Montmartre fino alla metà degli anni Sessanta. A 10 anni, Radhia Novat (questo il suo vero nome) perse quasi tutta la famiglia - la madre, il fratello e la nonna - in un incidente d'auto. Sei anni dopo morì anche il padre. Volendo scappare dalle tragedie familiari e con l'obiettivo di iniziare una nuova vita, Miss.Tic iniziò a studiare arti applicate e teatro di strada. Così Miss.Tic iniziò ad avvicinarsi alla stencil. Uno stile che l'artista consolidò nei primi anni Ottanta, soprattutto dopo aver trascorso un breve periodo in California, tra gli ambienti punk di San Francisco e Los Angeles. A metà degli anni Ottanta Miss.Tic tornò a Parigi, e dal 1985 iniziò ad adornare le strade di Parigi, soprattutto a Montmartre, Ménilmontant, le Marais, Montorgueil e la Butte-aux-Cailles. Il suo stile, un mix tra glamour e poesia, ha da sempre unito elementi pop all'intensità di testi ricercati. Le sui pin up sui muri della capitale francese si rivolgono all'osservatore con fragi pungenti e ironiche, tra assonanze e abili doppi sensi che colpiscono l'occhio di chi guarda. Le poesie dell'artista francese sono messaggi di vita e di amore. Le opere d'arte di Miss.Tic, esposte ripetutamente nelle gallerie francesi ed estere, hanno avuto un ruolo fondamentale per l'accreditamento dell'Urban Art da parte delle istituzioni e della critica con il passaggio dalla condizione di "arte minore", "arte sotterranea" o "contro-cultura" a fenomeno socioculturale e pienamente artistico culminato negli anni 2000. Grazie all'azione pionieristica di Miss.Tic, la cui sua prima mostra fu organizzata dalla Librairie-Epigramme di Parigi nel 1986, l'Urban Art è entrata nei musei e nelle gallerie d'arte come espressione artistica della nuova era. Negli ultimi 2o anni Miss.Tic ha ricevuto numerosissime committenze e le sue opere sono entrate a far parte di collezioni pubbliche e private: nel 1989 nel Fond d'Art Contemporein de la Ville de Paris, nel 2005 nella collezione di Street Art del Victoria and Albert Museum di Londra e nel 2009 in quella del Musée Ingres di Montauban. Miss.Tic è stata un personaggio di grande notorietà internazionale: nel 2010 Larousse le ha chiesto di realizzare alcune illustrazioni per l'edizione speciale del Dizionario; nel 2011 le Poste francesi le hanno dedicato una serie di francobolli da collezione in occasione della Giornata internazionale della donna. Anche Louis Vuitton, Kenzo, Longchamp hanno utilizzato le sue donne e i suoi uomini, forti e fragili ma sensuali e intelligenti allo stesso tempo, per interpretare le loro collezioni. Nel 2007 Miss.Tic è stata scelta da Claude Chabrol per illustrare la locandina del suo film 'La Fille Coupée en Deux"; nel 2011 dal celebre festival 'Art Rock' di Saint Brieuc. Sempre nel 2011 un ritratto della scrittrice Amélie Nothomb realizzato per la mostra 'Femme de l'etre' (dedicata alle icone femminili del mondo della cultura) è diventato la copertina del libro 'Tuer le pére'.Visualizza questo post su Instagram