Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Svolta contro l’omotransfobia: Monterone, unico comune italiano con la lista LGBT+ sanziona chi discrimina

Svolta contro l’omotransfobia: Monterone, unico comune italiano con la lista LGBT+ sanziona chi discrimina

Otto Comuni hanno approvato una delibera ad hoc, anticipando di fatto il Parlamento dove il ddl Zan è fermo da mesi e ha poche possibilità reali di essere approvato a breve

Edoardo Martini
30 Giugno 2022
Bandiera arcobaleno

Bandiera arcobaleno

Share on FacebookShare on Twitter

Mentre il ddl Zan dorme in Parlamento, dai Comuni arrivano i primi gesti concreti contro l’omotransfobia. Otto comuni hanno approvato la delibera del Partito Gay LGBT+ che per la prima volta multa con 500 euro chi fa dichiarazioni o azioni discriminatorie verso lesbiche, gay, bisex e trans.

Fabrizio Marrazzo, portavoce del partito Gay LGBT+

Monterone, il paese più piccolo d’Italia che vieta le discriminazioni LGBT+

Discriminazioni lgbt vietate nel paese più piccolo d’Italia. A Morterone, in provincia di Lecco, è stata approvata una delibera contro la “discriminazione e la violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. Chiunque, anche sui social, propaganda idee o compie atti discriminatori in base a sesso e orientamento sessuale, ma anche per questioni etniche e religiose, verrà multato con 500 euro. I soldi raccolti serviranno per costituire un fondo contro l’omotransfobia.

“Finora sono state sempre approvate mozioni, che hanno un valore simbolico. Importanti sì, ma senza conseguenze concrete. Adesso, dice Marrazzo, portavoce del partito Gay LGBT+, invece c’è una sanzione. Rispetto alla legge Mancino, che è del 1993, si sono fatti passi in avanti perché la delibera prende in considerazione le manifestazioni discriminatorie che avvengono online. Pensiamo agli insulti subiti quando una coppia omosessuale pubblica una foto Facebook. Ecco un’azione del genere potrà essere perseguita.”

La delibera è stata approvata dal sindaco Dario Pesenti, dal suo vice Mario Formenti e dall’assessore Andrea Grassi, che alle elezioni amministrative di ottobre era il candidato del Partito Gay Lgtb+: nonostante sia stato sconfitto per 12 voti a 9 in seguito ad un accorpamento tra consiglieri di maggioranza e di opposizione è entrato poi lo stesso in giunta comunale. “Dove non arriva lo Stato, col Parlamento che ha bocciato la legge Zan, arriviamo noi”, spiega Andrea Grassi, che, come tutti gli amministratori locali di Morterone non abita nel minuscolo borgo abbarbicato a mille metri di quota alle pendici del Resegone, montagna simbolo di Lecco e dei Promessi sposi.

La delibera è stata inoltrata a maggio a tutti gli ottomila comuni in Italia e a tutte le Regioni ed è stata già approvata anche a Cancellara in provincia di Potenza, Madonna del Sasso nel Verbano Cusio Ossola, Ferla a Siracusa, Castiglione Cosentino, San Nicolò d’Arciano a Oristano, Castelnuovo Cilento a Salerno e Oriolo in provincia di Cosenza.

Il comune di Morterone in prima fila per l’applicazione della legge contro chi insulta gay, lesbiche e trans

“Adesso c’è una conseguenza concreta per chi insulta e discrimina”: l’esultanza del portavoce del partito Gay LGBT+

“Un passo importante, perché non si tratta di un’azione solo simbolica. Adesso c’è una conseguenza concreta per chi insulta e discrimina”, dice Fabrizio Marrazzo, portavoce del partito Gay LGBT+. Un netto passo avanti che, oltretutto, prende in considerazione anche le manifestazioni discriminatorie che avvengono online. Il tutto mentre la politica latita lasciando il Ddl Zan chiuso nei cassetti del Senato.

“Il 28 giugno sono 53 anni dai moti di Stonewall che hanno dato vita alle manifestazioni dei Pride, sottolinea, e proprio in questa giornata vogliamo ringraziare le prime amministrazioni che hanno approvato la nostra proposta. Speriamo che adesso facciano da traino per i Comuni più grandi e le Regioni. In particolare invitiamo tutti i neo sindaci ad approvarla. Anche Tommasi di Verona, se vuole dare un segno di discontinuità con la precedente Giunta e con la Regione Veneto.”

Città come Bari e Ravenna hanno detto chiaramente ai promotori di giudicarla “non applicabile”. “Una decisione – commenta Marrazzo – che lascia l’amaro in bocca. Noi siamo e restiamo disponibili a fornire un parere legale per dimostrarne l’applicabilità”.

 

Potrebbe interessarti anche

Miriam Margolyes
Lifestyle

Miriam Margolyes, la professoressa Sprite di Harry Potter, a 81 anni va al primo Pride

30 Luglio 2022
Donna avvocato
Economia

Crisi delle donne avvocato: è colpa del Covid. Lo stipendio? Meno della metà di quello maschile

20 Luglio 2022
L'attrice Emilia Clarke, la biondissima Daenerys Targaryen di "Games Of Thrones"
Spettacolo

L’attrice Emilia Clarke: “Dopo due aneurismi, parte del mio cervello non funziona più”

19 Luglio 2022

Instagram

  • Spesso si dice che un consiglio non richiesto nasconda una critica velata, ed è così che in molti hanno interpretato la guida per "organizzare un viaggio con un neonato" di Italo. In particolare, ha fatto discutere il capitolo "porta con te l
  • “I nostri animali rischiano una fine orribile.”

La scure del Tar del Lazio ha infranto le speranze della “Sfattoria degli Ultimi”, centoncinquanta tra maiali e cinghiali rischiano di morire. 

L’8 agosto l’Asl 1 ha notificato alla Sfattoria la decisione di abbattimento degli animali perché si trovano nella cosiddetta "zona rossa"(ovvero zona infetta in relazione alla peste suina africana) che comprende tutto il territorio romano. L’associazione ha contestato la decisione, sostenendo che essendo animali Dpa (ovvero non destinato alla produzione di alimenti) e quindi da affezione, non possono essere abbattuti secondo legge. Il Tar però “ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente e per questo l’ordinanza di abbattimento può diventare esecutiva”. 

Anche il commissario nominato per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha ritenuto non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione perché, secondo quanto riferito dall’Asl, le strutture che ospitano gli animali sono state occupate abusivamente e gli animali non sono tracciati e non ci sono certificazioni di provenienza. Accuse respinte al mittente dalla Sfattoria.

Numerosi gli appelli a sostegno della Sfattoria a cominciare dalla petizione su change.org. Ma anche quelle di altre associazioni come Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa che annunciano una dura battaglia legale con l’intenzione di trasformare la richiesta di sospensiva in ricorso ordinario. E gli appelli di supporto misti allo sdegno si sono diffusi anche via social dove centinaia di utenti hanno “urlano" contro la decisione dell’azienda sanitaria. 

#lucenews #lucelanazione #sfattoriadegliultimi #salviamoglianimali #protezioneanimali
  • Buone notizie per i neogenitori. Scattano da oggi, 13 agosto, le nuove regole sui congedi parentali previste dal decreto 105/2022. 🔻

La novità più importante è l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni al 100% della retribuzione (in precedenza erano solo 5), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre. 

Tale congedo sarà accessibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita, anche in caso di morte perinatale del bambino. I giorni di congedo possono essere sovrapposti anche a quelli della madre lavoratrice (pari a 5 mesi) e, in caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Oltre a questi 10 giorni obbligatori e completamente pagati, entrambi i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni avranno diritto a un ulteriorecongedo facoltativo della durata di tre mesi con un’indennità del 30% dello stipendio. Tale congedo non è trasferibile da un genitore all’altro. I genitori hanno anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta sempre un’indennità del 30% della retribuzione. 

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) indennizzabili al 30% della retribuzione.

I limiti massimi restano invariati per entrambi i genitori: 6 mesi per la madre e 6 per il padre (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio. 

Di Nicolò Guelfi ✍

#lucenews #lucelanazione #congedoparentale #maternitàepaternitàaconfronto #genitorifigli
  • Un episodio orribile quello accaduto a Salerno dove due donne lesbiche sono state accoltellate dal padre di una di loro. Le due giovani hanno deciso di denunciare il fatto ai carabinieri e la vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che ha parlato di “storia folle e agghiacciante”.

La vicenda è iniziata quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata, il teatro dell’aggressione. 

“Mio padre ci ha detto ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”, ha raccontato la più giovane. 

“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”, ha raccontato Immacolata.

Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 

#lucenews #lucelanazione #lgbtqitalia #aggressioneomofoba #salerno
Mentre il ddl Zan dorme in Parlamento, dai Comuni arrivano i primi gesti concreti contro l'omotransfobia. Otto comuni hanno approvato la delibera del Partito Gay LGBT+ che per la prima volta multa con 500 euro chi fa dichiarazioni o azioni discriminatorie verso lesbiche, gay, bisex e trans.
Fabrizio Marrazzo, portavoce del partito Gay LGBT+

Monterone, il paese più piccolo d'Italia che vieta le discriminazioni LGBT+

Discriminazioni lgbt vietate nel paese più piccolo d'Italia. A Morterone, in provincia di Lecco, è stata approvata una delibera contro la “discriminazione e la violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità”. Chiunque, anche sui social, propaganda idee o compie atti discriminatori in base a sesso e orientamento sessuale, ma anche per questioni etniche e religiose, verrà multato con 500 euro. I soldi raccolti serviranno per costituire un fondo contro l'omotransfobia. "Finora sono state sempre approvate mozioni, che hanno un valore simbolico. Importanti sì, ma senza conseguenze concrete. Adesso, dice Marrazzo, portavoce del partito Gay LGBT+, invece c'è una sanzione. Rispetto alla legge Mancino, che è del 1993, si sono fatti passi in avanti perché la delibera prende in considerazione le manifestazioni discriminatorie che avvengono online. Pensiamo agli insulti subiti quando una coppia omosessuale pubblica una foto Facebook. Ecco un'azione del genere potrà essere perseguita." La delibera è stata approvata dal sindaco Dario Pesenti, dal suo vice Mario Formenti e dall'assessore Andrea Grassi, che alle elezioni amministrative di ottobre era il candidato del Partito Gay Lgtb+: nonostante sia stato sconfitto per 12 voti a 9 in seguito ad un accorpamento tra consiglieri di maggioranza e di opposizione è entrato poi lo stesso in giunta comunale. “Dove non arriva lo Stato, col Parlamento che ha bocciato la legge Zan, arriviamo noi”, spiega Andrea Grassi, che, come tutti gli amministratori locali di Morterone non abita nel minuscolo borgo abbarbicato a mille metri di quota alle pendici del Resegone, montagna simbolo di Lecco e dei Promessi sposi. La delibera è stata inoltrata a maggio a tutti gli ottomila comuni in Italia e a tutte le Regioni ed è stata già approvata anche a Cancellara in provincia di Potenza, Madonna del Sasso nel Verbano Cusio Ossola, Ferla a Siracusa, Castiglione Cosentino, San Nicolò d'Arciano a Oristano, Castelnuovo Cilento a Salerno e Oriolo in provincia di Cosenza.
Il comune di Morterone in prima fila per l'applicazione della legge contro chi insulta gay, lesbiche e trans

"Adesso c'è una conseguenza concreta per chi insulta e discrimina": l'esultanza del portavoce del partito Gay LGBT+

"Un passo importante, perché non si tratta di un'azione solo simbolica. Adesso c'è una conseguenza concreta per chi insulta e discrimina", dice Fabrizio Marrazzo, portavoce del partito Gay LGBT+. Un netto passo avanti che, oltretutto, prende in considerazione anche le manifestazioni discriminatorie che avvengono online. Il tutto mentre la politica latita lasciando il Ddl Zan chiuso nei cassetti del Senato. "Il 28 giugno sono 53 anni dai moti di Stonewall che hanno dato vita alle manifestazioni dei Pride, sottolinea, e proprio in questa giornata vogliamo ringraziare le prime amministrazioni che hanno approvato la nostra proposta. Speriamo che adesso facciano da traino per i Comuni più grandi e le Regioni. In particolare invitiamo tutti i neo sindaci ad approvarla. Anche Tommasi di Verona, se vuole dare un segno di discontinuità con la precedente Giunta e con la Regione Veneto." Città come Bari e Ravenna hanno detto chiaramente ai promotori di giudicarla "non applicabile". "Una decisione - commenta Marrazzo - che lascia l'amaro in bocca. Noi siamo e restiamo disponibili a fornire un parere legale per dimostrarne l'applicabilità".  
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto