Oxfam Italia, un Manifesto contro le disuguaglianze
La musica dei Modena City Ramblers chiude la seconda edizione del Festival. Emilia Romano: "Il nostro documento per un futuro più giusto"
panel RESPONSABILITA'
Oxfam Italia lancia il Manifesto contro le disuguaglianze. Densa, partecipata, emozionata: è stata così la seconda edizione del Festival di Oxfam Italia “Creiamo un futuro di uguaglianza” con le sue tavole rotonde, i suoi dibattiti e le sue incursioni in tutti i mondi in cui la disuguaglianza si esplicita in Italia continuando a crescere invece che ridursi. Studiosi, politici, scrittori, giornalisti e rappresentanti della società civile si sono confrontati in modo attivo con un pubblico, eterogeneo e largo, fortemente interessato a saperne di più e ad impegnarsi sul tema della disuguaglianza. Oltre 2.500 presenze hanno animato le due giornate che si sono svolte a Firenze, nonostante le intemperanze di un cielo che ha regalato bombe d’acqua e doppi arcobaleni nel cielo azzurro. Insomma, una tavolozza di colori chiari e scuri capace di descrivere al meglio l’alternanza delle storie ascoltate, tra le ombre cupe della disuguaglianza e della luce che invece si può e si deve portare con il racconto delle belle storie di riscatto e di equilibrio. Come quella portata da Dorottya Rédai, attivista dell’associazione ungherese Labris e coordinatrice del progetto editoriale “C’è una fiaba anche per te”, appena pubblicato in Italia da Bompiani. La violenta distruzione del libro, pagina dopo pagina, in un video da parte di un esponente di un partito di estrema destra in Ungheria, ha trasformato questa raccolta di fiabe speciali e inclusive in un caso editoriale in undici paesi del mondo.
Un momento della seconda edizione del Festival di Oxfam Italia
Un caso editoriale che ha generato un’ondata positiva di indignazione, di volontà di scoprire e difendere gli spazi di tutela di ogni diversità, oggi così fortemente minacciati. Una disuguaglianza che parte dalla scuola, coinvolgendo bambini, adolescenti e giovani, che si sposta al mondo del lavoro, sempre più infragilito da dinamiche in cui domanda e offerta non riescono a trovare il giusto allineamento, dalla gestione di ogni diversità - di genere, di fascia sociale, di geografie del mondo - per trasformarsi in economica, sanitaria e persino culturale. E che oggi si esplicita nell’essenziale, come l’accesso all’acqua nei paesi più poveri e colpiti da guerre e cambiamento climatico.
I laboratori dedicati all'acqua con i bambini durante il festival
Tema portante dell’ultima parte della seconda giornata con l’incontro “Ogni goccia conta”, con il tragico racconto di Monica Perosino, autrice de “La neve di Mariupol”, in cui l’orrore dei capelli improvvisamente ingrigiti di una bambina si sposa allo straordinario dono della generosità di anonimi eroi, capace di riportare luce dove prima c’era solo devastazione. Un incontro che ribadisce l’importanza e l’impegno di Oxfam per garantire acqua e servizi igienicosanitari alle comunità più vulnerabili. All’appuntamento sono intervenuti anche Caterina Balivo, conduttrice televisiva e testimonial di Oxfam, Riccardo Sansone, responsabile dei programmi all’estero di Oxfam Italia e Giacomo Stefanini, Chief Water Giver & Founder di Wami.
Il momento dedicato a "I Was a Sari", il progetto di economia circolare e di moda sostenibile, oltre che un percorso di emancipazione ed empowerment femminile
Il manifesto Oxfam contro le disuguaglianze
Ma è sul tema della disuguaglianza che il Festival ha voluto dedicare ai territori in cui è già possibile combatterla, dando spazio e voce, oltre che premi, ai tanti che hanno già iniziato a vincere piccole e grandi battaglie, ognuno nel proprio ambito. “Il Manifesto, nella storia, nasce come dichiarazione pubblica per definire gli obiettivi e i principi di un movimento” commenta soddisfatta Emilia Romano, presidente di Oxfam.
Oltre 2500 presenze hanno animato le due giornate del Festival
“Il nostro Manifesto è aperto, ed è rivolto a chiunque si senta parte attiva, ogni giorno, di una società civile che inciampa nelle ingiustizie, le riconosce e cerca di porvi rimedio. Con piccoli e grandi strumenti e soluzioni. Questo è il nostro senso dell’essere un/in movimento e del manifestare le nostre intenzioni” prosegue Romano. “L’adesione calda ed entusiastica di tutti, relatori, ospiti e pubblico di questo straordinario Festival, ci dice che la direzione è quella giusta e che non è più tempo di aspettare che altri inizino a sistemare le cose anche per noi. Ed è per questo che ci impegniamo fin da subito a costruire una terza edizione, ancora più ricca, inclusiva e partecipata” sono ancora le parole del presidente.
Simone Siliani e Maali Diab al Festival di Oxfam
Il Manifesto di Oxfam “Per un futuro di uguaglianza”, presentato nella giornata di apertura, rappresenta con i suoi sei temi la visione di Oxfam per un futuro più giusto, con la riduzione di squilibri nella distribuzione di ricchezza e reddito, per restituire valore, potere e dignità al lavoro, garantendo la parità di genere, un’educazione inclusiva e di qualità, un accesso equo alle cure e una maggiore mobilità intergenerazionale. La seconda edizione dell’Oxfam Festival è stata organizzata anche grazie al patrocinio e al contributo di Regione Toscana, Consiglio Regionale della Toscana, Città Metropolitana di Firenze; grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e grazie ai partner Coop, Lavazza, Princes Industrie Alimentari, Publiacqua e Valoritalia.
I protagonisti de progetto "I Was a Sari"
Il gran finale del festival
È la serata musicale a ingresso libero “Dona acqua, salva una vita”, in programma sabato 13 maggio dalle 21 nella splendida cornice del Cinema La Compagnia (in via Cavour 50/r) a Firenze, la chiusura della seconda edizione dell’Oxfam Festival, “Creiamo un futuro di uguaglianza”. Sarà un momento di festa e musica, ma anche un’occasione per riflettere e ascoltare le testimonianze di chi ogni giorno insieme ad Oxfam porta cambiamenti nelle vite delle persone, per l’accoglienza e l’inclusione nelle nostre città; per portare aiuti in paesi martoriati dalla guerra come l’Ucraina, per garantire i diritti delle lavoratrici in un paese come l’India.
I Modena City Ramblers per il gran finale della seconda edizione del Festival
Ad accendere il pubblico dal palco sarà una line up d’eccezione – presentata da Angelo di Benedetto di RTL 102.5 – con il folk irlandese dei Modena City Ramblers, storica e amatissima band che arriva a Firenze dopo il successo del tour “Appunti partigiani”, in attesa dell’uscita del nuovo album “Altomare”, composto da 11 brani inediti e il featuring d’eccezione di Ian Anderson dei Jethro Tull.