Una campionessa fuori e dentro il campo: Paola Egonu al fianco di Save The Children per difendere i diritti dei bambini. “Lottate per realizzare i vostri sogni. Cercate attorno a voi persone con cui confrontarvi e impegnatevi per essere sempre la migliore versione di voi stessi. Sono stata anche io bambina e capisco le incertezze e le paure che potete provare, ma non vi scoraggiate. La ricchezza più grande che avete è ciò che vi rendi unici”.
È con queste parole che la 26enne di Cittadella, miglior pallavolista al mondo del 2024, si è rivolta alle ragazze e ai ragazzi del Punto Luce della ong al quartiere Giambellino di Milano. Lei è sempre la stessa, nonostante i titoli e le vittorie, come ha speigato nella recente intervista su SportWeek: “Non è cambiato nulla, sono sempre la stessa Paola, forte e fragile”, la stessa che dopo due anni difficili è tornata a giocare e si è presa del tempo se stessa. “Ci ho lavorato. Da due anni una psicologa mi aiuta a gestire i piccoli fallimenti: non è importante quante volte cadi, ma quante riesci a rialzarti”.
Un insegnamento fondamentale anche per i giovani che Egonu ha incontrato questa mattina, visitando lo spazio nel quartiere meneghino, per dare il suo sostegno alle ragazze, ai ragazzi e a Save the Children nella lotta alla povertà educativa. Tanta emozione anche nel momento una lunga chiacchierata dove il gruppo, passandosi un pallone da volley, alternava i commenti alle domande, alle quali l'atleta ha risposto lungamente. Perché anche lei è stata una ragazza, con le sue difficoltà e i suoi problemi, compreso il razzismo, di cui è vittima ancora oggi: “Sì, è successo, a scuola – ha raccontato ancora a SportWeek –, mi chiamavano ‘negra, sporca’, i classici. E mi veniva da piangere. Mia mamma mi ha sempre detto: ‘Questa è la realtà, devi farti forza, devi essere sempre perfetta, pulita, in ordine, così che non possano dire niente’”.
I Punti Luce di Save the Children sono spazi ad alta densità educativa, nati nelle aree svantaggiate e prive di servizi, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni. Nel 2024 il progetto Punti Luce - con 26 centri in 15 regioni - ha celebrato i primi 10 anni, garantendo sostegno allo studio, attività sportive, laboratori artistici, musicali a bambini e ragazzi che vivono in condizioni di marginalità