La bolla è scoppiata e chissà che altro potrebbe emergere. Stiamo parlando del MeToo del jazz in Portogallo. La dj Liliana Da Cunha, è stata lei a dare il primo colpo alla bolla, accusando un collega pianista: "Testimonianze e denunce arrivano ogni giorno – commenta ai giornali locali – Sapevo che c'erano altre vittime, che la mia storia non era l'unica, ma, nonostante ciò, non ero preparata alla quantità di messaggi e commenti che comincio a ricevere".
Un'altra musicista, Maia Balduz, si è presa l’impegno di aprire un canale di segnalazione e creare un'e-mail ([email protected]) per raccogliere tutte le dichiarazioni che emergevano. A distanza di qualche giorno è ora possibile fare un breve bilancio e le lamentele si riferiscono soprattutto all'ambiente musicale.
Ancora Liliana: “Crediamo che queste donne vogliano avere voce in capitolo e dare forma al dolore represso, stiamo lavorando con gli avvocati per capire quali tipologie di reati sono in gioco e come convalidare le accuse. Quello che sappiamo è che nel 90% di questi casi la denuncia penale non genera sanzione, cioè o viene ritirata o viene messa a tacere con denaro oppure non si procede per mancanza di prove, pochissime denunce sfociano in una condanna, e questo scoraggia le donne, quindi incoraggiamo a raccogliere prove".
Il caso ha suscitato una certa indignazione in pochissimi giorni. "So che c'è stata una manifestazione, non ho partecipato né aderito a nessuna iniziativa – continua la musicista – il mio obiettivo non è vederlo crocifisso in una pubblica piazza ma in tribunale, affinché ammetta di avermi violentato e risarcisca il danno psicologico e fisico causato, non solo a me, ma ad altre persone".
Il caso sarebbe avvenuto nel 2023 quando, durante un momento di intimità, stando a quanto riporta la Cnn e Correio de Manha, lui avrebbe rimosso il preservativo senza il consenso della partner.
Il direttivo della scuola dell'Hot Clube Jazz, dove il pianista ha insegnato fino a qualche anno fa, ha scritto in una nota che "in nessun caso si è reso complice o ha acconsentito a comportamenti inappropriati da parte dei suoi docenti. Nell'anno accademico 2021/22 sono state individuate due situazioni di molestie che hanno portato ad una pronta reazione da parte della direzione nella determinazione delle responsabilità, portando al licenziamento degli insegnanti in questione. Successivamente è stato creato un codice di condotta, nonché un canale di segnalazione e un ufficio di sostegno agli studenti. La direzione della scuola è disponibile ad agire immediatamente in base alle informazioni che arrivano”.