Con “L’età fragile” (edito da Einaudi) Donatella Di Pietrantonio vince l’undicesima edizione del Premio Strega Giovani. La cerimonia, condotta da Loredana Lupperini, è avvenuta al Teatro di Tor Bella Monaca, a Roma.
Strega Giovani a “L’età fragile”: è il più votato da studenti e studentesse
Con 138 preferenze su 605 voti espressi, “L’età fragile” è il romanzo più votato tra i dodici candidati allo Strega 2024 da una giuria di oltre mille studenti, tra i 16 e i 18 anni, provenienti da 103 scuole secondarie di secondo grado distribuite in Italia e all’estero. Sul podio altre due scrittrici: al secondo posto si è classificate Antonella Lattanzi, autrice di “Cose che non si raccontano” (Einaudi), con 72 voti, e al terzo Chiara Valerio, autrice di “Chi dice e chi tace” (Sellerio), con 67 voti. I tre libri ricevono un voto valido per la designazione dei finalisti al Premio Strega. Appuntamento a domani, al Teatro Romano di Benevento, per l’annuncio della cinquina.
“Grazie, non me lo aspettavo. Ringrazio le ragazze e i ragazzi di oggi che troppo spesso sottovalutiamo e invece sono molto altro, una grande famiglia”, ha detto Di Pietrantonio alla consegna del Premio. “Mi sento anche di chiedervi scusa a nome di tutta la mia generazione che non ha preparato per voi il migliore dei mondi possibili", ha aggiunto.
Migliore recensione e Premio leggiamoci
Nel corso della premiazione è stato annunciato anche il Premio Strega Giovani per la migliore recensione assegnato a Federica Pitone del Liceo scientifico statale Zaleuco di Locri (Rc), che ha ricevuto una borsa di studio offerta dalla Banca. La Pitone ha recensito il libro ‘Cose che non si raccontano’ di Antonella Lattanzi (Einaudi). Infine è stato assegnato il Premio Leggiamoci - Fiction for Future 2024, il concorso nato sulla piattaforma Leggiamoci.it in cui studenti delle scuole secondarie superiori dai 13 ai 19 anni possono condividere la loro passione per la lettura e la scrittura. Il Presidente del Centro per il libro e la lettura, Adriano Monti Buzzetti, ha premiato Ludovico Colletta del Liceo Scientifico Statale 'Rossetti' di San Benedetto del Tronto con il racconto grafico “Shakespeare In… Social Love”. Al vincitore vanno un premio in denaro offerto da Bper Banca e una penna artigianale in legno realizzata da Sygla. Sarà inoltre invitato a partecipare alla Classe del Festival 42 gradi.
“L’età fragile”: la trama
Nel diventare grandi si deve, per forza di cose, fare i conti con le proprie fragilità. C’è una stagione felice e poi, inevitabilmente, la scoperta di un mondo più grande di noi. Accade questo per Amanda, è accaduto questo per Lucia.
“L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio, classe 1963, è un romanzo sulla vulnerabilità della vita, sulle disillusioni e indecisioni che crollano di fronte alla realtà delle cose, oggi come nel passato.
Ha per protagonista Lucia, una fisioterapista separata dal marito Dario, che in pieno periodo pandemico riaccoglie in casa la figlia Amanda, la quale da poco tempo si era trasferita a Milano per frequentare l’università. La ragazza è diversa rispetto a prima, più cupa, più taciturna, sicuramente per via di un terribile incidente avvenuto di notte: una violenza? Una molestia? Una relazione morbosa? Un segreto che si fa ogni giorno più grave e pesante.
Lucia, inoltre, è alle prese con suo padre, un uomo burbero affettuoso a modo suo, che ormai anziano vuole lasciare in eredità alla figlia il terreno ai piedi del Dente del Lupo, nel massiccio montuoso del Gran Sasso.
Il territorio, però, nasconde un fatto di cronaca nera accaduto vent’anni prima: la scomparsa di Doralice, amica d’infanzia di Lucia, e di due ragazzine di Modena, in vacanza al campeggio. Quel ricordo per Lucia è ancora intatto: la notte, i fucili in spalla degli uomini che cercano le ragazze, la durezza di un padre capace di maggiore affetto con gli altri uomini che con sua figlia, le preghiere e la paura. L’orrore e la violenza che una ragazzina non può neanche immaginare. Le certezze crollano, ma anche l’idea allegra di una vita moderna viene paralizzata dall’evento. Il peso di essere sopravvissuta.
Donatella Di Pietrantonio ha esordito con il romanzo ‘Mia madre è un fiume’ (Elliot 2011, Premio Tropea). Per Einaudi ha pubblicato ‘L'Arminuta’ (2017), vincitore Premio Campiello 2017, ‘Bella mia’, con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano e nel 2020 ‘Borgo Sud’.