Pride 2022, come abbattere gli stereotipi? I creator si raccontano sui social

di EDOARDO MARTINI
2 luglio 2022
Cuore LGBTQ+

Cuore LGBTQ+

Tutto ebbe inizio il 27 giugno del 1969: la polizia fece irruzione nello Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village a New York, durante una delle sue tristi ma ormai frequenti incursioni contro la comunità omosessuale newyorkese. Il fatto diede origine ad alcuni moti di protesta oggi considerati un momento di svolta epocale per il movimento LGBTQ+ come lo conosciamo oggi. Sebbene la situazione oggi sia migliorata, c’è ancora tanto da fare per garantire eguaglianza e inclusione alla community LGBTQ+.

La parata dell'orgoglio LGBTQ+ a Milano

Il grande seguito sui social: sono 32.000 i gruppi Facebook che supportano la community LGBTQ+

Anche lItalia, ormai da anni, celebra l’orgoglio della comunità, con manifestazioni in diverse città. Da qualche tempo, tuttavia, sono soprattutto i social il palcoscenico più importante per la sensibilizzazione e il coinvolgimento dell’opinione pubblica riguardo ai diritti civili.

Su Instagram e Facebook, infatti, la comunità LGBTQ+ si racconta in assoluta libertà, rappresentando un’ispirazione per gli altri. Basti pensare che nel mondo sono oltre 30 milioni le persone che fanno parte di almeno uno dei 32.000 gruppi Facebook che supportano la community LGBTQ+. Esiste anche una pagina Facebook LGBTQ@Facebook che riunisce quasi 20 milioni di persone nel mondo.

Un supporto che si fa concreto anche grazie alle raccolte fondi: attraverso gli strumenti messi a disposizione da Facebook e Instagram sono stati donati più di 15 milioni di dollari per promuovere iniziative sui diritti LGBTQ+.

Quanto è importante l'uso dei social per la comunità LGBTQ+?

L'iniziative di Meta e l'importanza dei social

Per celebrare questo importante mese, Meta ha lanciato una serie di iniziative e collaborazioni con creator e associazioni, oltre a una serie di nuove funzionalità per condividere la gioia e l’orgoglio della community e mostrare il proprio supporto. Eccole in dettaglio:

  • un nuovo Safety Center Hub su Facebook pensato per le persone LGBTQ+, che offre facile accesso a risorse che possono aiutare la comunità a sentirsi al sicuro. All’interno dell'hub, una serie di funzioni per la sicurezza, strumenti per prevenire bullismo e molestie, e istruzioni per segnalare contenuti dannosi;

  • una nuova Guida alla cultura LGBTQ+, risorsa pensata per educare e ispirare comportamenti capaci di sostenere concretamente la comunità LGBTQ+;

  • maggiore visibilità ai business LGBTQ+ per far crescere la loro comunità attraverso la formazione e la condivisione di esperienze, e su @instagramforbusiness nel corso del mese si terranno Live #shopwithpride, dedicate proprio alla valorizzazione delle PMI LGBTQ+;

  • sono stati sviluppati Avatar, sticker ed effetti AR a tema Pride realizzati da artisti della community

A testimonianza di quanto l'uso dei social, in particolare Instagram, sia importante, alcuni creator hanno raccontato la loro esperienza.

@papaperscelta: Carlo e Christian sono una coppia e sono papà di due splendidi gemelli, che hanno deciso di condividere la loro vita fatta di “papodubbi e gnappogioie”, anche per normalizzare e positivizzare il concetto di paternità, lontano da svilenti luoghi comuni e polverose convinzioni ideologiche.

papà per scelta

I papà per scelta, Carlo e Christian, con i figli Sebastian e Julian

“Per noi i canali social sono uno strumento fondamentale per fare e diffondere cultura sull’omogenitorialità. Essendo spesso tagliati fuori dai grandi media tradizionali che tante volte ci hanno escluso dalle programmazioni per timore che il nostro Paese non sia ancora pronto per affrontare un dibattito così divisivo, le piattaforme digitali sono una nostra cassa di risonanza per sensibilizzare le persone che famiglie come la nostra non sono poi così diverse rispetto a famiglie di composizioni diversa."

"Questo sicuramente ci espone pubblicamente a tanti pareri contrari, ma stiamo riscontrando un’evoluzione del linguaggio e dell’approccio verso la nostra realtà. Siamo riusciti a raggruppare un piccolo esercito gentile di persone, pronte a difenderci a spada tratta contro chi continua a cavalcare stereotipi e preconcetti sulle famiglie omogenitoriali. Il nostro intento non è voler far cambiare idea a nessuno, né tantomeno dispensare verità assolute. Ci piacerebbe che le persone allenassero la propria coscienza critica ascoltando esperienze reali come la nostra. Tante volte riceviamo messaggi di ringraziamento da parte di persone che grazie ai nostri contenuti hanno compreso cosa c’è dietro un percorso di gestazione per altri”.

L'altra testimonianza è di @pierangelogrecoo. "All’età di 17 anni decide di inseguire la sua passione e si iscrive a un’accademia di trucco. Inizia a postare i primi contenuti sui social e diventa una presenza costante, condividendo non solo le sue lezioni di make up, ma anche video in cui usa il suo volto come una tela per creare delle bellissime opere d’arte. Icona del mondo LGBTQ+, porta avanti le idee in cui crede con forza e convinzione, certo di poter essere di supporto a tanti giovani che vivono esperienze simili."

Pierangelo Greco

Il truccatore Pierangelo Greco

"Instagram è stato il mio primo social, il primo mezzo che mi ha dato e mi dà ancora l’opportunità di comunicare al mondo la mia vera identità. Proprio su Instagram ho fatto il mio primo coming out e da quel momento ho creato la mia community basata sull’uguaglianza, il rispetto reciproco e l’amore in ogni sua forma. Tutt’ora uso la piattaforma per parlare di tematiche LGBTQ+, condividere la mia passione per il make up, raccontare le mie esperienze e la mia vita, sperando che possano essere d’ispirazione per i miei followers".