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Il Pride secondo Luxuria: il podcast sui 30 anni di lotta per l'uguaglianza

Le rivendicazioni per i diritti civili che attraversano gli ultimi decenni raccontati dalla storica attivista Lgbtq+ su OnePodcast e su tutte le principali piattaforme

di MARIANNA GRAZI -
6 giugno 2023
luxuria

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"Ci hanno spinti, siamo cadute. Ci siamo rialzati e ci siamo messe in cammino. Lo abbiamo fatto per 30 anni, lungo strade tortuose e in salita, superando ostacoli e posti di blocco". Una strada tracciata e ancora da percorrere, quella raccontata in prima persona dall'attivista Lgbtq+ nel podcast "Il Pride secondo Luxuria – trent’anni di lotta per l’uguaglianza".
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Il podcast è disponibile dal 6 giugno sulle principali piattaforme di streaming audio

Prodotto da OnePodcast, le prime due puntate sono disponibili da oggi, 6 giugno, su tutte le principali piattaforme di streaming audio (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Google Podcast).

Trent'anni di orgoglio

Vladimir Luxuria, nel suo racconto, parte proprio da quel 2 luglio 1994, quando 20mila persone invasero Roma per partecipare al primo evento Lgbtq+ italiano. La politica fa polemica, la Chiesa protesta, ma è un successo. Che da allora non ha fatto che crescere. Nell’anno in cui si celebra il 30° Pride chi, come lei, ha organizzato e vissuto quella e tante altre manifestazioni, sente l'esigenza di raccontare cosa significò quella parata dell'orgoglio, i passi avanti fatti da allora, ma anche le battute d'arresto e le rivendicazioni di oggi. E  intraprende un viaggio in 6 puntate per tracciare una storia dal suo punto di vista. Una storia che comincia a Foggia, città dove è cresciuta e dove ha vissuto la sua prima, personalissima parata dell'orgoglio, passando per la Capitale e Bologna, per Mosca, Budapest e Istanbul, fino a Milano, per un racconto che abbraccia Paesi e culture diverse, accomunate da una stessa battaglia, uno stesso unico grande evento collettivo. "È una delle manifestazioni più partecipate e più diffuse in Italia: nel 1994 in Italia ce ne fu una sola a Roma, quest’anno l’Onda arcobaleno si avvicina ai 50 eventi – afferma la donna -. Cosa ci spinse, in una stanza del Circolo di cultura omosessuale 'Mario Mieli', a proporre il primo Pride 30 anni fa? E cosa c’entra, in tutto questo, la mia adolescenza a Foggia? Quali gli ostacoli e le paure da superare nella sua organizzazione?". I temi trattati nel podcast saranno protagonisti anche a La Repubblica delle Idee a Bologna, con un dialogo tra Luxuria e la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli, domenica 11 giugno alle ore 20.50 (Arena del Sole Cortile interno Officina Repubblica).

Le testimonianze

Accanto alla 57enne, ex politica e personaggio televisivo, a dare voce alla comunità Lgbtq+ e alle loro richieste ci saranno militanti, testimonial e alleati, che insieme a lei hanno combattuto per i diritti e per l’uguaglianza. Da Franco Grillini ad Ambra Angiolini, da Imma Battaglia a Maria Grazia Cucinotta al press agent Angelo Perrone, fino a testimonianze più intime, come quella della mamma Michela Radogna.
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Tra le testimonianze nel podcast anche quella di Franco Grillini

Con loro ripercorre il passaggio da un piccolo palco traballante al palcoscenico calcato da Lady Gaga e come un'unica manifestazione si sia trasformata nell’onda di orgoglio che ogni anno, a giugno, colora l'Italia da Nord a Sud.

Dal passato con uno sguardo verso il futuro

Ne "Il Pride secondo Luxuria" c'è spazio anche per l'Europa dei diritti e dei Paesi che questi diritti li negano o li calpestano, alcuni momenti di svolta di questi trent’anni, dall'incubo dell'Aids come 'malattia della vergogna' alla consapevolezza dei propri diritti, dai personaggi famosi che non volevano essere associati all'evento ai testimonial che oggi fanno a gara per metterci la faccia. "Ci hanno spinti, siamo cadute. Ci siamo rialzati e ci siamo messe in cammino. Lo abbiamo fatto per 30 anni, lungo strade tortuose e in salita, superando ostacoli e posti di blocco - dice l'attivista -. Lungo il percorso, sempre più gente si è unita a noi, facendoci sentire meno soli.
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Vladimir Luxuria, 57 anni, durante una marcia dell'orgoglio

Abbiamo lasciato dietro di noi una traccia arcobaleno con lo sguardo alto, orgoglioso e gaio proiettato verso il sole che illumina tutti, tutte e tuttu, che non lascia nessuno al buio dell’esclusione. Abbiamo dovuto urlare per farci sentire, abbiamo dovuto indossare la fosforescenza per farci vedere", prosegue. E, rivolgendosi agli ascoltatori, afferma: "Vi racconto il prima e il dopo, vi farò vivere i preparativi e le emozioni di chi decide di non mascherarsi di ipocrisia, ma di metterci la faccia. Le voci di militanti, di attori, di cantanti che insieme a me hanno scritto 30 anni di storia".