Una
piattaforma che consente a milioni di adolescenti di avere il controllo delle
proprie immagini intime sui social. Si chiama '
Take it down' ed è stata creata dal National Center for Missing & Exploited Children (Ncmec). L'annuncio è arrivato da Meta, la casa madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, in occasione del
Safer Internet Day, la giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta
utilizzare internet istituita nel 2004 dall'Unione europea, e in un momento in cui si è acceso un faro sulle aziende tecnologiche per la
protezione dei più piccoli online.
Per permettere ai milioni di adolescenti di avere il controllo delle proprie immagini intime è stata lanciata la piattaforma 'Take it Down' (Instagram)
La piattaforma 'Take it Down'
La piattaforma, ora disponibile anche in italiano, è stata introdotta lo scorso anno in inglese e spagnolo ed è
rivolta agli under 18 e ai genitori che temono che le immagini intime dei ragazzi siano state diffuse online. Gli adolescenti devono solo inviare l'hash, la stringa dell'immagine, così Facebook e Instagram possono trovare copie online, eliminarle e impedire a chi li minaccia di pubblicarle in futuro. Sull'iniziativa è intervenuto il Senior Vice President del Ncmec,
John Shehan, che ha dichiarato: "Rendere disponibile 'Take it Down' in 25 lingue è un passo fondamentale per salvaguardare i minori dagli orrori dello sfruttamento online in tutto il mondo". "Gli aggiornamenti di oggi fanno parte del nostro costante lavoro per dare ai giovani gli strumenti di cui hanno bisogno qualora qualcuno condividesse, o
minacciasse di condividere, le loro immagini intime", aggiunge
Meta che in Italia ha collaborato anche con Telefono Azzurro "per fornire ai genitori consigli pratici per difendere gli adolescenti da episodi di sextortion".
L'impegno di Telefono Azzurro
Poi è proprio il presidente di Telefono Azzuro,
Ernesto Caffo a lanciare un appello: "L'impegno che Telefono Azzurro, insieme alla rete di realtà internazionali che si occupano di tutela dell'infanzia, è quello di proporre strumenti concreti affinché, di fronte alla nuova sfida tecnologica imposta dall'Intelligenza Artificiale, vengano da subito messe in campo soluzioni efficaci e condivise fondate sulla centralità della dignità dei bambini e degli adolescenti". Infine, durante l'appuntamento "
Ci arriva anche un bambino" promosso dall'associazione, il presidente ha lanciato il suo quadro di intervento: "Occorre lavorare su
tre principi fondamentali. Dobbiamo partire dalla
protection per garantire a bambini e adolescenti di essere al sicuro da impatti dannosi o discriminatori dei sistemi di intelligenza artificiale. Attraverso la
provision i ragazzi andranno indirizzati verso contenuti appropriati, a partire dall'age verification. In ultimo, tramite la
participation, le tecnologie andranno utilizzate nelle loro declinazioni positive. Tutto questo è possibile se e solo se tutti i soggetti in campo prendano reale consapevolezza del
valore di questa sfida, a partire dalle stesse aziende del digital, dalle Istituzioni e dalle authorities che sono chiamate a dare regole chiare e valide per tutti".
"La tecnologia e la protezione del comportamento dei minori nei sistemi informatici e nelle nuove tecnologie, sono temi fondamentali da affrontare", così il Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli
Gli interventi dei ministri Locatelli, Urso e Roccella
L'ottimo lavoro di Telefono Azzurro è stato ripreso anche nelle parole del Ministro per le disabilità,
Alessandra Locatelli: "Telefono Azzurro svolge un importante lavoro quotidiano sul nostro territorio e rappresenta una connessione internazionale sul tema della protezione e della tutela dei bambini e dei ragazzi. In particolare la tecnologia e
la protezione del comportamento dei minori nei sistemi informatici e nelle nuove tecnologie, sono temi fondamentali da affrontare anche perché, come abbiamo appreso molto spesso anche dai fatti di cronaca, sono mondi dove non si ha il controllo che vorremmo". Poi, sempre in occasione dell'evento, il ministro delle Imprese e del Made in Italy
Adolfo Urso, in un videomessaggio, ha messo in evidenza i
rischi della rete: "Siamo consapevoli che in particolare i più piccoli sono sempre più esposti ai rischi veicolati dall'interazione digitale, come registrato da un incremento costante negli ultimi 5 anni del numero di bambini e adolescenti, tra i 6 e il 14 anni, che utilizzano i media digitali. L'
80% dei minori italiani, peraltro in linea con il livello europeo, utilizza quotidianamente lo smartphone per comunicare ed esplorare la rete. Per governare i possibili rischi della rete è necessario quindi un approccio organico, articolato su regole certe per chi veicola contenuti in rete e su politiche specifiche per educare all'uso consapevole e responsabile delle tecnologie".
La ministra della Famiglia e della Natalità, Eugenia Roccella (Instagram)
L'ultima parola è spettata alla ministra della Famiglia e della Natalità,
Eugenia Roccella: "Il problema in realtà è tornare a dare sostegno al compito educativo delle famiglie e sollecitarlo". Poi dopo aver menzionato il "caso sconvolgente" dello stupro di Catania, ha spiegato: "Questo lo abbiamo fatto con il cosiddetto decreto Caivano, lo abbiamo fatto cercando di
responsabilizzare ancora di più le
famiglie e in particolare lo abbiamo fatto anche su altri ambiti come l'abbandono scolastico. Ma lo abbiamo fatto sul fronte dell'
accesso a siti inadatti e sui rischi che i ragazzi e i bambini corrono in questo accesso precoce, abbiamo stabilito l'obbligo del parental control nei nuovi device. Ultimamente abbiamo dato un po' più di tempo alle case per adeguarsi, abbiamo accettato di allungare un po' i tempi ma il punto di arrivo deve essere che il parental control deve essere inserito di routine". Per la ministra, si devono "
stimolare i genitori, i parenti appunto ad utilizzare queste App, sono App che ci sono da tempo ma non sono utilizzate, anche qui il problema è l'accompagnamento, lo faremo attraverso le case famiglia, le campagne di sensibilizzazione e di formazione, proprio perché la tecnologia cambia con una velocità continua".
I dati allarmanti sui rischi di internet e social
E per fare luce sui rischi che comporta l'utilizzo di internet ci rifacciamo all'
indagine 'L'esposizione dei bambini e degli adolescenti a messaggi di odio e immagini violente online', lanciata dall'Unicef Global Office of Research and Foresight. La ricerca, basata su analisi svolte su 31.790 bambini e adolescenti di età compresa tra
12 e 16 anni di 36 paesi che hanno partecipato a uno dei sondaggi Disrupting Harm, EU Kids Online o Global Kids Online tra il 2016 e il 2021, dimostra come in Italia circa il
37% dei bambini e giovani sono esposti a messaggi di odio e oltre il 34% sono esposti a immagini cruente e violente. L'indagine si basa anche su dati secondari sull
'accesso individuale a Internet provenienti dal database degli indicatori Ict dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (2022). L'esposizione dei bambini e dei ragazzi a
messaggi di odio varia in questo caso a seconda dei paesi. Dall'8% al 58% risultando meno diffusa in Indonesia e Vietnam (8%) e più diffusa in Polonia (58%). L'esposizione a immagini violente ha mostrato una gamma simile, compresa tra il 15% e il 55%, risultando nuovamente meno diffusa in Indonesia (15%) e più diffusa in Polonia (55%). Con questa pubblicazione Unicef ricorda che "
l'ambiente digitale è in gran parte non regolamentato e potrebbe esporre bambini e adolescenti a contenuti inappropriati per l'età o potenzialmente dannosi, come messaggi di odio e immagini violente online e su come ciò influisca sul loro benessere e sui loro diritti.
I bambini più grandi sono più propensi a segnalare l'esposizione a messaggi di odio e immagini violente online in quasi tutti i paesi. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che gli adolescenti utilizzano Internet più spesso e in modi più vari, aumentando la probabilità di esposizione. Sono necessarie misure urgenti, soprattutto nei contesti in cui l'esposizione a contenuti potenzialmente dannosi è elevata".
Tik Tok ha inaugurato uno spazio dedicato alle impostazioni di privacy, alle risorse e ai suggerimenti per usare in maniera più sicura la piattaforma di video sharing (Instagram)
Le misure adottate da Tik Tok in occasione del Safer Internet Day
Misure urgenti adottate dalla piattaforma
Tik Tok che ha rinnovato il suo impegno per la sicurezza digitale nella giornata che ricorda l'importanza di usare internet in sicurezza. E in che modo? All'interno della sua app, il social ha inaugurato uno spazio dedicato
alle impostazioni di privacy, alle risorse e ai
suggerimenti per usare in maniera più sicura la piattaforma di video sharing. Tra i temi al centro dei contenuti: gentilezza, bullismo e molestie, sfide online, benessere digitale e tempo di navigazione. Ma non finisce qui. Nel corso degli ultimi mesi, infatti il social network ha implementato
misure specifiche per gli utenti tra i 13 e i 17 anni, strumenti di supporto alle famiglie come il Collegamento Famigliare e materiali informativi tra cui la Guida per genitori e tutori, con informazioni utili per comprendere l'importanza della sicurezza digitale e gestire la presenza online dei propri figli. Inoltre, la funzione
Benessere digitale aiuta gli utenti a gestire il tempo da dedicare all'app e a regolare la durata di utilizzo in modo personalizzato, promuovendo un uso consapevole e responsabile della piattaforma.