È tornata virale sui social la foto di un
professore che
fa lezione tenendo in braccio un neonato. Sydney Engelberg, il docente in questione, era titolare della cattedra di psicologia all'università ebraica di Gerusalemme quando è stato immortalato durante una spiegazione ai suoi alunni, fatta reggendo il figlio di una sua studentessa, per
permettere alla madre di prendere appunti.
Lo scatto diventato virale
L'immagine del prof con il bimbo dal pigiamino blu con strisce e stelline bianche era già finita
sul web nel 2015, anno a cui risale l'accaduto di cui oggi si torna a parlare. Engelberg, allora 67enne, teneva corsi di laurea sui comportamenti organizzativi presso la Hebrew University e l'Ono Academic College, e durante un corso era stato ripreso in questa tenera scenetta.
Engelberg ha sentito il bambino di una studentessa piangere e lo ha preso in braccio per permetterle di continuare a seguire la lezione e prendere appunti
Già allora era diventato famoso quando la foto era rimbalzata sui social di tutto il mondo. Il docente aveva però ammesso di non sapere chi l'avesse scattata, né quando. Ma a suscitare l'interesse del pubblico online era quel gesto apparentemente normalissimo, ma in realtà molto significativo. "Mio padre è il migliore del mondo", aveva scritto ad esempio la figlia di Engelberg, Sarit Fishbaine, ricondividendo con orgoglio il post sulla sua pagina Facebook. Il professore, infatti, consentiva alle sue studentesse di
portare i bambini piccoli a lezione quando non sapevano a chi lasciarli o se avevano necessità di allattare, in modo che nessuna mamma si dovesse trovare a scegliere tra prendersi cura di un figlio o portare avanti la propria istruzione.
Il professore con in braccio il neonato
Ancora oggi quello fatto dall'allora 67enne appare un gesto di estrema generosità, anche se assolutamente
naturale per lui. Mentre stava parlando alla classe ha sentito piangere un bambine e invece di far allontanare la madre, imbarazzata, dall'aula per non disturbare, è andato verso di loro, ha preso il neonato in braccio per calmarlo e ha ripreso a fare lezione come se nulla fosse.
Il professor Sydney Engelberg era docente di psicologia all'università ebraica di Gerusalemme e consulente manageriale
Da quel momento l'uomo era stato sommerso dalle richieste per intervistarlo, da tutto il mondo, suscitando in lui parecchio stupore, visto che il momento fermato da quell'immagine non era un fatto inusuale: "Direi che
ci sono uno o più bambini in una o più classi ogni settimana", aveva spiegato. Un'aula universitaria che diventa un asilo nido? Niente affatto. Si trattava solo di semplice comprensione in caso di necessità. La settimana prima, ad esempio, un'altra madre gl'aveva chiesto di poter portare il suo bambino "che non si sentiva al 100%" e, quando era diventato irrequieto, Engelberg ha raccontato di averlo preso in braccio e di avergli fatto fare un giro per permettere a tutti di continuare a seguire. Ma nessuno invece si è mai lamentato? Stando alle sue parole no, perché il suo comportamento in Israele è considerato assolutamente normale:
un figlio non è qualcosa di cui si debba occupare il singolo genitore o la famiglia stretta, bensì una persona di cui
si prende cura l'intera collettività che circonda i genitori. Un po' come accade in Italia, quindi. Engelberg aveva detto nel 2015 che la società israeliana è molto orientata alla famiglia e non si limita a rendere omaggio al proverbio secondo cui ci vuole un villaggio per crescere un bambino.
I commenti sui social
Tra i commenti che circolano in Rete si legge: "È un bene che un professore capisca quanto sia
difficile essere una studentessa e una madre che sta cercando di migliorarsi anche per suo figlio", "Se solo potessimo tutti comportarci così con gli altri" e "Se ci prendessimo cura l'uno dell'altro e ci trattassimo con rispetto e gentilezza". Anche se non tutti hanno condiviso l'entusiasmo generale e c'è stato anche chi ha
criticato, persino ad anni di distanza, il gesto del professore, dicendo che non dovrebbe essere compito suo occuparsi dei figli delle sue alunne.
Un altro docente israeliano con in braccio il figlio di un'alunna
Su un gruppo Facebook dell'
Unione Nazionale degli Studenti Israeliani, invece, dopo quell'episodio era apparso un messaggio che invitava a condividere altri esempi di docenti che tenevano in braccio bambini. Un appello raccolto immediatamente, tanto che gli scatti si erano velocemente moltiplicati. Anche nella sua attività di consulente manageriale Engelberg si richiamava spesso a principi come la leadership, il coinvolgimento, l'empowerment e
il rispetto. E in classe ha sempre messo in pratica questi valori. "Uno dei modi in cui riesco a farlo, almeno in ambito accademico, è quello di
relazionarmi con le madri, con le studentesse che non sono in grado di trovare soluzioni alternative per la cura dei bambini". Obiettivo: "Fare in modo di consentire alle giovani mamme impegnate nella loro carriera scolastica di rimanere concentrate sulla lezione e mostrare rispetto per la loro situazione".