"Mercoledì mi laureo in biologia, ma mio padre non sarà alla cerimonia perché mi ha detto di aver trovato dei biglietti per la finale di Europa League tra Roma e Siviglia a Budapest". C'è chi, pur di non rinunciare a partecipare a un importante traguardo dei propri figli, rinuncerebbe a tutto, persino a una finale del club per cui per anni ha lottato sul campo. E chi invece sceglie la partita della squadra del cuore, che cade esattamente il giorno della laurea della figlia. Due esempi diametralmente opposti di rapporto genitori-figli? Sicuramente la scelta personale di un uomo, che ha vissuto e probabilmente vivrà ancora tante 'prime volte' della sua bambina, ma che questa volta ha deciso di mettere se stesso al primo posto. Venendo però per questo denunciato pubblicamente, davanti a migliaia di ascoltatori e utenti dei social che oggi leggono la notizia.
Il caso di Marta: "Per mio padre la mia laurea vale meno della sua squadra"
"Mi chiamo Marta e vorrei raccontarvi una cosa che mi sta facendo rimanere male" racconta una giovane ai microfoni di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del programma notturno di Rai Radio 2 "I Lunatici". "Per un uomo di 60 anni la laurea della figlia viene dopo la sua squadra di calcio", prosegue la laureanda in biologia, che discuterà la tesi mercoledì 31 maggio. Alla cerimonia, però, non prenderà parte il suo papà, perché proprio quel giorno la Roma giocherà nella capitale magiara la finale di Europa League contro il Siviglia. Una partita attesissima per i tifosi giallorossi, tanto che trovare i biglietti - compresi quelli aerei - è diventata una vera e propria odissea: dopo attese infinite, sul sito del club i biglietti sono andati a ruba e su Ebay c’è chi li vende a prezzi allucinanti, che vanno dai 300 ai 1000 euro. Per quest'uomo, evidentemente, sono più preziosi del traguardo di sua figlia. Ma l'appuntamento storico - calcisticamente parlando - che potrebbe portare la seconda coppa europea nella bacheca della Roma in due anni (dopo la vittoria nel 2022 della Conference League), può valere tanto? Secondo Marta no, non ci sono scuse che tengano, tanto da ammettere la propria amarezza e dispiacere in trasmissione.I commenti: il pubblico si divide tra chi appoggia il padre e chi lo condanna
E gli ascoltatori della puntata, comprensibilmente, sono intervenuti sulla vicenda, ma quello che lascia stupiti è la netta divisione che si è venuta a creare tra i pareri del pubblico. Nel dibattito che si è venuto a creare, infatti, in molti si sono detti solidali con la studentessa: "Ma come si fa a mettere una partita di pallone davanti a un traguardo così importante per un figlio", si chiedono. E sui social, dove la notizia sta rimbalzando da pagina a pagina, c'è chi rincara: "Dietro una laurea c’è molta fatica e tanto tanto duro lavoro.Mettere davanti al proprio figlio/a una squadra di calcio è veramente aberrante come cosa, in un giorno così importante un genitore dovrebbe essere in prima fila a festeggiare e congratularsi con il proprio figlio e mostrare il sostegno e quanto sia fiero di lui. L’amore per un figlio va oltre qualsiasi cosa, ma soprattutto è più importante di una partita di calcio (per quanto questa sia una passione)". Ma dall'altra parte c'è uno schieramento che difende la scelta dell'uomo: "Alla fine scegliere una cosa del genere non è per forza sinonimo di cattiveria ed egoismo, se quel signore è un vero tifoso va compreso, anche le mamme e i papà devono fare cose per loro e non sempre d e solo per il figli" afferma un ascoltatore, mentre un altro arriva persino a suggerire a Marta di rimandare la discussione della tesi. E ancora, su Instagram, alcuni la buttano sull'ironia: "È più facile che lei prenda una seconda laurea piuttosto che n'altra finale da Roma".Visualizza questo post su Instagram