Russia: la figlia fa un disegno contro la guerra in Ucraina, il padre viene incriminato

A scuola Masha Moskaleva rappresenta un'immagine di pace. Ora Aleksej Moskalev rischia fino a tre anni di carcere, lei di finire in orfanotrofio

di BARBARA BERTI -
1 marzo 2023
Il disegno incriminato

Il disegno incriminato

La figlia Masha Moskaleva fa un disegno contro la guerra, il padre Aleksej Moskalev viene incriminato. Accade in Russia dove una giovane studentessa aveva espresso il suo pensiero sull’invasione russa in Ucraina. Tutto inizia nell’aprile 2022 quando durante una lezione d’arte nella scuola n.9 della città di Efremov, nella regione di Tula, l’insegnante invita gli studenti di prima media a disegnare immagini a sostegno delle truppe russe in Ucraina. L’adolescente Masha Moskaleva, però, non segue le direttive della docente e realizza un disegno contro la guerra: una donna con bambino, missili che volavano sopra le loro teste e due bandiere, quella russa e quella ucraina, con la scritta “No alla g....” sulla prima, “Gloria all'Ucraina” sulla seconda. Il pensiero di pace della studentessa segna l’inizio di un calvario giudiziario per lei e per il padre, Aleksej Moskalev, 54 anni, che la cresce da solo da quando la ragazzina aveva tre anni e la madre se ne è andata. Subito dopo il disegno, infatti, il preside della scuola avvisa la polizia. La ragazza viene fatta uscire dalla classe e portata in dipartimento insieme al genitore e al servizio di tutela. Poi gli ufficiali dell’Fsb (Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa) interrogano e picchiano il genitore. Per un po’ di tempo, inoltre, la bambina viene portata in un “istituto sociale”. Nell'aprile 2022 viene redatto un rapporto di polizia contro il padre ai sensi dell'articolo sulle “azioni pubbliche volte a screditare le forze armate della Federazione Russa” per un commento contro la guerra, e alla fine di dicembre l'uomo viene ufficialmente accusato. Dopo le perquisizioni e gli interrogatori presso l'Fsb, Moskalev e sua figlia lasciano Efremov e si trasferiscono in un'altra città nella speranza di lasciarsi tutto alle spalle. Ma così non è. Come fa sapere l’avvocato dell’uomo, Vladimir Bilienko – legale dell’Ong Ovd-info – la polizia si mette alla ricerca di Moskalev.
Aleksej Moskalev, padre della ragazzina che ha fatto un disegno contro la guerra (Foto: Ong Ovd-info)

Aleksej Moskalev, padre della ragazzina che ha fatto un disegno contro la guerra (Foto: Ong Ovd-info)

Nei giorni scorsi l’amaro epilogo perché nonostante la fuga da Efremov, la polizia lo trova, come racconta la volontaria Elena Agafonova dell'organizzazione pubblica "Consiglio popolare regionale di Tula”. La polizia arresta l'uomo davanti alla figlia che viene affidata alla commissione per gli affari minorili: contro il padre è aperto un procedimento penale e rischia fino a tre anni di carcere, la bambina invece rischia di finire in un orfanotrofio. Non è la prima volta che uno studente viene perseguito perché non sostiene la cosiddetta “operazione militare speciale”. Secondo l'ong Ovd-info, nel 2022 sette imputati in procedimenti penali per posizioni pacifiste erano minorenni al momento dell'inizio del processo. A un anno dall’inizio dell’invasione, sempre secondo la Ong, più di 450 persone sono diventate imputate in procedimenti penali solo per aver protestato contro la guerra.