Sono numeri terrificanti quelli relativi alle vittime ad un anno dallo scoppio della guerra che sta devastando l'Ucraina e che Terre des Hommes Italia ha deciso di pubblicare. Sono 1280 i bambini e le bambine uccisi o rimasti feriti, quasi un milione i minori sfollati interni e oltre 3 milioni i rifugiati. Si stima che nel 2023, nel Paese 17,6 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria, di cui il 23% è rappresentato dai più piccoli.
"Nelle crisi umanitarie i bambini sono tra i soggetti più vulnerabili"
Paolo Ferrara, direttore generale della branca italiana di Terre des Hommes, organizzazione presente in 22 Paesi con oltre 140 progetti a favore dei minori , ha messo in evidenza l'importanza di queste iniziative: "Come ci insegna l'esperienza in diversi teatri di guerra - penso alla Siria che in questi giorni sta affrontando la tragedia del terremoto - nelle crisi umanitarie bambini e bambine sono tra i soggetti più vulnerabili, perché più esposti al rischio di violenze, di sfruttamento, di discriminazioni, molto spesso non riescono ad accedere a diritti fondamentali quali la salute, lo studio e il gioco, e sempre sperimentano un trauma indelebile". Non a caso la Fondazione ha messo da subito a disposizione le competenze acquisite in anni di attività nelle emergenze umanitarie per garantire protezione, accesso a medicinali, cure mediche e case sicure in Ucraine, oltre a occuparsi di accoglienza, supporto psicosociale e mediazione culturale in Polonia e Italia per quasi 11mila persone. A partire da ottobre l'organizzazione ha contribuito a ristrutturare 4 edifici residenziali con 450 appartamenti di Irpin, che è stata designata "città eroe" in quanto è stata distrutta per il 76% a causa dell'invasione militare russa.Ma, come detto, l'associazione è presente anche in Italia, con attività di prima accoglienza alla frontiera di Tarvisio e Udine, dove ad oggi ha accolto e assistito 5000 persone e a Milano, nello spazio Indifesa, dove 400 famiglie arrivate nel nostro Paese hanno avuto accesso a servizi di supporto legale e psicologico, distribuzione di cibo e beni di prima necessità, corsi di italiano per adulti e bambini, orientamento lavorativo, accompagnamento e mediazione culturale e attività ludico ricreative per i più piccoli. Ma non finisce qui perché l'organizzazione ha fatto un'ulteriore promessa: quella di continuare ad essere presente con interventi di ricostruzione, con attività di supporto psicosociale e tutela della salute mentale di bambini e ragazzi.Visualizza questo post su Instagram