Russia, politica anti-Putin avvelenata: chi è Elvira Vikhareva

Nel suo sangue un'alta concentrazione di bicromato di potassio, metallo pesante altamente tossico e cancerogeno. "Conosco bene i rischi ma devo restare"

di MARIANNA GRAZI -
25 marzo 2023
Elvira Vikhareva

Elvira Vikhareva

L'anti-Putin di Russia è stata avvelenata con sali di metalli pesanti. A denunciarlo è la stessa oppositrice politica Elvira Vikhareva, 32enne moscovita, secondo quanto riportato dall'emittente indipendente Sota.vision sul suo profilo Telegram, citando i risultati delle analisi mediche di laboratorio della donna. Nel suo sangue è stata trovata una sostanza cancerogena altamente tossica, il bicromato di potassio: all'inizio di dicembre 2022 aveva una concentrazione nel sangue di questo metallo pesante altamente tossico e cancerogeno di 2,3 mg, scesa a 1,6 mg nel febbraio 2023. Una storia che ricorda le vicende del dissidente russo Alexei Navalny, detenuto da due anni e vittima di avvelenamento da Novichok (agente nervino) nell'agosto 2020 mentre era in volo per Mosca, o la ben nota Anna Politkovskaja, giornalista russa attiva sul fronte dei diritti umani, assassinata ad ottobre 2006 a Mosca mentre stava rincasando.

La denuncia

I fatti risalgono quindi a qualche mese fa. Vikhareva ha raccontato a Sota che i primi sintomi dell'avvelenamento sono comparsi a fine novembre: ha accusato dolori allo stomaco, perdita di capelli, palpitazioni cardiache e intorpidimento degli arti. Ma la politica ha anche avuto crisi epilettiche e svenimenti più occasioni. Secondo i commenti dei medici, i sintomi erano compatibili con un avvelenamento prolungato da sali di metalli pesanti. Come fa notare la testata giornalistica, la giovane politica era sparita negli ultimi mesi dai collegamenti video con altri oppositori, e questo potrebbe significare che i segni dell'avvelenamento sono visibili anche sul suo volto.

Chi è Elvira Vikhareva

Originaria di Irkutsk, in Siberia, Vikharev è laureata in giornalismo e ha lavorato per un periodo in tv. Si è avvicinata alla politica in occasione delle proteste contro le frodi elettorali del 2011, avviando poi una dura battaglia contro il presidente Putin negli anni a seguire. Nel 2021, Vikhareva si è candidata per un seggio della Duma di Stato russa nel nord-est di Mosca. Secondo i risultati del voto elettronico, ha perso contro il presentatore televisivo e candidato di Russia Unita Timofey Bazhenov. Nel 2022 intendeva invece candidarsi alle elezioni comunali nel distretto Maryina Roshcha di Mosca, ma un tribunale le ha impedito di farlo, adducendo irregolarità nei suoi documenti di registrazione.

Elvira Vikhareva (Instagram)

Negli ultimi mesi prima dell'avvelenamento è stata attiva come blogger e partecipava alle trasmissioni dei media. Dalla fine di gennaio 2023, le condizioni della Vikhareva sono peggiorate, spingendola a sottoporsi a controlli medici, gli stessi dottori a cui si è rivolta senza sosta, pagando mesi di soldi risparmiati in parcelle, senza ottenere alcun risultato. Sul suo canale Telegram ha scritto un mese fa che stava esaurendo "tutte le energie e le risorse fisiche possibili", raccontando di aver iniziato ad ammalarsi nel novembre 2022, attribuendo inizialmente la malattia a sintomi psicosomatici e allo stakanovismo. In un'intervista a Le Monde, qualche mese fa, ha dichiarato di conoscere bene i rischi a cui andava incontro con la sua attività, "dalla prigione al veleno", ma di sentire di avere la responsabilità morale di restare. Questo però non le dà il diritto, ha aggiunto, di giudicare i politici russi di opposizione che se ne vanno temendo per la propria vita. Per lei, però è diverso. E servono sempre più donne e uomini, come lei che squarcino con coraggio il velo di omertà, intoccabilità e di paura che circonda il presidente Vladimir Putin, per rompere una volta per tutte le catene di una dittatura che sta portando non solo la Russia ma anche il mondo verso circostanze disastrose e senza ritorno.