L'anti-Putin di Russia è stata avvelenata con sali di metalli pesanti. A denunciarlo è la stessa oppositrice politica Elvira Vikhareva, 32enne moscovita, secondo quanto riportato dall'emittente indipendente Sota.vision sul suo profilo Telegram, citando i risultati delle analisi mediche di laboratorio della donna. Nel suo sangue è stata trovata una sostanza cancerogena altamente tossica, il bicromato di potassio: all'inizio di dicembre 2022 aveva una concentrazione nel sangue di questo metallo pesante altamente tossico e cancerogeno di 2,3 mg, scesa a 1,6 mg nel febbraio 2023. Una storia che ricorda le vicende del dissidente russo Alexei Navalny, detenuto da due anni e vittima di avvelenamento da Novichok (agente nervino) nell'agosto 2020 mentre era in volo per Mosca, o la ben nota Anna Politkovskaja, giornalista russa attiva sul fronte dei diritti umani, assassinata ad ottobre 2006 a Mosca mentre stava rincasando.
La denuncia
I fatti risalgono quindi a qualche mese fa. Vikhareva ha raccontato a Sota che i primi sintomi dell'avvelenamento sono comparsi a fine novembre: ha accusato dolori allo stomaco, perdita di capelli, palpitazioni cardiache e intorpidimento degli arti. Ma la politica ha anche avuto crisi epilettiche e svenimenti più occasioni. Secondo i commenti dei medici, i sintomi erano compatibili con un avvelenamento prolungato da sali di metalli pesanti. Come fa notare la testata giornalistica, la giovane politica era sparita negli ultimi mesi dai collegamenti video con altri oppositori, e questo potrebbe significare che i segni dell'avvelenamento sono visibili anche sul suo volto.Visualizza questo post su Instagram