Sarah McBride, senatrice dello Stato del Delaware, ha conquistato il seggio del suo Stato alla Camera degli Stati Uniti, diventando così la prima persona apertamente transgender ad essere eletta al Congresso.
Oltre alla scelta del prossimo presidente americano, che sappiamo essere ricaduta sul candidato repubblicano Donald Trump, alle elezioni americane del 5 novembre si votava anche per il rinnovo dei membri della Camera bassa, e di un terzo dei senatori. Il seggio del Delaware, in particolare, è stato lasciato libero quando la deputata uscente Lisa Blunt Rochester ha scelto di tentare la corsa al Senato. Questa, tra l’altro, è diventata la prima donna afroamericana eletta nella Camera Alta degli Stati Uniti.
La prima donna trans al Congresso
Nonostante la candidatura in uno Stato tradizionalmente democratico, McBride ha puntato molto sul suo lavoro per l'introduzione del congedo familiare e sanitario retribuito nello Stato, in cui è stata appoggiata da una coalizione bipartisan. Ha anche sottolineato il sostegno dei sindacati e il lavoro svolto per aumentare il salario minimo statale. La sua è stata una candidatura (prima che un’elezione) storica su cui però McBride non si è voluta soffermare troppo, sottolineando invece l’importanza di un tema più generale: tutti meritano un membro del Congresso che rispetti loro e le loro famiglie.
Ex portavoce dell’associazione per i diritti Lgbtq+ Human Rights Campaign, un gruppo per i diritti LGBTQ, la neo eletta deputata però condiviso la sua storia pubblicamente in campagna elettorale. Nel 2012, quando era all'ultimo anno e presidente del corpo studentesco dell'American University, è diventata nota a livello nazionale quando ha annunciato, in un articolo pubblicato sul giornale dell’ateneo, di essere una persona transgender. All'epoca McBride raccontò i timori e la paura che la sua identità di genere non fosse compatibile con i suoi obiettivi politici. “Ora so che i miei sogni e la mia identità si escludono a vicenda solo se non ci provo”, scrisse in seguito sui suoi social.
Quattro anni dopo, McBride è diventata la prima donna trans a parlare a un congresso nazionale di partito, nello specifico alla Convention nazionale democratica del 2016. Nel 2020 è diventata quindi la prima eletta in un Senato statale, quando ha conquistato il seggio del nord Delaware.
L’alleanza con Biden
La neo deputata al Congresso Usa è una poi una stretta alleata del presidente Joe Biden e a lei va il merito di aver contribuito a formare la visione di quest’ultimo sulle questioni LGBTQ. La donna era infatti entrata nell’orbita del presidente giànel 2006, quando ha lavorato per la campagna del defunto Beau Biden come procuratore generale: quest’ultimo era un forte sostenitore della legge sulla tutela delle persone transgender del 2013 che Sarah McBride ha sostenuto in Delaware.
Lo stesso Joe Biden ha scritto la prefazione al libro autobiografico “Tomorrow Will Be Different”, che la politica ha pubblicato nel 2018. Il testo racconta le sue esperienze di me attivista per i diritti trans e la sua storia personale, compreso l'incontro con il defunto marito Andrew Cray, conosciuto nel 2012 ad un Pride organizzato dalla Casa Bianca. Cray, anche lui transgender e attivista, è morto di cancro nel 2014, pochi giorni dopo il matrimonio.