Scozia, bambino si sente un lupo e la scuola lo asseconda

Sarebbe il primo caso di “disforia di specie” in Scozia, portato alla luce dal Daily Mail sta già facendo discutere. Eppure il neuropsicologo intervistato dal quotidiano nega l’evidenza scientifica di una simile condizione

20 settembre 2024
Bambino si sente lupo in Scozia

Balbino si identifica in un lupo in Scozia (foto di repertorio)

Un bambino delle scuole medie, in Scozia, si sente un lupo. Si, avete capito bene. A riportare la notizia, che promette di accendere un gran dibattito di questi tempi, è il Daily Mail. Secondo cui l’alunno soffrirebbe di “disforia di specie” e si identificherebbe non in un umanoide, bensì in un animale. In questo caso, un lupo.

Tuttavia, secondo il neuropsicologo clinico Tommy MacKay interpellato dallo stesso quotidiano britannico, “non esiste una condizione scientifica come la ‘disforia di specie”. Questa situazione, quindi, andrebbe ricondotta per lo specialista al periodo storico che stiamo vivendo: “Non è sorprendente – continua nell’articolo del Mail – che ciò avvenga in un'epoca in cui molte persone vogliono identificarsi in qualcosa di diverso da quello che sono”. Quello che per il neuropsicologo sarebbe sorprendente, invece, è che la scuola riconosca al ragazzino la sua identità animale. “Ora abbiamo un consiglio che sembra accettare a scatola chiusa il fatto che un bambino si identifichi come un lupo – riporta il quotidiano – invece di dirgli di uscirne fuori e di prendere coscienza di sè stesso, che sarebbe l'approccio di buon senso”.

Si tratterebbe del primo caso in Scozia, di fronte al quale non esisterebbero per questo motivo delle linee guida di azione da parte del sistema scuola. Ad ogni modo il consiglio scolastico, stando a quanto si legge nell’articolo, avrebbe messo a disposizione del ragazzo un supporto personale e più specifico tramite la figura di un operatore del benessere, che offrirà consulenza e aiuto nell’apprendimento.

Una scelta sulla scia di quelle che sono le linee guida del governo scozzese denominate GIRFEC (Getting it right for every child), che spingono a supportare gli alunni indipendentemente dagli ostacoli o dalle sfide che devono affrontare. All’interno viene menzionato un diagramma, la cosiddetta “ruota del benessere”, che sottolinea l’importanza di aiutare i bambini a “superare le disuguaglianze” e di assicurare che vengano ascoltati nelle “decisioni che riguardano la loro vita, con adeguato supporto dove opportuno”.