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"Il Capitano" di Fernando Botero e un carabiniere
Non è solo una questione di peso. L’attaccamento al proprio Paese e alla divisa dipende da ben altro. Lo dimostra la sentenza del Consiglio di Stato che “assolve“ dal reatro di “troppa ciccia“ di un ragazzo (all'epoca 19enne) di Palermo. L’obesità non rappresenta un ostacolo insormontabile per arruolarsi nell’Arma dei cCrabinieri, ha stabilito il Consiglio di Stato, che ha dato ragione al giovane siciliano che ha vinto anche al Consiglio di Stato la propria battaglia per diventare militare, riuscendo a far passare dei principi non considerati dal Comando generale. Una battaglia lunga tre anni: il ragazzo ha avuto la meglio in primo e in secondo grado è il Comando Generale dell’Arma è stato condannato a pagare le spese processuali
La storia
Il protagonista di questa storia, A.G. (ora 21enne), è residente a Ficarazzi (Palermo): è stato riammesso perché gli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza hanno dimostrato che era stato commesso un errore sui parametri di valutazione. Il giovane, per quanto robusto, non è obeso: è infatti alto 1,93 e il suo peso, in base a nuovi parametri di valutazione, rientra nella norma e consente l’ammissione. Sia il Tar del Lazio sia, adesso, il Consiglio di Stato hanno stabilito che il rapporto tra peso e altezza conta. Peraltro, dopo il primo no della commissione medica del ministero della Difesa, era stato fatto un altro accertamento da una commissione sanitaria del ministero dell’Interno, in particolare il test bio-impedenziometrico: e a conclusione di questa verifica la commissione sanitaria aveva ritenuto il giovane compatibile con l’arruolamento. Il test specialistico consente di capire se una persona sia o meno obesa: permette, infatti, di conoscere di quanta acqua, massa magra e massa grassa, sia composto il corpo, lo stato di idratazione, disidratazione o ritenzione idrica e lo stato nutrizionale. Il candidato carabiniere così non era stato ritenuto obeso: prima il Tar Lazio e ora l’organo di appello hanno dato ragione ai suoi legali. Evidente “il travisamento dei fatti”, anche perché la giurisprudenza consente, sulle “valutazioni effettuate in sede di accertamento dei requisiti psico-fisici - tipica manifestazione di discrezionalità tecnica amministrativa - ... il sindacato giurisdizionale, laddove siano in esse ravvisabili ipotesi di eccesso di potere per travisamento dei fatti e illogicità”. Il Consiglio di Stato adesso, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e Piazza, ha rigettato la tesi della “infungibilità temporale” degli accertamenti fisici effettuati in sede concorsuale e insussistente la lamentata violazione della par condicio competitorum.La motivazione
"Tutto ruota attorno all’indice di massa corporea, dato che correlaziona il peso con l’altezza: viene calcolato dividendo il peso corporeo (kg) per la statura (metri) al quadrato. Secondo quanto stabilito dal concorso il rapporto tra peso e altezza non doveva superare il valore di 30 – dice l’avvocato Rubino –. Durante le visite peso e altezza erano sbagliati. Secondo quanto accertato dalla commissione il giovane pesava 113,2 chili ed è alto 193,5. Con questi dati l’indice di massa corporea era 30,2 e superava il limite previsto dal concorso. Nel corso delle verifiche mediche è stato accertato che il giovane pesa 112 chili ed è alto 196 centimetri: l’indice di massa corporea a questo punto è di 29,2 al di sotto di quanto richiesto dal bando del concorso".
Carabinieri: informazioni sul bando di concorso possono essere reperite sul sito istituzionale www.carabinieri.it e in tutte le Stazioni dell’Arma