Sgarbi interroga la maestra sospesa: “Colpevole di insegnare i valori della nostra civiltà“

Il Sottosegretario ha incontrato a Orosei Marisa Francescangeli, punita dall’Ufficio scolastico regionale per aver fatto recitare preghiere ai suoi alunni, e chiede l'ispezione ministeriale

di LETIZIA CINI -
10 aprile 2023
Vittorio Sgarbi incontra la maestra Marisa Francescangeli

Vittorio Sgarbi incontra la maestra Marisa Francescangeli

Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi oggi pomeriggio, lunedì dell'Angelo, ha incontrato a Orosei (Oristano) la maestra Marisa Francescangeli sospesa dall’Ufficio scolastico regionale per aver fatto recitare le preghiere ai suoi alunni. “L’ho interrogata- racconta Vittorio Sgarbi- e ho scoperto che era assolutamente colpevole di quello che ha fatto: insegnare gli stessi valori su cui si fonda la nostra civiltà. Nessuna esaltazione e nessun fanatismo. Semplice, efficace, determinata. L’abuso è soltanto di chi ha stabilito sanzioni con accuse senza fondamento. Ogni contrapposizione tra laicismo e religione è contraddetto da Benedetto Croce cui l’insegnante si è ispirata: ‘non possiamo non dirci cristiani’. Che è questione culturale prima che religiosa. Quanto al rosario nessuno dimentica che l’ha introdotto in politica Matteo Salvini”. “Il lungo ‘interrogatorio’ - rivela Sgarbi - è stato trasmesso al ministro Valditara che ha evidentemente fin qui conosciuto soltanto una relazione parziale che non restituisce la personalità della Maestra Marisa Francescangeli. Credo sarebbe necessaria una ispezione ministeriale”.

La maestra punita per la pregheria in classe in Sardegna

Nel montaggio fotografico, da sinistra: la maestra Marisa Francescangeli, il preside Ludovico Arte e la maestra Morgana Di Ascenzo

Nel montaggio fotografico, da sinistra: la maestra Marisa Francescangeli e, a seguire, il preside Ludovico Arte e la maestra Morgana Di Ascenzo (altri due insegnanti recentemente criticati per le loro scelte professionali)

La polemiche sulla maestra sospesa da scuola a Oristano è stata innescata dal fatto che nel 2022 l'insegnante abbia fatto realizzare agli alunni un piccolo rosario con dieci perline a forma di braccialetto ed aver recitato insieme ai piccoli due preghiere: un’Ave Maria e un Padre Nostro. La protagonista dell’episodio è Marisa Francescangeli, 58 anni, una maestra che insegna nella scuola primaria di San Vero Milis, in provincia di Oristano, dove segue tre diverse classi: una quarta e due terze. Il fatto è avvenuto proprio in una di queste terze, l’ultimo giorno di scuola prima delle festività natalizie del 2022. Un curriculum di prestigio, macchiato ora da un provvedimento del dirigente scolastico e dell’ufficio scolastico provinciale, dopo che due genitori si erano lamentati con la scuola per il braccialetto-rosario e le preghiere recitate in classe prima di Natale: venti giorni di stop dal 27 marzo sino al 15 aprile e una riduzione dello stipendio. Una vicenda che finirà di fronte ad un’aula di tribunale.

L’insegnante: “Un’ingiustizia“

Alle domande dei giornalisti in merito alla vicenda, Marisa Francescangeli ha risposto sostenendo che due mamme “non hanno gradito la preghiera in classe“. “È andata così - il suo racconto - . Insegno in quella terza. Il 22 dicembre un collega si è assentato e ho dovuto sostituirlo per un’ora. Poco prima con i bambini della quarta avevamo costruito un braccialetto, un piccolo rosario con le perline. Avevo altre perline, le ho tirate fuori“. Secondo l’insegnante gli alunni “erano tutti contenti. Prima di uscire abbiamo recitato il Pater e l’Ave Maria. Con il braccialetto non penso di aver fatto niente di demoniaco“.

La polemica, le scuse e la sospensione

Mentre le due mamme hanno subito mostrato irritazione: “Rientrata dalle vacanze il dirigente scolastico mi ha riferito delle proteste: ’Dovrà scusarsi’. Ho risposto che se erano dispiaciute, mi sarei scusata. E l’ho fatto“. La sospensione è arrivata ugualmente. “Mi è arrivata tre mesi dopo. Credo di non averla meritata e ora sono sommersa da solidarietà, anche delle altre mamme delle mie classi“. Ed è di oggi, l’assoluzione del Sottosegretario Vittorio Sgarbi. Amen.