Qualche giorno fa l'annuncio della proposta rivoluzionaria. Oggi arriva invece il primo via libera, da parte del Consiglio dei ministri in Spagna, al progetto di legge sui diritti “sessuali e riproduttivi” delle donne, che include, tra le altre cose, anche i congedi mestruali retribuiti. A darne notizia è la ministra delle Pari Opportunità, Irene Montero, che in una conferenza stampa al termine di alcuni giorni di dibattito afferma: "È finito il tempo di andare a lavoro imbottite di pillole e dover nascondere che nei giorni del ciclo patiamo un dolore che ci impedisce di lavorare. Siamo il primo Paese d’Europa a regolamentare permessi speciali temporanei per mestruazioni dolorose pagati interamente dallo Stato". Anche il premier Pedro Sánchez ha voluto esprimere la sua soddisfazione per questo primo sì alla proposta:
"Approviamo in #CMin la #LeySaludSexual che amplia i diritti sessuali e mestruali delle donne, garantisce l'aborto in condizioni di parità e ne tutela i diritti nella sfera riproduttiva. Avanziamo nel femminismo. Le donne dovrebbero poter decidere liberamente della propria vita", scrive il presidente su Twitter.Aprobamos en #CMin la #LeySaludSexual que amplía los derechos sexuales y menstruales de las mujeres, garantiza el aborto en igualdad de condiciones y protege sus derechos en el ámbito reproductivo. Avanzamos en feminismo. Las mujeres deben poder decidir libremente sobre sus vidas pic.twitter.com/Olu0qQYzUm
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) May 17, 2022