
Corteo di solidarietà per la vittima a Palermo
Stupro di gruppo a Palermo, nessuna traccia di pentimento. Anzi. Fra i responsabili della violenza sessuale ai danni di una 19enne, alcuni avevano anche pensato di punire la vittima per farle rimangiare la denuncia di stupro. L'orrore si aggiunge all'orrore leggendo l’ordinanza del Gip di Palermo che ha portato all’arresto di sette giovani - Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Cristian Barone, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao e hanno tra i 18 e i 22 anni (sul web circolano anche le loro foto che abbiamo scelto di non pubblicare, ndr) - per l'aggressione avvenuta la notte del 7 luglio scorso in un cantiere abbandonato sulla costa del capoluogo siciliano.

Il cantiere abbandonato dove è avvenuta la violenza sessuale (foto Ansa)
La spedizione punitiva
L’idea di una spedizione punitiva era venuta a 2 dei 4 assalitori finiti in manette soltanto ieri, dopo che altri tre complici erano stati arrestati il 3 agosto. I carabinieri, proprio in questa data, hanno intercettato due degli indagati, fino ad allora a piede libero, Samuele La Grassa ed Elio Arnao, che secondo il giudice coltivavano "una volontà punitiva" nei confronti della persona offesa. Una volontà che si somma alle minacce fatte arrivare alla ragazza affinché non rivelasse quanto accaduto quella notte di luglio al Foro Italico. I due, convocati in caserma, discutono del rischio che Angelo Flores, il ragazzo che filmò lo stupro, avesse fatto i loro nomi. Su Whatsapp La Grassa scrive: "Ti giuro, stasera mi giro tutta la via Libertà e mi porto la denuncia nella borsetta... gli dico guarda che cosa mi hai fatto e poi gli do una testata nel naso", riporta nel messaggio. Lunedì 21 agosto in tribunale a Palermo ci saranno gli interrogatori dei 7 arrestati, tutti accusati di violenza di gruppo.L'aggressione
Dopo avere fatto ubriacare la giovane durante una serata trascorsa nei locali della movida, nel mercato storico della Vucciria, l’avrebbero trascinata a forza in una zona isolata, dove l’hanno violentata. Tra di loro anche un ragazzo che fino a un mese fa era ancora minorenne. Dopo lo stupro, il branco ha abbandonato la vittima per strada, prima di andare a mangiare in una rosticceria sul lungomare.
L'articolo 609 ter del codice penale stabilisce che sia un'aggravante della violenza sessuale quando questa è commessa "con l’uso di sostanze alcoliche"
Stupro di gruppo, le reazioni
Intanto, oltre alla Regione siciliana, che ieri attraverso il governatore Renato Schifani aveva annunciato la costituzione di parte civile al processo, oggi anche il vicesindaco Carolina Varchi ha spiegato che il Comune di Palermo farà la stessa cosa. Il presidente della Regione è tornato sulla vicenda, spiegando che nonostante sia un garantista - "la mia posizione liberale è nota agli italiani" "In presenza di reati di allarme sociale in cui la prova è acquisita in modo inoppugnabile, sia sotto il profilo documentale sia sotto quello delle intercettazioni delle conversazioni tra questi ragazzi prima di essere ascoltati dalla forze dell’ordine, occorrerebbe allungare o raddoppiare i termini della carcerazione preventiva", sottolinea. Lo dico assumendomi la piena responsabilità. Così si impedirebbe che con la scadenza dei termini possano essere presto rimessi fuori e magari ripetere così efferati comportamenti".Castrazione chimica
L'efferatezza dell'episodio ha colpito profondamente gli inquirenti e la comunità, tanto che la Lega Sicilia ha lanciato una raccolta firme: "Castrazione chimica per stupratori e pedofili: firma anche tu". Inizia così la petizione diffusa sui social da Annalisa Tardino, eurodeputata e coordinatrice regionale in Sicilia.
Le chat choc: "Voleva farsi tutti, alla fine gli abbiamo fatto passare il capriccio"