Trump oscura il sito per i diritti riproduttivi. A rischio la salute di milioni di americani

Con uno degli ordini esecutivi firmati nella serata inaugurale del suo secondo mandato il presidente degli Stati Uniti ha ritirato anche il Paese dall’Organizzazione mondiale della sanità

di Redazione Luce!
21 gennaio 2025

Giorno due dell’era Trump 2.0: cosa succede? Dopo la cerimonia di giuramento, nel tardo pomeriggio italiano di lunedì 20 gennaio, mezzogiorno a Washington, da questa mattina il nuovo corso della politica americana prende ufficialmente avvio. E con esso diventano effettivi gli ordini esecutivi, oltre 100, firmati dal presidente nella giornata inaugurale del secondo mandato alla guida degli Stati Uniti. 

Oms: “Rammarico per il ritiro degli Stati Uniti”

E, dicevamo, stamani ad esempio l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha sottolineato in una nota il rammarico per “la decisione di Donald Trump di firmare un decreto di ritiro degli Stati Uniti dall'organizzazione. L'OMS svolge un ruolo cruciale nella protezione della salute e della sicurezza delle persone in tutto il mondo, compresi gli americani”, ha affermato l'organizzazione, ricordando il ruolo degli Stati Uniti nelle azioni dell'agenzia delle Nazioni Unite dal 1948. 

La decisione di Trump è legata, a suo dire, alla richiesta di “pagamenti ingiustamente onerosi dagli Stati Uniti, di gran lunga sproporzionati rispetto ai pagamenti fissi di altri Paesi. La Cina, con 1,4 miliardi di persone, ha il 300 per cento della popolazione degli Stati Uniti, ma contribuisce quasi il 90% in meno all'Oms”.

Ma dall’Oms sottolineano invece che “Insieme abbiamo debellato il vaiolo e insieme abbiamo portato la poliomielite sull'orlo dell'eradicazione. Le istituzioni americane hanno contribuito alle azioni dell'OMS e hanno beneficiato della loro adesione”, precisa il comunicato stampa, assicurando che “questo lavoro continua”. “Ci auguriamo che gli Stati Uniti ribaltino la propria decisione e non vediamo l'ora di impegnarci in un dialogo costruttivo per mantenere la partnership tra Stati Uniti e OMS, a beneficio della salute e del benessere di milioni di persone in tutto il mondo”, scrive l'agenzia Onu.

Oscurato il sito governativo sui diritti riproduttivi

Su un altro fronte della "nuova era" Trump, ovvero quello del contrasto alla cultura transgender, va segnalato che già oggi, nel secondo giorno del Tycoon alla Casa Bianca, il sito governativo reproductiverights.gov, dedicato ai diritti sessuali e riproduttivi, non è più accessibile.

Questo sito, lanciato nel 2022 dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti come parte di una campagna di sensibilizzazione pubblica, forniva informazioni sull'accesso all'aborto e all'assistenza sanitaria riproduttiva, nonché una scheda informativa destinata ai pazienti sui loro diritti. Ancora ieri, il sito presentava in prima pagina informazioni sul lavoro del Centro per i diritti riproduttivi, che offriva in particolare il monitoraggio delle nomine dell'amministrazione Trump che potrebbero avere un impatto diretto sull'accesso all'aborto, alla pillola contraccettiva, alla fecondazione in vitro o anche l'assistenza materna negli Stati Uniti.