Uganda, varata la dura legge contro l'omosessualità

Prevista anche la pena di morte. Dagli Usa all'Europa, tutti chiedono il ritiro della norma. Amnesty: "Grave attacco ai diritti umani"

di BARBARA BERTI
30 maggio 2023
L’Uganda vara la dura legge contro l'omosessualità che contiene la pena di morte. Insorge l’Europa, gli Usa valutano minacciano ripercussioni economiche e Amnesty tuona: “Grave attacco ai diritti umani”. Dopo un primo rinvio e il ritorno in Parlamento, il presidente Yoweri Museveni ha firmato la legge con nuove misure draconiane contro l'omosessualità, descritte come tra le più dure al mondo.
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L’Uganda ha varato la legge anti gay, Amnesty tuona: “Grave attacco ai diritti umani”

Annunciando il nuovo provvedimento, Asuman Basalirwa, il deputato che l'ha promossa, ha mostrato l'atto del Parlamento ratificato, che è stato definito “Legge contro l'omosessualità 2023”. Il promotore ha dichiarato: “Se si compie un atto sessuale con una persona dello stesso sesso, si commette il reato di omosessualità. E qual è la pena? Il carcere a vita”. “Quando si compiono atti di omosessualità con la forza, la costrizione o l'indebito condizionamento, allora la legge la definisce omosessualità aggravata. E qual è la punizione? La pena massima è la morte” ha aggiunto.
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Dopo un primo rinvio e il ritorno in Parlamento, il presidente Yoweri Museveni ha firmato la legge anti gay

Il reato di omosessualità aggravata

Il testo della norma, approdato in Parlamento nel mese di marzo scorso, era stato approvato quasi all'unanimità il 2 maggio con leggere modifiche che però non avevano riguardato la pena di morte inflitta in caso “omosessualità aggravata”. Il riferimento, anche se la pena capitale non è applicata nel Paese da anni, è ai rapporti sessuali gay, fra l'altro, con minori di 18 anni e disabili o quando uno dei due partner è positivo all'Hiv o sotto minaccia.
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Il presidente Yoweri Museveni ha firmato la legge anti gay (Instagram)

Il reato di “tentata omosessualità aggravata” viene invece sanzionato con la detenzione fino a 14 anni. In base alla nuova norma chiunque - individuo o organizzazione - “promuova consapevolmente l'omosessualità” è passibile di una pena detentiva fino a 20 anni. Già a marzo la legge era stata stata descritta come “un testo discriminatorio, probabilmente il peggiore del suo genere al mondo”, dal capo dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Unhchr), Volker Türk, che adesso ha rinnovato la propria condanna.
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Il mondo queer protesta contro l'approvazione della legge (Instagram)

Dagli Usa all’Europa: tutti chiedono la revoca

Contro tale legge è insorta la comunità internazionale con l'Unione europea che ha deplorato la decisione del presidente Museveni. “La legge introduce pene severe, tra cui la pena di morte, a cui l'Ue si oppone in ogni circostanza” ed “è contraria al diritto internazionale dei diritti umani e agli obblighi assunti dall'Uganda ai sensi della Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli”, ha tuonato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell. La nuova e durissima legge, per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “è una tragica violazione dei diritti umani universali”. Biden ha chiesto, poi, ai servizi della Casa bianca di valutare le ripercussioni della legge “su tutti gli aspetti della cooperazione” fra Usa e il Paese africano.
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Il Parlamento del Paese africano

Anche altri partner internazionali hanno velatamente minacciato che ci potranno essere ripercussioni economiche. Ma per il governo del Paese africano non pare essere un problema. “Il mondo arabo, andremo in Arabia Saudita, in Kuwait, andremo in Qatar, andremo negli Emirati Arabi Uniti, e il deficit che sarà causato da questi tagli potrà essere facilmente sostituito” ha assicurato Asuman Basalirwa, il deputato che ha promosso tale legge.
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Il testo della norma, approdato in Parlamento in marzo era stato approvato quasi all'unanimità il 2 maggio con leggere modifiche che però non avevano riguardato la pena di morte (Ansa)

Amnesty: “Grave attacco ai diritti umani”

Per Amnesty International è “un giorno terribilmente buio per i diritti delle persone Lgbtqia+ e per l'intero Paese”. Per l’Organizzazione non governativa, “la firma di questa legge profondamente repressiva è un grave attacco ai diritti umani e alla Costituzione dell'Uganda”. Ma anche “agli accordi regionali e internazionali per i diritti umani ai quali il Paese aderisce”. “Questa legge non farà altro che legalizzare la discriminazione, l'odio e i pregiudizi contro gli ugandesi Lgbtqia+ e i loro sostenitori” ha dichiarato Flavia Mwangovya, direttore regionale aggiunto di Amnesty International. “È inaccettabile che rischino di perdere la vita, la privacy, la libertà di espressione e la possibilità di vivere liberi dalla discriminazione” ha aggiunto Mwangovya.
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La nuova e durissima legge, per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “è una tragica violazione dei diritti umani universali”

In attesa della sua entrata in vigore, Amnesty International invita la comunità internazionale a fare pressioni immediate sul governo ugandese per tutelare i diritti delle persone Lgbtqia+ nel Paese. “Sosteniamo pienamente le comunità Lgbtqia+ ugandesi e tutti coloro che sono colpiti da questa legge orrenda, esprimendo loro la nostra solidarietà” ha aggiunto Mwangovya.
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L'Uganda è nota per la sua intolleranza verso i gay (Isaac Kasamani)

L’opposizione assente

Nonostante le critiche e le minacce di sanzioni che arrivano dall’Europa e dagli Usa, la legge sembra avere di un ampio sostegno popolare in Uganda. O, meglio. Nonostante le proteste del mondo queer, c'è stata poca opposizione nel Paese dove l'omofobia è diffusa come nel resto dell'Africa orientale e Museveni governa con il pugno di ferro dal 1986. E, infatti, la speaker del Parlamento di Kampala, Anita Annet Among, ha salutato la norma come un successo. “Abbiamo risposto alle grida del nostro popolo, alla sua preoccupazione. Abbiamo legiferato per proteggere la 'santità' della famiglia” ha scritto su Twitter.