Dopo cinque anni, lo spettacolo di Victoria’s Secret ritorna in scena all’insegna della body positvity, facendo sfilare anche nuove modelle dalla corporatura curvy accanto ai volti noti di ieri e di oggi, da Gigi Hadid a Vittoria Ceretti, da Eva Herzigova a Carla Bruni, da Irina Shayk a Kate Moss.
Lo show era stato oggetto, negli ultimi tempi, di forti critiche riguardanti proprio le protagoniste in passerella: le polemiche riguardavano in particolare il fatto che venissero mostrati corpi “troppo perfetti” e la la promozione di una fisicità “pericolosa”, che poteva potenzialmente spingere verso standard di magrezza malata, legati a anoressia e disturbi alimentari.
C’era stato poi anche il rifiuto di far sfilare donne trans e lo show era stato quindi cancellato nel 2019. In seguito, Victoria’s Secret ha avviato una serie di cambiamenti per rendere il brand più inclusivo: come nel 2021 quando ha sostituito il nome “Angeli” con “VS Collective” e ha incluso donne che non fossero solo modelle ma anche personaggi del mondo dello sport, attrici e giornaliste.
Il ritorno alle scene a New York è stato quindi atteso con un hype particolare e non sembra aver deluso le aspettative. Una serata evento che ha visto sfilare in lingerie volti già noti del mondo dello spettacolo, come Tyra Banks e Adriana Lima, che si è presa la sua personale rivincita dopo le pesanti critiche ricevute a causa del cambiamento che il suo corpo ha avuto quando ha dato alla luce il terzo figlio. Ma ci sono stati anche nuovi arrivi, come Alex Consani e Valentina Sampaio, le prime modelle trans, e le due modelle curvy Ashley Graham e Paloma Elsesser.
La sfilata quindi ha cambiato volto, mettendo al centro la varietà dei corpi esistenti e il comfort. Il focus del marchio adesso non è più la fantasia irraggiungibile che offriva inizialmente ma è sui prodotti: la lingerie sexy che si vede indossata durante la sfilata sarà acquistabile in negozio con un range di taglie più ampio del passato; in più verrà tenuta in considerazione la comodità e l’indossabilità dei capi, oltre alla loro estetica.