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Home » Attualità » Women on Board, già 198 le professioniste iscritte al progetto per le “manager in rosa”

Women on Board, già 198 le professioniste iscritte al progetto per le “manager in rosa”

Un percorso in cinque incontri che vuole garantire l'accesso in posizioni di responsabilità alle donne e favorire l'occupazione femminile

Camilla Prato
5 Settembre 2022
Women on board
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Prenderà il via il prossimo 20 settembre, con il primo di cinque appuntamenti, “Women on Board“, un progetto che si rivolge alle donne del territorio, per creare un confronto costruttivo sulle informazioni necessarie e sull’accesso in posizioni di responsabilità in aziende o società pubbliche e private, in modo da ridurre il divario di genere nei consigli di amministrazione. Tra gli effetti positivi di iniziative come questa c’è anche una spinta all’occupazione femminile, mai come in questo periodo sotto esame per le numerose criticità nel nostro Paese.

Il programma di Women on Board

donne cda
Attraverso il percorso formativo di Women On Board le professioniste saranno titolate e competenti come consigliere nei cda di società quotate

Sono già 198 le professioniste che si sono iscritte all’iniziativa, promossa da Manageritalia ER Manager 3D, Minerva Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e Manageritalia ER Manager 3D; il progetto è previsto anche nel Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana di Bologna. Si tratta, in concreto, di un percorso formativo di 5 incontri (20 e 27 settembre, 11 ottobre, 8 e 22 novembre) ognuno di 3 ore online, in cui le partecipanti saranno avranno l’occasione di formarsi con professionisti del settore giuridico, occupazionale, economico e altri. La consegna degli attestati di partecipazione è prevista invece per il 10 dicembre.  Totalmente gratuito (occorre esser iscritti ad una delle Associazioni che lo promuovono), permetterà però alle donne che vi prenderanno parte di essere titolate e competenti per accedere a ruoli di consigliere nei consigli d’amministrazione di società pubbliche e private quotate in borsa.

Promuovere la presenza di manager donne

“Cosa non scontata e di cui si sentiva il bisogno – spiega Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia Romagna –. In Europa infatti le donne sono il 60% dei laureati in economia ma, all’interno delle aziende e dei loro board i ruoli di responsabilità vengono affidati prevalentemente agli uomini. In Italia la presenza femminile nei Cda è ancora più scarsa – evidenzia –. Per questo abbiamo realizzato con entusiasmo il progetto con la città Metropolitana, con il Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, la Fondazione Hub del Territorio ER e AIDP ER, per anticipare gli effetti della direttiva che la Commissione Europea è in procinto di emanare in tutti i paesi UE. Obiettivo è far sì che, entro il 2026, le manager donne ricoprano il 33% di incarichi esecutivi nelle aziende europee, a Bologna siamo già partiti”.

donne manager
Women On Board si sviluppa come una rete di enti, associazioni e persone per far sì che l’obiettivo del 33% di manager donne in incarichi esecutivi venga realizzato entro il 2026

“Una rete di associazioni, enti e persone – ha aggiunto Sara Cirone, coordinatrice Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e presidente della Fondazione Hub del Territorio ER – sta lavorando insieme per il goal 5 dell’Agenda Onu2030, per uno sviluppo sostenibile dei territori italiani, questo è il primo e più importante esempio di un nuovo sistema in cui le manager possano trovare il giusto spazio e i territori una buona qualità di vita”.

La presentazione e come iscriversi

Il progetto “Women on Board” è stato presentato lo scorso 4 luglio alla presenza di esponenti delle istituzioni e della managerialità locale di Bologna: Simona Lembi (Responsabile del Piano per l’uguaglianza di genere della Città metropolitana), Rosa Grimaldi (Delegata del Sindaco di Bologna alla Promozione economica e componente del CDA di Fiera Bologna), Sara Cirone (Coordinatrice Gruppo Minerva Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e Presidente della Fondazione Hub del Territorio ER ), Massimiliano Nucci (Gruppo Diversity e Inclusion di AIDP ER) e Cristina Mezzanotte (Presidente Manageritalia Emilia-Romagna). Sono queste figure che, in collaborazione, si impegneranno per la riuscita del progetto, mettendo le loro competenze al servizio della formazione delle future consigliere d’amministrazione.

Per iscriversi al corso, accessibile a Donne e Uomini facenti parte delle Associazioni/Istituzioni organizzatrici del Percorso: https://forms.office.com/r/BX5Vsnv6Kp

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È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
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  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
Prenderà il via il prossimo 20 settembre, con il primo di cinque appuntamenti, "Women on Board", un progetto che si rivolge alle donne del territorio, per creare un confronto costruttivo sulle informazioni necessarie e sull'accesso in posizioni di responsabilità in aziende o società pubbliche e private, in modo da ridurre il divario di genere nei consigli di amministrazione. Tra gli effetti positivi di iniziative come questa c'è anche una spinta all'occupazione femminile, mai come in questo periodo sotto esame per le numerose criticità nel nostro Paese.

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"Una rete di associazioni, enti e persone – ha aggiunto Sara Cirone, coordinatrice Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e presidente della Fondazione Hub del Territorio ER – sta lavorando insieme per il goal 5 dell’Agenda Onu2030, per uno sviluppo sostenibile dei territori italiani, questo è il primo e più importante esempio di un nuovo sistema in cui le manager possano trovare il giusto spazio e i territori una buona qualità di vita".

La presentazione e come iscriversi

Il progetto "Women on Board" è stato presentato lo scorso 4 luglio alla presenza di esponenti delle istituzioni e della managerialità locale di Bologna: Simona Lembi (Responsabile del Piano per l’uguaglianza di genere della Città metropolitana), Rosa Grimaldi (Delegata del Sindaco di Bologna alla Promozione economica e componente del CDA di Fiera Bologna), Sara Cirone (Coordinatrice Gruppo Minerva Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e Presidente della Fondazione Hub del Territorio ER ), Massimiliano Nucci (Gruppo Diversity e Inclusion di AIDP ER) e Cristina Mezzanotte (Presidente Manageritalia Emilia-Romagna). Sono queste figure che, in collaborazione, si impegneranno per la riuscita del progetto, mettendo le loro competenze al servizio della formazione delle future consigliere d’amministrazione. Per iscriversi al corso, accessibile a Donne e Uomini facenti parte delle Associazioni/Istituzioni organizzatrici del Percorso: https://forms.office.com/r/BX5Vsnv6Kp
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