Anche QuestIT è stata selezionata come finalista per il Premio Luce! Startup Inclusiva, riconoscimento che verrà conferito il prossimo 19 ottobre a Firenze, nell’ambito del Festival di Luce, allo scopo di celebrare le startup che si distinguono per il loro impegno in fatto di inclusione e coesione sociale. Scommettendo su un’intelligenza artificiale sempre più umana, QuestIT va esattamente in questa direzione e, per farlo, ha sviluppato assistenti virtuali sempre più empatici e capaci di utilizzare la Lingua dei Segni Italiana (LIS), contribuendo a rendere i servizi accessibili a tutte e tutti.
Attenzione a definirla un’invenzione tecnologica: quello di QuestIT è un vero e proprio cambio di paradigma nell'approccio alla comunicazione e all'accessibilità. Attraverso questo ambizioso e sfidante progetto, tutte e tutti potranno interloquire in maniera autonoma con istituzioni e varie tipologie di servizi, abbattendo le barriere che rischiano di limitare l'accesso a informazioni cruciali. Un percorso che ha preso il via lo scorso anno con il lancio del primo "virtual human" capace di produrre e comprendere i segni della LIS. Un’iniziativa che ha visto la luce grazie alla sinergia con l'Università di Siena e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, integrando ricerca e tecnologia e che ha avuto come obiettivo quello di sviluppare assistenti capaci di rispondere in maniera empatica e personalizzata. Avatar innovativi, dunque, grazie ai quali fornire feedback il più umani possibile, analizzando espressioni facciali e movimenti e garantendo un'interazione naturale e diretta.
Come è facile intuire, quella di QuestIT è un’iniziativa che va al di là della progettazione di un singolo assistente. Le sue applicazioni sono molteplici e rendono perfettamente l’idea di come l'innovazione possa contribuire a un futuro più accessibile, a partire dalla valorizzazione dell'importanza dell'empatia nella relazione tra esseri umani e intelligenza artificiale. Un aspetto, questo, particolarmente interessante, se si considera che molte realtà del settore sono intente principalmente a lavorare sull'automazione dei processi attraverso chatbot e assistenti virtuali, mettendo da parte ogni aspetto di natura empatica. QuestIT fa l’operazione opposta, elevando il ragionamento e dimostrando che anche l'intelligenza artificiale può essere umanizzata.
Gli assistenti generati da QuestIT non si limitano, infatti, a rispondere a domande, ma ascoltano e rispondono in modo che gli utenti si sentano pienamente compresi e valorizzati. Un approccio empatico che non solo migliora l'esperienza dell'utente, ma crea anche un legame di fiducia tra l'assistente e l'utente. Altro aspetto fondamentale è la capacità degli assistenti QuestIT di riconoscere e rispondere alle emozioni anche attraverso la LIS. E non è finita qua: con assistenti virtuali come quello di QuestIT, le aziende avranno l’opportunità di offrire un supporto customizzato, adattando le risposte in base alle esigenze specifiche degli utenti. Una personalizzazione essenziale, soprattutto in un contesto in cui la diversità delle esigenze degli utenti è in continua crescita.
QuestIT sta tracciando una strada pionieristica nell'ambito dell'AI e dell'inclusione. L'adozione di un'intelligenza artificiale empatica e accessibile può rivoluzionare non solo il modo in cui i servizi vengono offerti, ma anche la modalità attraverso cui le aziende si relazionano con i loro clienti. Un cambiamento culturale ambizioso e un modello di business all’avanguardia, in grado di riconoscere il valore di ogni singolo individuo.
La strada è ancora lunga, ma QuestIT si sta dimostrando un faro di speranza e un esempio per tutte le startup che aspirano a fare la differenza.
Come partecipare al festival
Vi ricordiamo che per partecipare all'imperdibile Festival di Luce!, che sarà il 19 ottobre a Palazzo Vecchio, e rimanere aggiornati sul programma, basta iscriversi sul sito dell'evento: clicca qui.