WillEasy: la startup per un turismo davvero inclusivo

Il progetto rende il turismo davvero accessibile attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate, abbattendo barriere e promuovendo l'inclusione. Un modello che rende il diritto di viaggiare davvero universale.

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI
27 settembre 2024
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Turismo accessibile con Willeasy è possibile

Tra le finaliste del Premio Luce! Startup Inclusiva 2024, spicca WillEasy, una giovane azienda che ha fatto dell'inclusione la propria mission, concentrandosi su un settore spesso trascurato: il turismo accessibile. La startup si pone l’obiettivo di risolvere una problematica diffusa ma poco visibile, che riguarda non solo le persone con disabilità, ma anche quelle con esigenze specifiche, temporanee o permanenti, costrette troppo spesso a rinunciare a viaggiare per mancanza di informazioni adeguate.

Di che si tratta

In Italia, il tema dell’accessibilità resta ancora una sfida aperta e sono ancora troppe le azioni mai messe in pratica per colmare un gap a dir poco indegno per un Paese che vuole dirsi avanzato. Secondo le statistiche, circa 20 milioni di persone hanno necessità legate all’accessibilità. Di queste, 3,5 milioni convivono con una disabilità permanente. Di per sé, questi dati dovrebbero spingerci a capire che dovremmo fare di più. Se a ciò si aggiunge il fatto che quello dell’accessibilità è un tema che non riguarda solo chi ha una disabilità fisica, ma anche viaggiatori con allergie alimentari, famiglie con bambini piccoli, donne in gravidanza o persone con esigenze dietetiche particolari come vegani o vegetariani, appare assai difficile non comprendere quanta strada ancora ci manchi per offrire un turismo accogliente nei fatti e non solo a parole.

Comprendendo che una fetta crescente della popolazione richiede informazioni precise e dettagliate per potersi spostare in sicurezza e comfort, WillEasy ha deciso di esplorare una strada ancora poco battuta, ma decisamente strategica, affrontando questa sfida con il chiaro scopo di rendere la vita più semplice a tutti. Il progetto mette a sistema vari strumenti, dimostrando come le tecnologie possano essere concretamente in grado di migliorare la quotidianità di ciascuno. Attraverso l’utilizzo di dati oggettivi e misurabili, saranno mappati hotel, ristoranti, B&B, punti di interesse culturale e turistico. Un’azione che si pone l’obiettivo di fornire informazioni dettagliate e verificate sull’accessibilità di ciascuna struttura. Il servizio, però, non si limita alla semplice raccolta dati: uno degli output è la creazione di un collegamento diretto tra chi offre ospitalità e chi ne usufruisce, mettendo a disposizione una piattaforma accessibile e aggiornata in tempo reale.

Come funziona

Uno degli aspetti più interessanti del progetto riguarda l’utilizzo di tecnologie avanzate, intelligenza artificiale e LiDAR in primis. Entrambe le soluzioni permettono di eseguire una scansione tridimensionale degli spazi e di analizzarli per rispondere alle esigenze specifiche degli utenti. Grazie a questi strumenti, WillEasy è in grado di confrontare decine di strutture in modo rapido e preciso, valutando fattori come la larghezza delle porte, la disposizione degli arredi, l’altezza dei letti e la presenza di barriere architettoniche, per fornire ai viaggiatori con disabilità una risposta chiara su quale sia la soluzione più adatta alle loro necessità.

Un approccio nitidamente innovativo che oltrepassa addirittura il concetto di tecnologia e che getta le basi sulla proficua collaborazione tra pubblico, privato e no profit. WillEasy, infatti, intende rendere partecipi del percorso le comunità locali, le associazioni e gli enti pubblici dei territori allo scopo di dare gambe e fiato a una rete che promuova l’accessibilità come un valore aggiunto per tutte e tutti, partendo dal presupposto che l’inclusività non deve essere percepita come un lusso o un’alternativa, ma come un diritto fondamentale.

I benefici

Una cosa è certa: il turismo, settore strategico per la tenuta economica del Paese, può trarre benefici immensi da percorsi finalizzati all’inclusione. Mettendo sul mercato servizi accessibili, le operatrici e gli operatori del turismo non solo avrebbero la possibilità di ampliare il loro bacino di riferimento, ma contribuirebbero a rendere la reputazione delle destinazioni turistiche sempre più competitive. Se a ciò si aggiunge che le tecnologie che stanno alla base di WillEasy permettono di abbattere notevolmente le spese legate all’implementazione di servizi accessibili, spalancando le porte a modelli di business sostenibili, è facile comprendere quanto il futuro giusto che cerchiamo sia davvero a portata di mano.

WillEasy è molto più di una startup. Al suo interno, racchiude l’idea di un mondo capace di garantire l’accessibilità a tutte e a tutti, mettendo da parte ogni genere di eccezione e ripensando il turismo e al centro la parola inclusività. Una nuova umanità che passa dall’innovazione tecnologica. Il cambiamento di cui abbiamo bisogno.

Come partecipare al festival

Vi ricordiamo che per partecipare all'imperdibile Festival di Luce!, che sarà il 19 ottobre a Palazzo Vecchio, e rimanere aggiornati sul programma, basta iscriversi sul sito dell'evento: clicca qui.