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Home » Lifestyle » Il libro più letto in Russia nei primi sei mesi racconta la storia d’amore gay tra due giovani

Il libro più letto in Russia nei primi sei mesi racconta la storia d’amore gay tra due giovani

"Un’estate col fazzoletto da pionieri" di Elena Malisova e Katerina Silvanova ha venduto oltre 200mila copie prima di finire vittima della censura della Duma

Marianna Grazi
4 Gennaio 2023
Yuri e Volodya sono i protagonisti di "Un'estate col fazzoletto da pionieri"

Yuri e Volodya sono i protagonisti di "Un'estate col fazzoletto da pionieri"

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Sapete qual è stato il libro più letto in Russia nei primi mesi del 2022? Leto v pionerskom galstuke, di Elena Malisova e Katerina Silvanova. Ma non provate a cercarlo perché trovarlo sul mercato è praticamente impossibile ormai. Colpa della censura: il volume infatti rientra a pieno titolo in quelli vietati dalla legge anti-propaganda Lgbtq+ recentemente entrata in vigore, che proibisce la promozione in positivo o come qualcosa di “normale” dell’omosessualità e di tutto ciò che non rientra nella sfera eterosessuale.

La trama del libro e il parallelo con l’oggi

“Un’estate col fazzoletto da pionieri” è un romanzo di genere young adult

Un’estate col fazzoletto da pionieri, così si può tradurre il titolo del libro in questione, è un romanzo di genere “young adult”, ovvero destinato a un pubblico di adolescenti e giovani poco più che ventenni che si interrogano su temi quali sessualità e scoperta di sé, ma anche di discriminazione e razzismo. Pubblicato nel 2021 dalla casa editrice di Mosca Popcorn Books è ambientato nell’Unione Sovietica del 1986, in un campo estivo ucraino dell’Organizzazione dei Pionieri, qualcosa di molto simile a un raduno scout in salsa russa; racconta la storia d’amore tra due ragazzi gay, il 16enne Yuri che si invaghisce del capo squadra Volodya, studente universitario di 19 anni. Questo, in cuor suo, ricambia i sentimenti del più giovane, ma nell’allora URSS per loro non è possibile avere una relazione allo scoperto, per non rischiare la condanna a cinque anni di prigione. Il 19enne, temendo di stare “sviando dalla giusta strada” Yuri, cerca più volte di mettere fine a quel rapporto; alla fine del campo estivo poi, dopo aver seppellito una scatola con vari oggetti ricordo (la “capsula del tempo”), i due si separano, e come spesso succede i rapporti pian piano si perdono. Il romanzo finisce nel 2006, quando Yury recupera la capsula del tempo e decide di ricercare l’amato Volodya.

La vera costante del romanzo, che fa riferimento ad un’altra epoca ma sembra assolutamente attuale, è quindi l’impossibilità di vivere alla luce del sole il loro rapporto. Dopo essere stato pubblicato ci ha messo poco a diventare un volume del BookTok russo, un libro citato e consigliato tra i giovani nei video su TikTok che parlano di lettura, e in sei mesi sono ne state vendute più di 200mila copie.

@_an_bookss_ 💔 #летовпионерскомгалстуке #лвпг #книжныйтт #книжныйшкаф #книжныйрек #книги #букток #читаю #книжныерекомендации #люблюкниги #многокниг #книголюб ♬ Прекрасное далёко – Оля Королькова & Большой детский хор Всесоюзного радио и Центрального телевидения

Il libro Un’estate col fazzoletto da pionieri era uscito inizialmente su Ficbook, una piattaforma online di autopubblicazione. Le recensioni molto positive hanno quindi spinto Malisova e Silvanova, che si sono conosciute proprio attraverso il portale nel 2016, a proporre il loro romanzo a Popcorn Books. Un incontro fortunato, visto che la casa editrice era proprio in cerca di scrittori russi che proponessero storie simili a quelle dei loro autori stranieri. Il passaparola sui social ha fatto il resto. Un successo tale che quando Popcorn Books ha annunciato l’uscita di lì a pochi giorni del seguito di Leto v pionerskom galstuke, aprendo alle prenotazioni online, il sito ha smesso di funzionare dopo appena mezz’ora a causa dell’enorme numero di richieste.

 

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Proprio questo successo ha fatto sì che Un’estate col fazzoletto da pionieri diventasse il testo più citato dai sostenitori della legge anti-Lgbtq+ russa nei mesi precedenti la sua approvazione, come esempio di quella che viene definita “propaganda delle relazioni non tradizionali“. Ma non è bastata la cesura, a seguito della promulgazione lo scorso 5 dicembre, a spegnere la notorietà di questo libro. Che ha continuato a circolare clandestinamente e anzi proprio il gran numero di copie vendute e la censura gli hanno dato molta visibilità internazionale. Purtroppo non esiste una versione italiana del volume, ma gli editori promettono che prossimamente il romanzo sarà pubblicato in altre lingue. Una ghiotta occasione, anche per il nostro Paese, di schierarsi anche culturalmente contro l’omofobia russa. 

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  • Avete mai pensato a come fare quando siete in una foresta, in montagna o in una spiaggia solitaria, lontane da tutti, completamente immerse nella natura, ma avete il ciclo? 

🟪 A questa eventualità ha risposto una ragazza scozzese, che ha sviluppato un kit mestruale portatile da usare all’aperto quando non esistono i servizi igienici o non c’è accesso alle toilette. Erin Reid, 25 anni, ha concepito l’idea quando ha affrontato il cammino di 96 miglia (154 km) della West Highland Way da Milngavie, vicino a Glasgow, a Fort William. Ispirata dalle sue esperienze racconta: 

🗣“Ho avuto le mestruazioni per tutto il tempo ed è stata una vera seccatura Il mio obiettivo è quello di risolvere il problema e dare alle persone la possibilità di uscire all’aria aperta quando hanno le mestruazioni”. Secondo Erin, le donne che si trovano in luoghi isolati potrebbero correre il rischio di infezioni del tratto urinario, shock tossico o infertilità a causa della scarsa igiene, quando non c’è accesso a bagni, impianti per lavarsi le mani o luoghi per smaltire i prodotti sanitari usati.

La ragazza ha dichiarato che il suo kit è pensato per chi pratica l’escursionismo, il kayak e per il personale militare, ma ha spiegato che, grazie anche al design a forma di fiaschetta, potrebbe interessare persino il pubblico femminile dei festival all’aperto, preoccupati di utilizzare i bagni chimici. Il kit contiene: una coppetta mestruale riutilizzabile, salviette antibatteriche, che consentono di pulire la coppetta in viaggio e un semplice erogatore che può essere utilizzato anche senza avere le mani pulite, quindi in situazioni in cui non è possibile accedere a servizi igienici o all’acqua corrente. 

L’ex studentessa della Napier University, laureata in Design del Prodotto, spera ora di lanciare il prodotto nel 2024: appassionata escursionista e ciclista è ora alla ricerca di finanziamenti per portare sul mercato il suo kit per l’igiene mestruale LU Innovations. Che è stato sviluppato con il sostegno di Converge, società di supporto per le università e gli istituti di ricerca che lavorano su nuovi prototipi.

#lucenews #mestruazioni #kitmestruale #ciclomestruale #designdelprodotto
  • “Ho fatto un film artigianale, maldestramente ispirato a una lettera di Elsa Morante, e dedicato a tutte le ‘cattive ragazze’, che cattive non sono, e che lottano in tutto il mondo: dall’Iran all’Afghanistan, ma anche in Svezia e in Umbria”.

Il corto “Le Pupille” di Alice Rohrwcher ha ricevuto ieri, 24 gennaio, una nomination agli Oscar per il miglior Live Action Short. La cerimonia finale si terrà a Los Angeles il 12 marzo.

La reazione e la gioia delle piccole protagoniste, della troupe e della regista✨

#lucenews #lucelanazione #lepupille #oscar2023
  • C’è anche un film italiano in corsa per gli Oscar. 

È il cortometraggio "Le pupille" diretto da Alice Rohrwacher, regista quarantunenne nata in Toscana, cresciuta nella campagna umbra, regista "artigianale", autodidatta, i cui film hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Le pupille è prodotto dal regista premio Oscar Alfonso Cuarón, ed è entrato nella cinquina delle pellicole in corsa per l’Oscar del Miglior cortometraggio.

"Dedico questa nomination alle “bambine cattive“, che cattive non sono affatto, e che sono in lotta ovunque nel mondo: in Iran, in Afghanistan, ma anche in Svezia e in Umbria. Mi auguro che, come nel mio cortometraggio, possano rompere la torta e condividerla fra loro". 

Si parla, infatti, nel film, di una torta. E di costrizioni, divieti, imposizioni, rigide regole da sovvertire. Il film prende spunto, dice la regista, da una lettera che nel dicembre 1971 la scrittrice Elsa Morante inviò all’amico giornalista e critico cinematografico Goffredo Fofi.

Nella lettera, la Morante racconta una storia avvenuta in un collegio di preti, negli anni del fascismo. Una decina di ragazzi si preparano al pranzo di Natale, scoprendo che a chiudere il pasto c’è un’enorme zuppa inglese. Ma il priore li invita a "fare un fioretto" a Gesù Bambino, rinunciando alla loro fetta di dolce. Qualcuno si ribellerà: un "bimbo cattivo". La lettera è pubblicata, col titolo di Pranzo di Natale, per le edizioni milanesi Henry Beyle, nel 2014.

Invitata da Cuarón a prendere parte a un progetto di corti per Disney+, Alice Rohrwacher ha scelto questa storia. Ma con un radicale cambiamento: ha trasformato i ragazzi in ragazzine, in "pupille", piccole orfane ospitate dalle suore. L’intransigente priora è interpretata dalla sorella della regista, Alba Rohrwacher. A portare la torta in convento è una eccentrica nobildonna che chiede – in cambio del dono – di pregare per l’uomo che la ha tradita e abbandonata.

È la prima volta, invece, che la regista riceve una nomination agli Oscar, e lo fa con una fiaba anarchica, un Canto di Natale "in rosa", rivoluzionario e al femminile.

L
  • Messaggi osceni, allusioni, avances in ufficio e ricatti sessuali. La forma più classica del sopruso in azienda, unita ai nuovi strumenti tecnologici nelle mani dei molestatori. Il movimento Me Too, nel 2017, squarciò il velo di silenzio sulle molestie sessuali subite dalle donne nel mondo del cinema e poi negli altri luoghi di lavoro. Cinque anni dopo, con in mezzo la pandemia che ha terremotato il mondo del lavoro, le donne continuano a subire abusi, che nella maggior parte dei casi restano nell’ombra.

«Sono pochissime le donne che denunciano – spiega Roberta Vaia, della segreteria milanese della Cisl – e nei casi più gravi preferiscono lasciare il lavoro. Il molestatore andrebbe allontanato dalla vittima ma nei contratti collettivi dei vari settori non è ancora prevista una sanzione disciplinare per chi si rende responsabile di molestie o di mobbing».

Un quadro sconfortante che emerge anche da una rilevazione realizzata dalla Cisl Lombardia, nel corso del 2022, su lavoratrici di diversi settori, attraverso un sondaggio distribuito in fabbriche, negozi e uffici della regione. Sono seimila le donne che hanno partecipato all’indagine, e il 44% ha dichiarato di aver subìto molestie o di «esserne stata testimone» nel corso della sua vita lavorativa.

A livello nazionale, secondo gli ultimi dati Istat, sono 1.404.000 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Quando una donna subisce un ricatto sessuale, nell’80,9% dei casi non ne parla con nessuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine: appena lo 0,7% delle vittime.

✍🏻di Andrea Gianni

#lucenews #istat #donne #molestie #lavoro #diritti
Sapete qual è stato il libro più letto in Russia nei primi mesi del 2022? Leto v pionerskom galstuke, di Elena Malisova e Katerina Silvanova. Ma non provate a cercarlo perché trovarlo sul mercato è praticamente impossibile ormai. Colpa della censura: il volume infatti rientra a pieno titolo in quelli vietati dalla legge anti-propaganda Lgbtq+ recentemente entrata in vigore, che proibisce la promozione in positivo o come qualcosa di "normale" dell'omosessualità e di tutto ciò che non rientra nella sfera eterosessuale.

La trama del libro e il parallelo con l'oggi

"Un'estate col fazzoletto da pionieri" è un romanzo di genere young adult
Un’estate col fazzoletto da pionieri, così si può tradurre il titolo del libro in questione, è un romanzo di genere "young adult", ovvero destinato a un pubblico di adolescenti e giovani poco più che ventenni che si interrogano su temi quali sessualità e scoperta di sé, ma anche di discriminazione e razzismo. Pubblicato nel 2021 dalla casa editrice di Mosca Popcorn Books è ambientato nell'Unione Sovietica del 1986, in un campo estivo ucraino dell’Organizzazione dei Pionieri, qualcosa di molto simile a un raduno scout in salsa russa; racconta la storia d'amore tra due ragazzi gay, il 16enne Yuri che si invaghisce del capo squadra Volodya, studente universitario di 19 anni. Questo, in cuor suo, ricambia i sentimenti del più giovane, ma nell'allora URSS per loro non è possibile avere una relazione allo scoperto, per non rischiare la condanna a cinque anni di prigione. Il 19enne, temendo di stare "sviando dalla giusta strada" Yuri, cerca più volte di mettere fine a quel rapporto; alla fine del campo estivo poi, dopo aver seppellito una scatola con vari oggetti ricordo (la "capsula del tempo"), i due si separano, e come spesso succede i rapporti pian piano si perdono. Il romanzo finisce nel 2006, quando Yury recupera la capsula del tempo e decide di ricercare l'amato Volodya. La vera costante del romanzo, che fa riferimento ad un'altra epoca ma sembra assolutamente attuale, è quindi l'impossibilità di vivere alla luce del sole il loro rapporto. Dopo essere stato pubblicato ci ha messo poco a diventare un volume del BookTok russo, un libro citato e consigliato tra i giovani nei video su TikTok che parlano di lettura, e in sei mesi sono ne state vendute più di 200mila copie.
@_an_bookss_ 💔 #летовпионерскомгалстуке #лвпг #книжныйтт #книжныйшкаф #книжныйрек #книги #букток #читаю #книжныерекомендации #люблюкниги #многокниг #книголюб ♬ Прекрасное далёко - Оля Королькова & Большой детский хор Всесоюзного радио и Центрального телевидения
Il libro Un’estate col fazzoletto da pionieri era uscito inizialmente su Ficbook, una piattaforma online di autopubblicazione. Le recensioni molto positive hanno quindi spinto Malisova e Silvanova, che si sono conosciute proprio attraverso il portale nel 2016, a proporre il loro romanzo a Popcorn Books. Un incontro fortunato, visto che la casa editrice era proprio in cerca di scrittori russi che proponessero storie simili a quelle dei loro autori stranieri. Il passaparola sui social ha fatto il resto. Un successo tale che quando Popcorn Books ha annunciato l'uscita di lì a pochi giorni del seguito di Leto v pionerskom galstuke, aprendo alle prenotazioni online, il sito ha smesso di funzionare dopo appena mezz'ora a causa dell'enorme numero di richieste.
 
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Proprio questo successo ha fatto sì che Un’estate col fazzoletto da pionieri diventasse il testo più citato dai sostenitori della legge anti-Lgbtq+ russa nei mesi precedenti la sua approvazione, come esempio di quella che viene definita "propaganda delle relazioni non tradizionali". Ma non è bastata la cesura, a seguito della promulgazione lo scorso 5 dicembre, a spegnere la notorietà di questo libro. Che ha continuato a circolare clandestinamente e anzi proprio il gran numero di copie vendute e la censura gli hanno dato molta visibilità internazionale. Purtroppo non esiste una versione italiana del volume, ma gli editori promettono che prossimamente il romanzo sarà pubblicato in altre lingue. Una ghiotta occasione, anche per il nostro Paese, di schierarsi anche culturalmente contro l'omofobia russa. 
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