Alba Parietti ha denunciato il suo hater e ora promette che farà così con tutti i leoni da tastiera sui social e non solo. “Lo vedrò per la prima volta in tribunale, ancora non so chi sia e che faccia abbia”, ha detto in un’intervista al corriere della Sera la showgirl, raccontando la sua storia di minacce, paura e insulti ma anche grande coraggio e determinazione.
"Tra i numerosi hater social – ha spiegato al quotidiano – ce n'era uno che scriveva frasi molto gravi, insulti violenti, sessisti, umilianti. La cosa tremenda è che una delle sue offese l'ha scritta sotto un mio post nel quale ricordavo un ragazzo morto in un incidente. In questo contesto di dolore, lui vomitava nefandezze”. Così l’attrice l’ha denunciato. A far scattare l’allarme sono state frasi terribili del tipo “il Macellaio ti aspetta grandissima tr...” (riferendosi probabilmente al titolo del film di Aurelio Grimaldi del 1998 di cui lei era protagonista) o ancora “Sparati tr.. col tumore”.
Dopo la segnalazione di Parietti la polizia lo ha trovato (si tratta di un uomo di Chieti di 55 anni) e gli ha sequestrato il cellulare. La cosa che l’ha maggiormente spaventata è stata il fatto che quest’uomo “ha pure mentito nel suo account dicendo che viveva vicino a me”. E aggiunge: “L'idea che vivesse vicino a me mi ha turbato. A questo punto, invece che ignorare, ho denunciato. Non è giusto passare sopra. Così si accredita un linguaggio terrificante”.
Alba Parietti spiega durante l’intervista di aver voluto rendere pubblica questa vicenda per lanciare un messaggio: “Parliamo sempre di bullismo da parte dei ragazzi che guardano noi adulti. Li facciamo vivere nell'immondizia dei social e non possiamo far loro pensare che si possa deliberatamente insultare qualcuno". E ancora sulla giungla delle piattaforme lamenta una mancata proporzionalità negli interventi: “Se io pubblico un seno, mi viene bloccata la pagina; se uno mi scrive ‘sparati col tumore’ non succede nulla. Qualcosa non funziona”.
Quindi ha deciso di denunciare: “La mia avvocata Anna Zottoli ha depositato la querela l'11 ottobre. Abbiamo un faldone di gente che potremmo querelare... e abbiamo cominciato con questo... Ce ne sono altri in lista d'attes
a”, avverte. E sul fatto che molti sottovalutano il problema e tendono a chiudere la questione insulti sul web come una 'bravata', Alba Parietti sottolinea: “Purtroppo è così. Vorrei dare un consiglio allo Stato: si danno multe salate ai cittadini per sosta vietata, cominciamo a darle anche a chi insulta sui social. E poi decidiamo che se vìoli la legge sul web, non puoi più accedere a nessun social. Educhiamo alla civiltà".