Coccole, affetto e tanto divertimento. Sono queste le principali caratteristiche che descrivono il carlino, una razza di cane da compagnia dal caratteristico muso schiacciato. C’è a chi piacciono e a chi preferisce altre razze o altri animali, ma una donna è talmente legata a questi cagnolini da averne salvati ben 2500. Sì avete letto bene. Stiamo parlando di Cheryl Gaw, che in Sudafrica, dopo aver venduto la casa e con l'aiuto di suo marito, ha deciso di dedicare la propria vita alla tutela e alla salvaguardia dei carlini.
La fondazione del Pug Rescue South Africa
La coppia inizialmente viveva in una roulotte – si fa anche questo per amore degli animali – ma quando il numero di carlini è diventato insostenibile ha fondato, nel 2010 a Johannesburg, il Pug Rescue South Africa. Il centro attualmente vanta 200 carlini. Alcuni di loro malati, altri addirittura abbandonati perché i loro ex padroni non potevano più prendersene cura.
Il primo carlino
Per capire l'amore della coppia verso questi cani di piccola taglia però bisogna riavvolgere il nastro e tornare nel 2008, quando il marito di Cheryl le ha regalato il primo carlino. Frequentando i club di questi animali, qualcuno chiese alla coppia se fossero disposti a fornire una casa adottiva per quest'ultimi. La risposta la potete intuire da soli, visto che nel primo anno i Gaws ospitarono ben 60 cani, 19 di loro addirittura in casa. “Sono conosciuti come i pagliacci del mondo dei cani e possono farti ridere. Invadono sempre il tuo spazio. Sono una razza straordinaria e amabile“, ha detto la donna.
La routine nel centro
Ma come funziona la routine nel centro? La sveglia è fissata alle 5:15 quando i cani escono dai loro cottage dove dormono in gruppo in base alla loro età e al loro carattere. Poi in ordine: colazione, cure per chi ne ha bisogno, bagno, giochi, toelettatura, spuntino di mezzogiorno, riposo pomeridiano, altri giochi, pasto serale, medicine, fino a quando i carlini tornano nelle loro “stanze“ verso le 18.
L'obiettivo e il “problema“ del pelo
L'obiettivo del centro è chiaro: cercare di ricollocare più carlini possibili. L'operazione però non è semplice come avverte la stessa Cheryl: “I costi veterinari di un carlino non sono da sottovalutare. I loro musi corti, un segno distintivo della razza, danno luogo a problemi respiratori e altri problemi di salute come le infezioni agli occhi e alle orecchie“. Altro problema è quello del pelo. “Ne spargono una quantità enorme. Potete spazzolarli per tutto il giorno, ma non vi libererete mai di esso“.