Interpretare Barbie è complicato. Non solo perché richiede un'immensa forza nei polpacci, per stare sui tacchi vertiginosi che appaiono in una delle primissime scene del trailer, quando l'attrice Margot Robbie, 33 anni, se li toglie e rimane in punta di piedi come l'iconica bambola. Alcuni genitori dicono che ispiri le loro figlie a immaginarsi come astronaute e politiche. Altri si rifiutano di comprarla perché, con la sua vita sottilissima e il suo seno prosperoso, ha stabilito uno standard di bellezza impossibile da raggiungere per queste bambine e ragazze.
Le aspettative sul film
E se questo problema ha fatto correre ai ripari la Mattel, che nel 2016 ha apportato importanti modifiche al look della sua icona nata negli anni '60, quando nel 2021 è stato annunciato che Greta Gerwig, regista di Lady Bird e Piccole donne, avrebbe diretto un film sulla bambola i fan sono rimasti sorpresi ed entusiasti. Forse il film avrebbe dato un'interpretazione originale, sovversiva e persino femminista della bambola, e non solo una pubblicità per la Mattel, hanno pensato. E se vi state chiedendo se la pellicola sia una satira delle ambizioni capitalistiche dell'azienda produttrice di giocattoli, un atto d'accusa contro lo stato attuale delle relazioni tra i sessi, un tributo commovente – anche se banale, all'empowerment femminile, o uno spettacolo musicale la risposta è sì. Tutto questo e non solo. È anche il film più atteso dell'estate, se non dell'anno. Ma qualunque sarà l'opinione del pubblico sulla pellicola, Gerwig non riesce ancora a credere di averla fatta franca con questa versione. "Questo film è un maledetto miracolo", dice, paragonandolo a un "Margarita piccante".La scelta di Margot Robbie
Nella produzione si gioca molto con il confronto con la realtà, oltre a sfruttare un escamotage fondamentale e inclusivo: il fatto che non esiste una sola versione del personaggio, ma molte, come accade ormai con le vere Barbie in commercio. Il Ceo di Mattel, Ynon Kreiz, prima dell'inizio delle riprese, ha voluto incontrare l'attrice australiana. Anche Robbie Brenner, produttore esecutivo della Mattel Films, pensava che lei fosse l'interprete più indicata: "È molto divertente, è profonda, è un'attrice fantastica e assomiglia a... È bellissima". È ovvio perché entrambi i dirigenti si siano concentrati sulla Robbie. Assomiglia a Barbie. O, come dice il film, assomiglia alla "versione stereotipata". La distinzione è importante. Uno dei motivi per cui l'azienda ha aspettato tanto prima di portare la sua storica bambola sul grande schermo è perché ha lavorato duramente per modernizzare il marchio e dimostrare che Barbie non è un solo corpo, una sola personalità, una sola donna. Attualmente ne esistono 175 diverse, con differenti combinazioni di forme del corpo, tonalità della pelle e tipi di capelli.Un cast diversificato
Ma per il franchise era fondamentale proporre la protagonista come figura ispiratrice, ed era dunque indispensabile anche presentare un cast eterogeneo di bambole, offrendo dunque la possibilità a qualsiasi spettatore e spettatrice di identificarsi con un residente di Barbieland. E se la 33enne protagonista "assomiglia perfettamente" a quella che tutti siamo portati a immaginare, continuano i produttori, "sono tutte Barbie. È il cast perfetto per esprimere ciò che è oggi. E Margot è il ponte". E vedere nel film dozzine di personaggi mostra ancor di più quanto la casa produttrice di giocattoli creda in questa politica di diversificazione e inclusione.Il film è pieno zeppo di attori e attrici famosi che interpretano personaggi di questo mondo immaginario: oltre alla Robbie ci sono infatti Kate McKinnon, Hari Nef, Dua Lipa, Issa Rae, Alexandra Shipp, Sharon Rooney, Ana Cruz Kayne, Nicola Coughlan, Rita Arya e Emma Mackey. Mentre al fianco del Ken principale, Ryan Gosling, appaiono Kingsley Ben-Adir, John Cena e Simu Liu, ma c'è persino Scott Evans, fratello di Chris Evans, che ha già espresso la sua gioia per aver partecipato al cast.Visualizza questo post su Instagram