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Home » Lifestyle » Nel cognome della madre, da Bebe Vio a Chiara Ferragni: i vip che hanno fatto questa scelta

Nel cognome della madre, da Bebe Vio a Chiara Ferragni: i vip che hanno fatto questa scelta

Anche prima che la Corte Costituzionale si esprimesse sull’illegittimità delle leggi italiane che assegnano automaticamente ai figli il cognome del padre, tra i personaggi noti (italiani e non) si contano molti casi: la battaglia di Emanuela Folliero

Barbara Berti
8 Maggio 2022
La campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri"

La campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri"

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Nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale si è espressa sull’illegittimità della leggi italiani che assegnano automaticamente ai figli il cognome del padre ma tra i personaggi noti, anche italiani, non mancano i casi di chi ha scelto di adottare il cognome della madre o lo ha avuto alla nascita. C’è anche chi ha deciso di darlo ai propri figli e chi ha optato per il doppio cognome.

La campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri"
La campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri”

Se per molti la sentenza è ritenuta una “svolta storica”, per altri un’opzione già percorsa. Come la campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri. Così oggi ho sia il doppio cognome che il ‘multinome’. Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis. Ora voglio vedervi a scriverlo sul codice fiscale”. Bebe è il diminutivo di Beatrice, mentre gli altri tre nomi sono delle nonne, Vio è il cognome paterno, Grandis quello della mamma. “The Vio Grandis”, come hanno scritto sullo zerbino di casa che mostrano con orgoglio nello scatto social, è così la casa della famiglia della schermitrice italiana.

Doppio cognome scelto prima della sentenza, anche per i figli di Chiara Ferragni e Fedez (Federico Lucia all’anagrafe)
Doppio cognome scelto prima della sentenza, anche per i figli di Chiara Ferragni e Fedez (Federico Lucia all’anagrafe)

Doppio cognome scelto prima della sentenza, anche per i figli di Chiara Ferragni e Fedez (Federico Lucia all’anagrafe). L’imprenditrice digitale, appena la corte Costituzionale si è espressa ha fatto una storia su Instagram per dire: “Era ora. Sono troppo contenta che entrambi i miei figli abbiano anche il mio cognome”. Già nel 2018, la coppia avevano annunciato che Leone (il primogenito di 4 anni) avrebbe preso il doppio cognome: Lucia Ferragni. La scelta di darlo anche a Vittoria (la bimba nata nel 2021) è stata dunque una naturale conseguenza. Quando la bionda influencer 35enne (è nata il 7 maggio 1897) era incinta, sempre tramite i social, aveva affrontato il discorso rispondendo ad alcune domande dei tanti follower. “Nostra figlia avrà anche il mio cognome. Patriarcale la scelta di dare solo quello del padre” aveva detto spiegando che “alla bimba metterò entrambi i cognomi, perché sono importanti allo stesso modo e dare solo il cognome del padre deriva da un sistema patriarcale con cui non mi trovo d’accordo”.

Ben prima della Ferragni, altre mamme vip avevano intrapreso il lungo percorso burocratico per dare ai figli il doppio cognome. E’ il caso di Emanuela Folliero e Manuela Arcuri. “Accidenti se è una buona idea la legge sul doppio cognome. Certo che lo è. Io ho dovuto lottare quattro anni per darlo a mio figlio Andrea, che ora ha 14 anni e di cognomi ne ha due, quello del padre e quello della madre, il mio, Folliero” ha detto la conduttrice televisiva in una recente intervista. Altra pioniera del doppio cognome è la Arcuri che nel 2014, quando è nato il figlio Mattia (dalla relazione con l’imprenditore Giovanni Di Gianfrancesco) dichiarò pubblicamente che avrebbe messo entrambi i cognomi al bimbo.

Pochi giorni prima della sentenza della Corte Costituzionale il campione di Formula Uno Lewis Hamilton, aveva annunciato di voler prendere il cognome da nubile della madre Carmen Larbalestier: “Ho deciso di aggiungere il cognome di mia madre perché non capisco bene l’idea che quando ci si sposa la donna perda il suo cognome”, le sue parole.

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Lewis Hamilton aggiungerà il cognome della madre al suo nome

“Voglio davvero che il nome di mia madre continui insieme al nome Hamilton”, ha raccontato il pilota prima dell’inizio del nuovo Mondiale di F1. Non è stato un vezzo, quello di Hamilton. Ma un omaggio. “Significherebbe molto per la mia famiglia. Sono davvero orgoglioso del nome della mia famiglia, Hamilton. Nessuno di voi forse sa che il nome di mia madre è Larbalestier, e sto per metterlo nel mio nome” ha detto ancora Hamilton.

Anche tra i figli delle star di Hollywood ci sono casi di doppio cognome. Quello più famoso riguarda i figli di Angelina Jolie e Brad Pitt. Quando Angelina ha sposato il divo nell’agosto 2014, l’attrice ha cambiato il suo nome in Angelina Jolie Pitt. E l’ha rivelato pubblicamente firmandosi così in un articolo scritto per il “New York Times”. Dopo la fine della favola dei ‘Brangelina’, è tornata al suo cognome ma i figli della coppia hanno entrambi i cognomi.

Pure alcuni dei figli della popstar Madonna (all’anagrafe Madonna Louise Veronica Ciccone) hanno il doppio cognome. E’ il caso di Lourdes Maria Ciccone Leon, detta Lola, la primogenita nata il 14 ottobre 1996 dalla breve relazione con personal trainer Carlos Leon. Doppio cognome anche per David Banda, l’orfano originario del Malawi (nato il 24 settembre 2005) che Madonna ha adottato quando era sposata con il regista Guy Ritchie. Solo il cognome Ciccone, invece, per le gemelle Stella e Estere, adottante nel 2016.

“Ho iniziato a guardare i porno a 11 anni, mi hanno distrutto il cervello”: recentemente Billie Eilish ha dichiarato di aver conosciuto il mondo della pornografia quando aveva soltanto 11 anni
La cantante Billie Eilish porta i cognomi di entrambi i genitori

La nota cantante Billie Eilish porta i cognomi di entrambi i genitori. La popstar simbolo della generazione Z, nata a Los Angeles il 18 dicembre 2001, all’anagrafe risulta Billie Eilish Pirate Baird O’Connell dove Eilish e Pirate sono due secondi nomi mentre Baird e O’Connell sono i cognomi dei genitori: Maggie Baird e Patrick O’Connell.

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  • Addio alle distinzioni di genere all’Università di Pisa. Arrivano i bagni ‘genderless’, adottati per superare le categorizzazioni uomo-donna, che identificano il genere, e che possono far sentire a disagio o discriminato chi non si riconosce in quello assegnatogli dalla società. 

“È un atto di civiltà per dichiarare in modo fermo il nostro essere un’Università aperta, in cui la differenza è una ricchezza e le discriminazioni non hanno diritto alla cittadinanza", dichiara il rettore Paolo Mancarella.

Sono 86 quelli attivi dal 29 giugno in tutta l’Università di Pisa, la prima in Toscana e tra le prime in Italia ad adottare questa misura. 

"Mi auguro che sia solo l’inizio di una serie di cambiamenti e che possa essere di ispirazione per le altre università e scuole”, ha commentato Geremia, studente diventato in poco tempo il simbolo della battaglia per l’ottenimento della carriera alias. 

Di Gabriele Masiero e Ilaria Vallerini ✍

#lucenews #lucelanazione #universitàdipisa #unipi #bagnigenderless #genderless #geremia #genderrightsandequality
  • La decisione della Corte suprema americana di abolire il diritto all’aborto come principio costituzionale ha scatenato una vera e propria ondata di terrore anche al di fuori dei confini Usa. Una scelta che ha immediatamente sancito una sorta di condanna per milioni di donne in America ma che ha fatto indignare anche cittadini e cittadine di altri Paesi, non ultimi quelli italiani.

La sola legge 194 non basta più.

Anche se il numero di interruzioni volontarie di gravidanza in Italia continua a scendere e i tassi di abortività sono tra i più bassi al mondo, a spaventare è l’indagine “Mai Dati!” condotta su oltre 180 strutture dalla professoressa Chiara Lalli e da Sonia Montegiove, informatica e giornalista, pubblicata dall’Associazione Luca Coscioni.

Il quadro che emerge è drammatico: sono 31 (24 ospedali e 7 consultori) le strutture sanitarie nazionali con il 100% di personale sanitario obiettore, tra ginecologi, anestesisti, infermieri e OSS. Quasi 50 quelli con una percentuale superiore al 90% e oltre 80 quelli con un tasso di obiezione superiore all’80%.

A rimetterci, come sempre, sono però le persone, le donne.

L
  • “Quando tutti potranno mostrarsi per quello che sono e che sentono senza subire discriminazioni, allora solo a quel punto potremo dire di aver raggiunto l’uguaglianza“. 

A dichiararlo è Sara Lorusso che in occasione del Pride Month ha tradotto questo pensiero nella sua esposizione fotografica “Our Generation”, curata da Marcella Piccinni, in mostra negli spazi dello Student Hotel di Firenze fino a venerdì 8 luglio. 

“In occasione del Pride Month ho deciso di legare insieme diversi progetti fotografici sull’amore queer e non binary, ma anche sulla libertà di espressione del singolo, che ho realizzato nel corso del tempo. A partire da ‘Love is love’, dove ho immortalato i ritratti di coppie queer. ‘Protect love and lovers’ in cui avevo chiesto a diverse coppie di baciarsi in luoghi pubblici che stessero loro a cuore. E poi ‘Our Generation’ che ritrae persone queer e no-binary libere di esprimersi attraverso l’abbigliamento, gli accessori e il trucco”.

L’intervista completa a cura di Ilaria Vallerini è disponibile sul sito ✨

#lucenews #lucelanazione #saralorusso #ourgeneration #queerlove #pridemonth #proudtobepride #studenthotelfirenze
  • Sono tanti gli esperti e gli attivisti americani che si interrogano se la sentenza della Corte Suprema, che elimina il diritto all’aborto negli Usa, potrà avere impatti anche su altri diritti, compresi quelli alla privacy.

I procuratori possono decidere di indagare su qualsiasi donna che sia stata incinta ma non abbia portato a termine la gravidanza, anche in caso di aborti spontanei.

“La differenza tra ora e l’ultima volta che l’aborto è stato illegale negli Stati Uniti è che viviamo in un’era di sorveglianza digitale senza precedenti”.

A dirlo è la direttrice per la sicurezza informatica della Electronic Frontier Foundation Eva Galperin.

Il caso più eclatante è stato quello di Latice Fisher, la donna del Mississippi che nel 2017 era stata accusata di omicidio di secondo grado dopo aver partorito un bambino nato morto nel terzo trimestre perché, nelle settimane precedenti, aveva cercato online informazioni sulle pillole abortive. Non esisteva nessun’altra prova che Fisher avesse comprato le pillole, ma il caso è comunque durato fino al 2020, quando era stato archiviato.

Le autorità possono decidere di chiedere direttamente alle aziende di fornire i dati in loro possesso relativi a specifici utenti. Non si tratta soltanto di Google, Facebook, Instagram, TikTok o Amazon: a raccogliere dati che possono essere potenzialmente incriminanti sono anche i servizi di telefonia mobile, i provider di servizi Internet e qualsiasi app abbia accesso ai dati sulla posizione. Di solito queste informazioni vengono raccolte a fini pubblicitari, ma possono anche essere acquistate da privati o da forze dell’ordine.

Proprio per questo motivo negli ultimi giorni molte donne americane hanno cancellato le applicazioni per il monitoraggio delle mestruazioni dai loro cellulari, che secondo le stime vengono usate da un terzo delle donne statunitensi, nel timore che i dati raccolti sul proprio ciclo mestruale, o altri dettagli legati alla salute riproduttiva, dalle applicazioni possano essere usati contro di loro in future cause penali negli Stati in cui l’aborto è diventato illegale.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #dirittoallaborto #dirittoallaprivacy #usa #roevwade
Nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale si è espressa sull’illegittimità della leggi italiani che assegnano automaticamente ai figli il cognome del padre ma tra i personaggi noti, anche italiani, non mancano i casi di chi ha scelto di adottare il cognome della madre o lo ha avuto alla nascita. C’è anche chi ha deciso di darlo ai propri figli e chi ha optato per il doppio cognome.
La campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri"
La campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri"
Se per molti la sentenza è ritenuta una “svolta storica”, per altri un’opzione già percorsa. Come la campionessa paralimpica Bebe Vio, che su Instagram condivide una foto di famiglia e fa sapere: “Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri. Così oggi ho sia il doppio cognome che il ‘multinome’. Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis. Ora voglio vedervi a scriverlo sul codice fiscale”. Bebe è il diminutivo di Beatrice, mentre gli altri tre nomi sono delle nonne, Vio è il cognome paterno, Grandis quello della mamma. “The Vio Grandis”, come hanno scritto sullo zerbino di casa che mostrano con orgoglio nello scatto social, è così la casa della famiglia della schermitrice italiana.
Doppio cognome scelto prima della sentenza, anche per i figli di Chiara Ferragni e Fedez (Federico Lucia all’anagrafe)
Doppio cognome scelto prima della sentenza, anche per i figli di Chiara Ferragni e Fedez (Federico Lucia all’anagrafe)
Doppio cognome scelto prima della sentenza, anche per i figli di Chiara Ferragni e Fedez (Federico Lucia all’anagrafe). L’imprenditrice digitale, appena la corte Costituzionale si è espressa ha fatto una storia su Instagram per dire: “Era ora. Sono troppo contenta che entrambi i miei figli abbiano anche il mio cognome”. Già nel 2018, la coppia avevano annunciato che Leone (il primogenito di 4 anni) avrebbe preso il doppio cognome: Lucia Ferragni. La scelta di darlo anche a Vittoria (la bimba nata nel 2021) è stata dunque una naturale conseguenza. Quando la bionda influencer 35enne (è nata il 7 maggio 1897) era incinta, sempre tramite i social, aveva affrontato il discorso rispondendo ad alcune domande dei tanti follower. “Nostra figlia avrà anche il mio cognome. Patriarcale la scelta di dare solo quello del padre” aveva detto spiegando che “alla bimba metterò entrambi i cognomi, perché sono importanti allo stesso modo e dare solo il cognome del padre deriva da un sistema patriarcale con cui non mi trovo d’accordo”. Ben prima della Ferragni, altre mamme vip avevano intrapreso il lungo percorso burocratico per dare ai figli il doppio cognome. E’ il caso di Emanuela Folliero e Manuela Arcuri. “Accidenti se è una buona idea la legge sul doppio cognome. Certo che lo è. Io ho dovuto lottare quattro anni per darlo a mio figlio Andrea, che ora ha 14 anni e di cognomi ne ha due, quello del padre e quello della madre, il mio, Folliero” ha detto la conduttrice televisiva in una recente intervista. Altra pioniera del doppio cognome è la Arcuri che nel 2014, quando è nato il figlio Mattia (dalla relazione con l’imprenditore Giovanni Di Gianfrancesco) dichiarò pubblicamente che avrebbe messo entrambi i cognomi al bimbo. Pochi giorni prima della sentenza della Corte Costituzionale il campione di Formula Uno Lewis Hamilton, aveva annunciato di voler prendere il cognome da nubile della madre Carmen Larbalestier: “Ho deciso di aggiungere il cognome di mia madre perché non capisco bene l’idea che quando ci si sposa la donna perda il suo cognome", le sue parole.
hamilton-mamma-cognome
Lewis Hamilton aggiungerà il cognome della madre al suo nome
"Voglio davvero che il nome di mia madre continui insieme al nome Hamilton”, ha raccontato il pilota prima dell’inizio del nuovo Mondiale di F1. Non è stato un vezzo, quello di Hamilton. Ma un omaggio. “Significherebbe molto per la mia famiglia. Sono davvero orgoglioso del nome della mia famiglia, Hamilton. Nessuno di voi forse sa che il nome di mia madre è Larbalestier, e sto per metterlo nel mio nome” ha detto ancora Hamilton. Anche tra i figli delle star di Hollywood ci sono casi di doppio cognome. Quello più famoso riguarda i figli di Angelina Jolie e Brad Pitt. Quando Angelina ha sposato il divo nell’agosto 2014, l’attrice ha cambiato il suo nome in Angelina Jolie Pitt. E l’ha rivelato pubblicamente firmandosi così in un articolo scritto per il “New York Times”. Dopo la fine della favola dei ‘Brangelina’, è tornata al suo cognome ma i figli della coppia hanno entrambi i cognomi. Pure alcuni dei figli della popstar Madonna (all’anagrafe Madonna Louise Veronica Ciccone) hanno il doppio cognome. E’ il caso di Lourdes Maria Ciccone Leon, detta Lola, la primogenita nata il 14 ottobre 1996 dalla breve relazione con personal trainer Carlos Leon. Doppio cognome anche per David Banda, l’orfano originario del Malawi (nato il 24 settembre 2005) che Madonna ha adottato quando era sposata con il regista Guy Ritchie. Solo il cognome Ciccone, invece, per le gemelle Stella e Estere, adottante nel 2016.
“Ho iniziato a guardare i porno a 11 anni, mi hanno distrutto il cervello”: recentemente Billie Eilish ha dichiarato di aver conosciuto il mondo della pornografia quando aveva soltanto 11 anni
La cantante Billie Eilish porta i cognomi di entrambi i genitori
La nota cantante Billie Eilish porta i cognomi di entrambi i genitori. La popstar simbolo della generazione Z, nata a Los Angeles il 18 dicembre 2001, all’anagrafe risulta Billie Eilish Pirate Baird O’Connell dove Eilish e Pirate sono due secondi nomi mentre Baird e O’Connell sono i cognomi dei genitori: Maggie Baird e Patrick O’Connell.
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