Drusilla Foer illumina il Lido di Venezia, come una vera star sul red carpet della
Mostra del Cinema. Giusto il tempo di ricevere
un premio, di scatenare entusiasmi e ricerche spasmodiche di selfie, e di fare
un saluto alla piattaforma
Luce!.
Il saluto a Luce!
L'attrice fiorentina ha infatti incoraggiato il lavoro del nostro canale, dedicato alle tematiche di genere, all’inclusione, al superamento di ogni forma di discriminazione. Rivolgendosi direttamente alla direttrice di tutte le testate del gruppo Agnese Pini, Drusilla dice: "Complimenti per questo
contenitore di luce,
di informazione,
di libertà e di civiltà".
Drusilla Foer alla Mostra internazionale del cinema di Venezia
Personaggio tv dell'anno
A Venezia, colei che all'anagrafe appare Gianluca Gori, 54 anni, un diploma all’Istituto d’arte di Firenze, tanto teatro prima di conquistare tutti con il personaggio “en travesti” della
nobildonna toscana Drusilla, dalla fantasiosa biografia sentimentale e dai modi sontuosamente chic, ha ricevuto il
Filming Italy Best Movie Award come personaggio televisivo dell’anno. "Sono sempre un po’ stupefatta quando mi trovo a ricevere un premio come questo.
Ho passato anni nell’ombra, pensando che sarei morta e nessuno si sarebbe mai ricordato di me! Beh, sono contento di essere stata smentita". Nel ricevere il riconoscimento, l'artista ha detto: "Voglio ringraziare, forse per la prima volta,
le persone che lavorano con me, che mi supportano e mi ascoltano, perché metter su questo carro di Viareggio non è affatto facile", riferendosi con ironia a se stessa e alle b necessarie per andare in scena, per passare
da Gianluca a Drusilla. "E ringrazio la televisione, il cinema ma anche la radio e il teatro, per aver dato la possibilità a un personaggio come me di lavorare sempre con grandissima
libertà, un valore al quale adesso dobbiamo tutti tendere".
Drusilla Foer al Lido di Venezia per ricevere il premio personaggio televisivo dell’anno, saluta il nostro canale e la direttrice Agnese Pini
L'attenzione ai diritti civili e sociali
In una Mostra del cinema di Venezia che quest’anno è molto attenta alle
tematiche Lgbtq+, al tema della
identità di genere – da
"L’immensità" di Crialese a "
Tàr" con Cate Blanchett, da "
Eismayer" allo stesso "
The Whale" – Drusilla porta il suo contributo,
icona di libertà, di eleganza, di stile. A dirci, una volta di più, che le caselle in cui inquadravamo le persone in ruoli, paradigmi, prigioni invisibili, oggi non hanno ragione di esistere. "Che cosa farò prossimamente? La televisione la faccio volentieri, ma devo dosarla. La tv ha dei ritmi molto serrati, io ho bisogno di tempo.
Il mio è un personaggio che ha bisogno di un abitacolo a volte un po' più largo del piccolo schermo".