Elodie e il corpo come manifesto di libertà: “E’ mio, faccio quello che voglio”

Protagonista dell’ultima copertina di Vanity Fair, nell’intervista si racconta ed esprime la sua opinione su diversi temi. “All’inizio ho dovuto discutere, nell’ambiente volevano che stessi al mio posto. L’idea di una femminilità prorompente infastidiva”

5 giugno 2024
Elodie e il nuovo singolo 'Black Nirvana'

Elodie e il nuovo singolo 'Black Nirvana'

Una ninfa moderna, in piscina, su un gonfiabile a forma di foglia. Con quella sensualità consapevole e l’aria sfidante che le appartiene: “Così sono (se mi pare)” è il titolo sotto la foto, ma potrebbe essere tranquillamente una citazione. Elodie Di Patrizi, in arte solo Elodie, è la protagonista della nuova copertina di Vanity Fair

A pochi giorni dall'uscita del singolo estivo, Black Nirvana, e dal flash mob virale in piazza San Babila a Milano, la cantante si racconta sapendo già che farà parlare di sé. D’altronde le basta poco per suscitare quello che spesso è solo chiacchiericcio. Come le sterili polemiche sul suo corpo, che lei sceglie di mettere in mostra anche per dimostrare la sua libertà di scelta. 

“La gente ancora si indigna perché mi spoglio. E allora io mi spoglio di più. Spesso sono le donne a essere spaventate da come uso il mio corpo, che è una forma di libertà. Non comprendono la dignità delle mie scelte. E credono che così non lasci spazio alle parole, invece sono un essere parlante”, dice nell’intervista e ha dimostrato tante volte la sua dialettica.  "Ripenso a quando io ho cominciato questo mestiere – racconta parlando del mondo discografico – l’idea di una femminilità prorompente infastidiva. Ho dovuto discutere, nell’ambiente volevano che stessi al mio posto, che mi limitassi a fare musica leggera e basta”.

Dopotutto c’è sempre, ancora oggi, chi cerca di dire alle donne cosa fare e come farlo, quale spazio occupare e quale limite non superare. Come Harrison Butker, il giocatore di football americano dei Kansas City Chiefs, passato alle cronache nell’ultimo periodo per un autogol, quello fatto col discorso intriso di machismo e mainsplaining. Elodie, esortata da Chiara Oltolini, commenta anche quell’episodio. 

"Ci sono degli uomini che hanno capito che, se l’emancipazione femminile procede, devono faticare il doppio. Il discorso di Butker è stato il discorso di uno di loro, di un bambino capriccioso (...) Fossi stata in lei, mi sarei incazzata! E vogliamo parlare del pubblico che applaudiva? Se non c’è indignazione, questi soggetti continuano ad avere campo libero. Noi donne siamo ancora troppo permissive”.

Poi aggiunge, parlando del suo di rapporto col pilota di moto Andrea Iannone, “Io sono un po’ un sergente, con il mio compagno e con gli uomini che ho vicino. Per ogni gesto che mi fa suonare il campanello d’allarme del patriarcato pretendo spiegazioni. Sono convinta che, soltanto sottolineando giorno dopo giorno gli atteggiamenti sbagliati, possano essere corretti”.