![Pride Hanoi (Vietnam) EPA Pride Hanoi (Vietnam) EPA](https://luce.lanazione.it/image-service/version/c:YjE0MzcyNDktODAzNi00:NzRhOTc2/pride-hanoi-vietnam-epa.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Pride Hanoi (Vietnam) EPA
Il governo vietnamita ha annunciato che essere lesbiche, gay, bisessuali o trans* non deve essere considerato una malattia e non può essere curato. Dopo la svolta storica di Singapore, dove nei giorni scorsi il primo ministro ha annunciato la prossima abolizione della legge che punisce come reato le relazioni tra persone dello stesso sesso, anche in Vietnam si compie un "enorme cambiamento di paradigma" nei diritti delle persone Lgbtq+.
Secondo quanto stabilito dal Ministero della Salute del Paese gli operatori sanitari devono trattare le persone Lgbtq+ con rispetto e garantire che non vengano discriminate. In un annuncio inviato ai dipartimenti sanitari provinciali e municipali all'inizio del mese di agosto e pubblicato sul sito web del governo, i funzionari ministeriali hanno inoltre dichiarato che l'essere lesbica, gay, bisessuale o trans*+ "non è assolutamente una malattia", quindi "non può essere 'curato' né ha bisogno di essere 'curato' e non può essere convertito in alcun modo". Lo storico passo avanti arriva dopo anni di battaglie civili da parte dei sostenitori dei diritti Lgbtq+. a Novembre, ad esempio, la campagna Leave with Pride dell'istituto per gli Studi sulla società, l'economia e l'ambiente (iSEE) ha presentato una petizione all'ufficio vietnamita dell'Organizzazione Mondiale della Società proprio per riaffermare che l'essere gay non è una malattia.
Omosessualità, bisessualità e transessualità non sono malattie
![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/08/Vietnam-Lgbt-1024x683.jpeg)
Il Ministero della Salute e l'Oms in Vietnam hanno dichiarato ufficialmente che le persone Lgbtq+ non sono "malate", non sono "da curare" né "da convertire"