HandySigns: l'intelligenza artificiale che abbatte le barriere comunicative

Finalista del Premio Luce! Startup Inclusiva, HandySigns si distingue per la sua innovativa piattaforma che traduce la lingua dei segni in tempo reale, creando opportunità di comunicazione per le persone sorde e promuovendo un ambiente sociale più inclusivo

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI
9 ottobre 2024
Handy Signs fornisce un interprete AI in lingua dei segni

Handy Signs fornisce un interprete AI in lingua dei segni

Il 19 ottobre, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze ospiterà il Festival di Luce!, un evento che celebra il quarto anniversario del canale del Gruppo Monrif dedicato all'inclusione e alla coesione sociale. In questa occasione, verrà assegnato il Premio Luce! Startup Inclusiva, un riconoscimento finalizzato a creare una vetrina per le startup impegnate nell'innovazione tecnologica inclusiva e accessibile. Tra le finaliste c’è anche HandySigns, una realtà che sta cambiando radicalmente il modo in cui le persone comunicano grazie all'applicazione dell'intelligenza artificiale alla lingua dei segni.

Come nasce HandySigns

Per parlare di HandySigns è necessario comprenderne la genesi. Il progetto ha mosso i primi passi con l'intento di superare le barriere comunicative tra persone udenti e sorde, mettendo a disposizione di tutte e tutti una piattaforma che traduce la lingua dei segni in tempo reale. Tanto basti per comprendere la portata di una startup a cui va il merito di permettere alle persone non udenti di partecipare attivamente alla vita sociale, professionale e culturale senza dover ricorrere a interpreti e, soprattutto, senza sentirsi escluse. Riconosciuta da importanti testate come Wired Italia, che l’ha definita un esempio virtuoso di come l’AI possa essere utilizzata per il bene comune, HandySigns ha un obiettivo chiaro: rendere il mondo più inclusivo attraverso le nuove tecnologie.

Come è facile intuire, si tratta di qualcosa di più di una promessa tecnologica. A sperimentarla, si ha l’impressione di avere a che fare, più che con una tradizionale piattaforma, con una vera e propria visione umanizzata dell'AI. Il progetto, infatti, dimostra plasticamente e senza bisogno di troppi artifici come le nuove tecnologie possano essere impiegate non solo per aumentare l'efficienza o generare profitti, ma anche per promuovere l'inclusione e la giustizia sociale. Alla luce di ciò, non sorprende che HandySigns sia una delle sei startup facenti parte del programma di accelerazione "Personae", promosso dalla Rete Nazionale CDP, e sia stata menzionata da Repubblica Finanza come una delle iniziative più promettenti nel campo del welfare aziendale.

Come funziona 

Per funzionare, la piattaforma ha messo a sistema una vasta gamma di segni, dialetti e contesti linguistici, permettendo una traduzione simultanea attraverso il ricorso a sofisticati algoritmi di machine learning e una profonda comprensione del contesto culturale delle persone non udenti. In buona sostanza, utilizzando HandySigns nessuno potrà dirsi “incompreso” o tagliato fuori. In real time, indipendentemente dalle proprie abilità, chiunque avrà la possibilità di esprimersi, comprendere ed essere compreso.

L’impatto, neanche a dirlo, potrebbe essere enorme. HandySigns non è solo una soluzione tecnologica per le persone sorde, ma un ponte tra due mondi spesso separati. Una prospettiva che ci rammenta come l'AI e le nuove tecnologie possano contribuire al miglioramento della società, a patto che siano sviluppate con l'intento di includere piuttosto che escludere. Il percorso di HandySigns rappresenta la storia di una startup che si è impegnata per mettere la tecnologia al servizio delle persone. Un futuro più giusto e accessibile per tutte e tutti è davvero a portata di mano.

Come partecipare al festival

Vi ricordiamo che per partecipare al Festival di Luce! (già sold out il programma della mattina, non perdetevi quello pomeridiano), che sarà il 19 ottobre a Palazzo Vecchio, e rimanere aggiornati sul programma, basta iscriversi sul sito dell'evento: clicca qui.