I cavalieri neri chiedono sicurezza ma non trovano caschi

Le persone di colore con i capelli naturali non dispongono di adeguate misure per andare a cavallo: un'altra barriera alla piena inclusività

di BARBARA BERTI
4 marzo 2023
La riders Chanel Robbins (Foto: New York Times)

La riders Chanel Robbins (Foto: New York Times)

I cavalieri neri faticano a trovare un casco adatto per andare a cavallo. Il casco da equitazione o cap è fondamentale per la sicurezza di chi pratica l’ippica o chi cavalca per hobby. Secondo un articolo del “New York Times”, per i riders neri con i capelli naturali (dread, treccine o acconciature afro) trovare il casco non è facile anzi “praticamente impossibile”. Chanel Robbins, 27 anni, canadese, racconta al quotidiano che va a cavallo da quando era bambina: cavalcare era la sua via di fuga dalla realtà visto che non aveva rapporti con i suoi genitori biologici ed era l'unica ragazza nera del vicinato, a parte sua sorella. Circa otto anni fa, si è riavvicinata a suo padre, originario della Giamaica e ha deciso di acconciarsi i capelli in ciocche, come il genitore. E qui nasce il problema: il suo casco da equitazione non le va più bene e non riesce a trovarne uno adatto al modo di portare i capelli. “Finalmente mi sento dannatamente me stessa, e ora la società mi sta chiedendo di cambiare. Voglio solo essere in grado di cavalcare” racconta in lacrime al “New York Times”.
Chanel Robbins dichiara al "Times" di non trovare un casco per i suoi capelli (Foto: New York Times)

Chanel Robbins dichiara al "Times" di non trovare un casco per i suoi capelli (Foto: New York Times)

I cavalieri neri si sono sentiti a lungo praticamente invisibili in uno sport che rimane prevalentemente praticato da persone bianche. Per chi ha i capelli naturali, che per molti è una dichiarazione di orgoglio e identità nera, trovare un casco che si adatti correttamente può essere quasi impossibile, creando un'altra barriera alla piena inclusione. Alcuni riders neri stanno ora facendo pressioni per il cambiamento, consapevoli del fatto che l'equitazione è tra le principali cause di lesioni cerebrali traumatiche legate allo sport. Le aziende produttrici di caschi affermano che non esiste una soluzione semplice. Caitlin Gooch, una trentenne originaria della Carolina del Nord, cresciuta a cavallo nella fattoria di famiglia, si sta spendendo molto per sensibilizzare sul tema sia tramite i social sia insegnando ai bambini neri ad andare a cavallo. La donna porta i capelli in ciocche che le cadono a metà schiena: la sicurezza è sempre stata una sua preoccupazione perché suo padre si è ferito al collo in una caduta da cavallo quando non indossava il casco. Così quando va dal parrucchiere porta con sé il casco da equitazione per assicurarsi che le calzi ancora. Nel 2021, ha creato un hashtag #saddleuphelmeton, per richiamare l'attenzione sul problema. Cercare di infilare una testa in un casco che non si adatta presenta un rischio per la sicurezza, non diversamente da “cercare di far entrare un bambino in un seggiolino per auto che non gli va bene” sostiene Gooch. E aggiunge: “Il casco semplicemente non farebbe quello che avrebbe dovuto fare”.
Caitlin Gooch ha creato un hashtag, #saddleuphelmeton, per richiamare l'attenzione sul problema (Instagram)

Caitlin Gooch ha creato un hashtag, #saddleuphelmeton, per richiamare l'attenzione sul problema (Instagram)

Diversi importanti produttori di caschi equestri contattati dal “New York Times” hanno affermato di non essere a conoscenza del fatto che molti cavalieri neri hanno avuto problemi con la vestibilità del casco. Altri hanno affermato di conoscere il problema e che starebbero lavorando per risolverlo, sottolineando però che portare un nuovo casco sul mercato è un'impresa costosa che può richiedere anni. Il “Times” ha parlato con quasi una dozzina di riders neri, molti dei quali hanno descritto la ricerca di caschi che si adattassero correttamente che si sono trascinati per mesi o addirittura anni. Alcuni hanno affermato di essere stati allontanati dai negozi di equitazione da dipendenti che hanno affermato di non poterli aiutare, altri hanno dichiarato di aver manipolato i caschi imbottendoli o tagliando il rivestimento. L'inclusività del casco è importante: uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista “Sports Medicine” ha rilevato che il 70% delle cadute equestri segnalate ha causato un trauma cranico. Indossare un casco della misura adeguata ha aiutato a prevenire lesioni più gravi, come le fratture del cranio.