Oltre la bellezza, Stop alle top model dalle misure e dai lineamenti perfetti. Il ‘mantra’ dei calendari mette al bando pregiudizi e ‘difetti’ e dice sì a modelle di tutte le taglie. È un cambio epocale quello messo in atto dal nuovo Calendario Pirelli 2023, che ha deciso di immortalare 'muse', ossia donne contemporanee riprese in dodici scatti che abitano un mondo onirico e reale. Donne di tutti i tipi, che rappresentano tutto il mondo femminile, anche quello che è lontano dal mondo delle passerelle: lavoratrici, attiviste, creative, sognatrici, ragazze che sono rinate dopo un grande dolore. La fotografa australiana Emma Summerton, per il suo lavoro che si è svolto tra New York agli studios di Pier59, e Londra nei Big Sky Studios, ha sviluppato il tema Love Letters to the Muse, e in attesa della presentazione ufficiale che avverrà in autunno, c’è stata già un’anticipazione degli scatti del backstage.
Chi sono le sue Muse? Donne che vivono di talento, che lavorano, che sanno intercettare e scrivere il futuro, che giorno dopo giorno plasmano la quotidianità con l’arte e la loro audacia. Scrittrici, pittrici, cantanti, atlete e non solo, così diverse le une dalle altre ma tutte accomunate da un unico comun denominatore: l’energia femminile potentissima che sprigionano, lanciando un messaggio forte al mondo. Tra le Muse immortalate negli scatti – tra cui figurano He Cong, Bella Hadid, Cara Delevingne, la figlia di Kate Moss Lila Moss, Kaya Wilkins e l’incantevole Ashley Graham - non deve stupire che ci sia anche la mamma della stessa Summerton.
Top model e non solo, come l’atleta Lauren Wasser, a cui sono state amputate le gambe per via della sindrome da shock tossico, provocato dai batteri dello stafilococco aureo degli assorbenti interni. Nel Calendario Pirelli l’ex modella diventa una gladiatrice e gli arti artificiali la sua armatura ‘d’oro’. Per ogni clic la fotografa australiana si è chiesta chi fosse davvero la donna che aveva di fronte, come vive, come ama, come si immagina il futuro e che sguardo ha sul mondo. Ed ecco che il calendario è diventato un’occasione per far “aprire la mente e far sognare” lo spettatore, portandolo in un mondo reale e onirico, a metà tra realtà e fantasia, popolato da donne forti come sovrane, ma anche minute come folletti, potenti come Cleopatra o sfuggenti come fate.
Ed ecco che, nella Lettera d’amore alle Muse Adut Akech diventa l’acchiappasogni, Lila Moss la veggente indovina. Adwoa Aboah incarna una regina e He Cong la saggezza. E poi, essendo Muse, non potevano non rappresentare le Arti: Kaya Wilkins la musica, Sasha Pivovarova la pittura, Emily Ratajkowski la scrittura, mentre Precious Lee invece è la narratrice. E come ogni favola che si rispetti, non poteva neppure non esserci la creatura dei boschi, rappresentata da Bella Hadid. E poi uno sguardo sul contemporaneo con la performer Cara Delevingne, la tecnologica Karlie Kloss, la fotografa Guinevere van Seenus e l’incantevole modella curvy, attivista e sostenitrice del movimento body positivty Ashley Graham. Emma Summerton, la donna che fotografa le donne, ha avuto fin da subito le idee ben chiare: “Per ciascuna di loro ho ricreato un set e un mondo. Le ho scelte perché sono delle icone, fonte di ispirazione, nella mia vita come in quella di tante altre persone. All’inizio dubitavo sull’abusato termine ‘Muse’, ma il suo significato originario di arte e creatività si sposava perfettamente all’anima del mio concept, e così l’ho scelto”. “Quando fotografi qualcuno non è solo questione di immagine e apparenza - spiega -. Io ricerco una dimensione completa. Perciò, la scelta delle modelle non è dunque dipesa solo dalla loro estetica e dalla bellezza, ma anche dalla forza, dal loro talento, dall’energia femminile e creativa che le caratterizzano. Tutte loro, oltre a essere bellissime, hanno una storia da raccontare, un mondo da scoprire”. Ed è questo che le rende Muse.