Lisca Bianca, ritorno in mare nel segno dell'inclusione
L'associazione, con la sua storica imbarcazione, si occupa di portare avanti progetti per favorire persone svantaggiate
Navigare nel segno dell'inclusione
"Lisca Bianca", ritorno in mare nel segno dell'inclusione. Quarant'anni fa ha solcato gli oceani ed è stata ambasciatrice dei prodotti e della cultura siciliana. Poi il veliero stava andando incontro all'oblio e al rischio demolizione, fino a quando non è stato restaurato e si è provveduto al suo riutilizzo per campagne di inclusione sociale in favore di soggetti svantaggiati. È la storia di "Lisca Bianca", l'imbarcazione che una decina di anni fa era stata restaurata dai giovani detenuti dell'istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo ed era tornata a navigare con uno scopo preciso.
La storica barca ricomincia a navigare
Quale? Permettere la costituzione di un nuovo gruppo di riferimento alternativo a quello all'interno del quale il soggetto 'disagiato' è inserito, e del quale riconosce regole e abitudini anche senza averne, spesso, la consapevolezza. Il mare ha offerto loro un nuovo sguardo sulla vita e questo perché, per navigare insieme, bisogna diventare equipaggio e quindi condividere delle regole e rispettarle. La barca, con le sue nozioni tecniche da acquisire e le necessarie scelte operative, impone il rispetto delle regole, modula codici secchi.
L'imbarcazione è pronta a ripartire con le attività di vela solidale e con il turismo sostenibile
E così, grazie a Lisca Bianca, si è iniziato a navigare nell'inclusione, grazie a un progetto sociale senza alcuno scopo di lucro. L'imbarcazione in questi anni ha aiutato tantissimi giovani in difficoltà e a rischio devianza, soggetti accolti all'interno di comunità per minori o in comunità per tossicodipendenti, disabili psichici e fisici, utilizzando come strumento educativo e terapeutico la navigazione. Qualche tempo fa "Lisca Bianca" ha deciso di tornare in mare: per riuscirci l'associazione ha lanciato una raccolta fondi per riprendere le attività di vela solidale e un turismo sostenibile.
Lisca Bianca: tutti gli equipaggi
Ragazzi del carcere minorile di Palermo, gli ospiti della comunità Sant’Onofrio che accoglie tossicodipendenti, lavoratori che hanno avuto infortuni sul luogo di lavoro. E, ancora, giovani richiedenti asilo che fuggono da zone di guerra e cercano un futuro migliore: sono solo un esempio dei vari equipaggi che si alternano sull’imbarcazione Lisca Bianca.
L'associazione da anni sviluppa progetti di inclusione sociale utilizzando il mare e la navigazione come strumento educativo
“Ogni anno grazie a questa barca storica, simbolo della marineria e delle maestranze artigiane siciliane, promuoviamo tanti progetti di vela solidale e interventi di educazione ambientale rivolti a ragazze e ragazzi del circuito penale, giovani provenienti da quartieri a rischio e studenti del territorio in dispersione scolastica” fanno sapere da Lisca Bianca. L'associazione da tanti anni sviluppa progetti di inclusione sociale utilizzando il mare e la navigazione come strumento educativo e che ha deciso di lanciare una raccolta fondi su GoFundMe per poter riprendere le attività di vela solidale e turismo sostenibile. “Abbiamo lanciato questa campagna di raccolta fondi per consentire il rimessaggio di Lisca Bianca, dove diverse maestranze e ragazzi provenienti da percorsi di vulnerabilità sociale lavoreranno insieme per rimetterla in sesto ed essere pronta per i nuovi progetti sociali” spiegano i promotori dell’iniziativa. L'imbarcazione con cui l'associazione svolge questi progetti era, infatti, in cattive condizioni. "Vogliamo ripristinarla per continuare a portare avanti la nostra mission” dicono dall'associazione.
Le origini di Lisca Bianca
Lisca Bianca è una imbarcazione storica in legno che ha dato vita ad un'avventura “epica” iniziata 40 anni fa, il 23 settembre 1984 per l'esattezza. Sergio e Licia, una coppia di pensionati palermitani, a bordo di questo veliero, costruito appositamente da un mastro d’ascia di Porticello (borgata marinara in provincia di Palermo) realizzano finalmente il sogno di una vita: compiere il giro intorno al mondo, oltre 30mila miglia di onde, incontri, spazi sterminati e posti paradisiaci