Modelle diverse dagli standard? "Non ridicolizzate le persone come me: rischiate". Parola di Ellie Goldstein, la giovane britannica che ha riscritto la storia della moda quando, appena 18enne, è stata la prima persona con sindrome di Down protagonista di una campagna di moda di lusso. Con determinazione è riuscita a ritagliarsi una carriera nella moda e ora che ha 21 anni (e si è assicurata lavori con maison di lusso come Gucci e copertine come Vogue) è orgogliosa di farsi portavoce di un movimento più inclusivo, perché l'industria della moda non ignori più la disabilità.
"C'è spazio per i miglioramenti; voglio vedere più modelle come me - o semplicemente più me!", dice ridendo. "Da piccola leggevo le riviste di moda, ma non vedevo mai persone che mi somigliassero e questo mi rattristava. Abbiamo bisogno di più diversità e inclusività nel mondo".
Un esempio da seguire
La 21enne inglese, ha vinto contro tutti i pareri e le infauste aspettative secondo le quali probabilmente non avrebbe mai "camminato né parlato". Addirittura un'infermiera aveva suggerito ai genitori di lasciarla semplicemente in ospedale. Invece con caparbietà e con il sostegno incondizionato di mamma e papà Goldstein ha scelto di sfidare quelle previsioni e di inseguire la sua passione per la moda, nata fin da piccolissima. E così è diventata un modello di chi è riuscita a vincere i pregiudizi e un esempio da seguire per altre ragazze come lei. Gucci l'ha scelta nel 2020 per la campagna Unconventional Beauty, per la quale è apparsa anche sulla copertina di Vogue Italia. La stessa rivista che poi, nell'edizione inglese, ne ha fatto una delle 5 donne scelte per le cover del numero di maggio 2023. Oggi Ellie ha una casa di proprietà, è ricercatissima per sfilate e servizi fotografici in ogni angolo d'Europa ed ha addirittura ispirato la prima Barbie con sindrome di down. Ellie studia Arti dello Spettacolo al college e ha anche scritto un libro sulla sua vita, dal titolo eloquente Against All Odds (Contro tutte le probabilità). "Quindi ora sono una modella, un'autrice, una studentessa e una proprietaria di casa.Vorrei dirlo al dottore che ha detto che non avrei mai camminato né parlato!".Beth Matthews alla settimana della moda di Londra
Ed è proprio ispirandosi a Ellie Goldstein che ora un'altra modella con la sindrome di Down sfilerà alla Settimana della moda di Londra e dice di voler "cambiare il volto della moda". Beth Matthews, 23 anni, di Swansea, è una delle pochissime con questa condizione a partecipare a un evento internazionale. Da quando è entrata nel mondo del fashion, nel 2022, ha posato per riviste come Cosmopolitan ed è stata invitata a sfilare sul tappeto della Mostra del Cinema di Venezia. Sua madre, Fiona, ha dichiarato che la crescente sicurezza nelle sue possibilità l'ha aiutata a trovare la sua identità. Secondo la donna la rappresentazione di queste modelle cambierà la prospettiva della sindrome di Down, mostrando "che una persona come Beth ha una vita straordinaria". In merito alla sfilata alla London fashion week, la 23enne ha dichiarato: "Sono molto eccitata all'idea di sfilare in passerella... Spero che mi lascino tenere il vestito". Con la sua partecipazione si aggiunge un ulteriore crepa nel muro che circonda il mondo delle sfilate, dove gli standard di bellezza sono ancora molto stereotipati.Le modelle che "cambiano il volto della moda"
Nel Regno Unito circa 47.000 persone hanno la sindrome di Down, causata da un cromosoma in più. Fiona dice che la figlia è "piuttosto timida" ma si anima durante gli shooting. "Non è ancora una diva", aggiunge sostenendo che per ora si tratta solo di divertimento. Matthews è "davvero entusiasta" di sfilare alla settimana della moda e spiega che i 18 mesi appena trascorsi come modella l'hanno fatta sentire "molto più sicura di sé". "Il mio momento più bello finora è stato il viaggio a Venezia", ha raccontato. "Mi sono piaciuti molto i servizi fotografici, farmi fare i capelli e il trucco e apparire sul tappeto rosso. È stato fantastico. Il più grande cambiamento è che mi sento più speciale. Mi piace molto acconciare i miei abiti e mi sento molto più sicura di me stessa".Ma Beth non ama solo fare la modella. La sua vecchia università, le organizzazioni di beneficenza e le persone sui social media hanno detto che ha "ispirato gli altri" inseguendo i suoi sogni. Secondo la madre continuerà a sfilare finché per lei sarà un divertimento. "La sua vita non è diversa da quella della maggior parte delle persone e cerchiamo di far passare questo messaggio". Ma nonostante la 23enne lavori duramente come le altre modelle e sia pagata allo stesso modo sui social è spesso considerata una 'privilegiata', pensano che il suo percorso sia stato facilitato. Fiona sapeva che lei e Beth non avrebbero cambiato il settore da un giorno all'altro, ma che voleva spostarlo "di un solo centimetro" per dare più spazio agli altri. "Tutti hanno lo stesso diritto di vivere la loro miglior vita. Nessuno lo merita di più o lo merita di meno".Visualizza questo post su Instagram