British Vogue, cinque donne disabili in copertina a maggio 2023

Sinéad Burke, Justina Miles, Selma Blair, Aaron Rose Philip ed Ellie Goldstein saranno i volti nelle cover della rivista. All'interno un dossier su 19 talenti del mondo dello sport, delle arti, dell'attivismo e della moda

di MARIANNA GRAZI
21 aprile 2023
Sinéad Burke - British Vogue

Sinéad Burke - British Vogue

Cinque figure di attivisti, modelle e creativi disabili su altrettante copertine di British Vogue. Il magazine ha recentemente pubblicato sui social la serie di cover realizzate per l'edizione in uscita nel mese di maggio 2023, con l'auspicio dichiarato che la rivista promuova importanti riflessioni sul tema nei media e nella società.
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Justina Miles è sorda, interprete della lingua dei segni. È una delle donne in copertina di British Vogue di maggio 2023 (Instagram)

Cinque donne disabili per British Vogue

Il numero "Reframing Fashion: Dynamic, Daring & Disabled" ha come protagoniste l'attivista Sinéad Burke, l'attrice Selma Blair, l'interprete della lingua dei segni Justina Miles e le modelle Aaron Rose Philip ed Ellie Goldstein. Le copertine, svelate giovedì 20 aprile, sono l'ultima di una serie di decisioni programmatiche prese dal caporedattore Edward Enninful, al timone dell'edizione britannica della rivista dal 2017.
 
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Il nuovo numero del magazine, già noto per la sua politica editoriale che punta molto sull'inclusione, mette in evidenza come l'industria della moda possa aumentare l'inclusività e adeguarsi agli stili sociali per supportare meglio le persone con disabilità; inoltre contiene anche un mea culpa da parte dello stesso Enninful. "Realizzare questo numero è stato un momento di formazione necessario e atteso da tutti e ci ha fornito molte lezioni che porteremo avanti in futuro", ha scritto in una nota di presentazione della rivista in prossima uscita. "In definitiva, queste copertine e il dossier sollevano un interrogativo: tutti siamo impegnati nella moda, ma la moda è capace di coinvolgere tutti noi?".
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L'attrice Selma Blair ha parlato pubblicamente della sua patologia, la sclerosi multipla (Instagram)

Promuovere una riflessione

Il numero è stato realizzato in collaborazione con la star delle cover Sinéad Burke, la società di consulenza sull'accessibilità Tilting the Lens, e presenta al suo interno approfondimenti e scatti su 19 talenti disabili provenienti dal mondo della moda, dello sport, delle arti e dell'attivismo, dal pilota Nicolas Hamilton, affetto da paralisi cerebrale, ai creativi del Trifle Studio, un collettivo londinese di artisti con difficoltà di apprendimento. "Dinamismo di spirito, di talento, di immaginazione, è ciò che le star di questo numero hanno in abbondanza", precisa ancora Edward Enninful. "È questa qualità che l'industria (della moda ed editoriale) - e qui includo anche Vogue - deve sfruttare se vuole offrire un servizio migliore alla comunità disabile, per porsi accanto alla comunità: con posti di lavoro, nella progettazione di spazi commerciali, di studi fotografici, di interfacce digitali, di eventi, di comunicazioni e, naturalmente, di abiti".
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Aaron Rose Philip su una delle cinque copertine della rivista (Instagram)

Un magazine accessibile a tutti

La rivista ha anche collaborato con il Royal National Institute of Blind People del Regno Unito per produrre una versione braille del numero, che sarà disponibile in formato digitale e audio dal 5 maggio. Il direttore ha dichiarato che l'edizione del mese prossimo del magazine ha offerto all'intera redazione l'opportunità di affrontare i problemi di accessibilità che finora erano rimasti celati, non affrontati semplicemente perché non considerati tali. Enninful ha poi aggiunto che il giornale ha rivisto (in meglio) l'accesso agli ascensori e alle rampe dei suoi studi fotografici a Londra, ha inserito funzioni di alt text sul suo sito web e sui social media e ha migliorato le descrizioni audio nei video. "Con la sua rilevanza culturale, mettere in risalto e celebrare la comunità disabile sulle pagine di British Vogue crea una sorta di invito all'azione per il cambiamento tanto necessario in altri settori dell'industria della moda e non solo", ha dichiarato una delle protagoniste, Sinéad Burke, a proposito del numero di maggio. "L'accessibilità e l'inclusione della disabilità sono, allo stesso tempo, una responsabilità e un'opportunità di tutti. Questo è un movimento, non un momento".