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Ovociti congelati: nel mondo +30% procedure all’anno. Quando il social freezing funziona?

Uno studio del gruppo di ricerca italiano Genera attesta la crescita anche in Italia e specifica quali sono le chance di gravidanza con gli ovociti prelevati in base all’età

12 aprile 2024
Crioconservazione degli ovociti

Crioconservazione degli ovociti

La crioconservazione degli ovociti (nota come social freezing) per preservare la fertilità femminile è una pratica che sta prendendo sempre più piede nel mondo, Italia compresa, complici anche le dichiarazioni di donne famose che hanno intrapreso questa strada, per motivi medici o per scelta personale. Tempo fa ad esempio era tornata a parlarne (perché lei stessa si è sottoposta alla procedura) la modella Bianca Balti, annunciando durante una diretta Instagram un regalo alla primogenita Matilde: “Ho detto a mia figlia: a 21 anni ti regalo il ‘social freezing’ così ti fai la tua vita, senza pensieri e quando vorrai, se la gravidanza non venisse naturalmente, sai di averli lì”. 

Chiara Francini sulla crioconservazione degli ovociti

Chiara Francini
Chiara Francini

Lo ha ribadito Forte e Chiara – citando il titolo della sua nuova trasmissione in prima serata Rai – anche l’attrice toscana Chiara Francini, che sul tema del congelamento degli ovociti e della fecondazione assistita, “grande tabù nella società odierna”, ha detto: “Significa anche capire come è messo il tuo corpo e quello del tuo compagno e, in caso ci fosse bisogno, fare il massimo perché ne derivi la vita. Nel congelare gli ovuli non ci trovo nulla di rivoluzionario –aggiunge Francini con un sorriso –. Forse sarò io che, essendo paesana, sono moderna”.  

Sicuramente più moderna di chi condanna le procedure di fecondazione assistita o di chi invece ritiene immorali le scelte di coloro che, per preservare la possibilità di diventare madri in futuro e non sul momento, magari dando priorità ad altri aspetti della propria vita, decidono di mettere in pausa – letteralmente congelandola – la loro fertilità.

Social Freezing: le richieste crescono del 30% ogni anno

Ma quante sono le donne che ricorrono a queste procedure? Il dato è in costante aumento e in media chi sceglie di congelare i propri ovociti per necessità o per desiderio personale è cresciuta del 25-30% all'anno dal 2016 secondo la Società americana per le tecnologie di riproduzione assistita (Sart) e la Società europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (Eshre), con punte al 46% e al 70% nel biennio 2020–2021 rispettivamente negli Stati Uniti e in Australia-Nuova Zelanda.

A fotografare la situazione è un nuovo studio del gruppo italiano specializzato in medicina della riproduzione Genera, pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility. I dati relativi a 8 cliniche su tutto il territorio nazionale segnalano inoltre per l’Italia un aumento di circa il 20% annuo delle richieste di social freezing.

Quali sono le chance di gravidanza 

Bianca Balti ha fatto congelare i suoi ovociti
Bianca Balti ha fatto congelare i suoi ovociti

Se l’aumento di interesse è un dato positivo, la domanda che sorge ora riguarda le chance di ottenere una gravidanza, in un secondo momento, utilizzando gli ovociti prelevati e crioconservati. “Nelle donne più giovani, quindi fino a 35 anni – spiega Danilo Cimadomo, biologo molecolare e responsabile della Ricerca del gruppo Genera – le probabilità cumulative di nati sono comprese fra il 70% con 15 ovociti prelevati e congelati (considerato il numero ottimale) e il 95% con 25 ovociti. Ma ci sono comunque chance di gravidanza comprese tra il 30% e il 45% nel caso in cui vengano vitrificati 8-10 ovociti.

Oltre la soglia dei 35 anni – prosegue il primo autore del paper – il numero di ovociti necessari per raggiungere la gravidanza è chiaramente maggiore, rendendo la procedura di preservazione la fertilità più impegnativa”.

Per questo motivo, tutti i centri specializzati oggi consigliano alle donne di fare questa scelta entro i 35-37 anni, “in modo da avere le migliori possibilità di riuscita se un giorno si dovranno utilizzare quegli ovociti congelati, nel caso insorgessero problemi nel tentare una gravidanza”.